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Focus Italia

Upside Down, cast, location e recensione del film di Luca Tornatore

Nelle sale da giovedì 21 ottobre Upside Down, il nuovo lungometraggio di Luca Tornatore (Hikikomori, St@lker).

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Prodotto da DM Communication e Rai Cinema. Upside Down. La recensione.

Ispirato alla vita di Garret Holeve, campione di arti marziali miste affetto da un ritardo cognitivo, il film tratta col tono lieve della commedia, pur con qualche rara scena drammatica, temi complessi come la malattia, la diversità e la sofferenza derivata dal lutto e dalla perdita; e insieme la difficoltà e le incomprensioni nei rapporti familiari, non solo fra genitori e figli ma anche fra i primi.

Il ventiseienne Paolo, con sindrome di Down, abita insieme alla famiglia e lavora nell’orario del pranzo in un ristorante. Quando inizia a frequentare una palestra, conosce il maestro di pugilato Armando e si appassiona sempre più a questo sport. Vinte le resistenze paterne e sostenuto da Armando, comincia ad allenarsi e a prepararsi per il suo primo incontro.

La scelta del regista e autore di calare la storia in un contesto quotidiano, e di evitare sia l’enfasi sia il moralismo, si rivela funzionale alla riuscita complessiva dell’opera, che offre elementi di riflessione all’interno di una narrazione scorrevole e leggera.

Opportunamente studiati appaiono inoltre i quattro protagonisti: da un lato, Paolo incontra nell’allenatore Armando un figura adulta disposta a credere nelle sue possibilità e quindi uno sprone per conferirgli quella fiducia in sé che la malattia rischia di sottrargli; dall’altro, Armando ritrova in Paolo, e nel percorso di allenamento cui lo sottopone, un motivo per restituire senso e ragione al proprio lavoro, e la forza per rielaborare il dolore del lutto che l’aveva reso indifferente e disilluso. I due personaggi sono dunque l’uno complementare e necessario all’altro.

Un analogo discorso vale per i genitori di Paolo: se la madre è fin da subito propensa a riporre fiducia nel figlio e nelle sue scelte, il padre al contrario- per istinto protettivo-, dimostra un atteggiamento più duro e severo, per timore che il figlio possa correre rischi e pericoli cui non saprebbe far fronte. Anche in questo caso, le due figure sono l’una opposta e complementare all’altra.

Non mancano, come si diceva, brevi scene dove la commedia lascia spazio al dramma, specie quando a confrontarsi sono le due figure maschili adulte, portatrici di un antitetico atteggiamento verso il protagonista; scene che, pur senza alterare la tonalità leggera dell’opera, le conferiscono uno spessore e una profondità necessari ad affrontare tematiche ardue e complesse.

Il film porta dunque sullo schermo la storia di una faticosa e combattuta conquista di fiducia in se stessi, che non riguarda solo Paolo, ma anche un personaggio adulto come Armando e lo stesso padre del ragazzo, che dinanzi alla tenacia e alla determinazione si convince ad abbandonare quei timori che ne condizionavano il comportamento, come già valeva fin dall’inizio per la figura materna.

Nell’insieme, dunque, il film  tratta temi complessi con leggerezza e insieme capacità di sondare i sentimenti più profondi dei personaggi, senza mai calcare i toni, ma con un tocco lieve, capace di scandagliare in profondità i sentimenti dei personaggi e di renderli così spontanei e naturali.

Di cosa parla Upside Down, cast e location

È la storia di Paolo, un ragazzo down, dei suoi sforzi per sovvertire i pregiudizi, dell’allenamento per il suo primo incontro di boxe amatoriale. Il film è ispirato a una storia vera.

Nel ruolo del protagonista, l’attore e atleta Gabriele Di Bello, ventisei anni, originario di Tivoli, approdato in tv e ora al cinema dal mondo dello sport e della danza. Campione di nuoto, con particolare abilità nei 50 metri stile libero e nei 50 metri delfino, nel 2019 ha rappresentato l’Italia alle Special Olympics di Abu Dhabi, vincendo la medaglia di bronzo. Bravissimo ballerino di hip hop e abile giocatore di bowling, è stato tra i protagonisti della fiction di Rai Uno Ognuno è perfetto (disponibile su RaiPlay) e della docufiction di Rai Tre Hotel 6 stelle.

Nel cast anche Donatella Finocchiaro e Fabio Troiano, che interpretano i genitori di Paolo, Antonio Zavatteri, maestro di boxe, e Paolo Graziosi, ex allenatore.

Upside Down, ambientato tra Puglia e Valle d’Aosta, è prodotto e distribuito da DM Communication in collaborazione con Rai Cinema, con il supporto di MICValle d’AostaRegione LazioRegione Puglia.

 

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Upside Down

  • Anno: 2021
  • Durata: 93’
  • Genere: commedia drammatica
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Luca Tornatore