Disponibile dal 1° ottobre 2021 su Prime Video, Black as night fa parte dell’atteso progetto Welcome to the Blumhouse – leggi qui la news – e segna il debutto in cabina di regia di un lungometraggio per Maritte Lee Go.
Black as night | La trama
Shawna (Asjha Cooper) è una tipica quindicenne, che trascorre le sue giornate in compagnia del migliore amico gay, Pedro (Fabrizio Guido), godendosi gli ultimi scampoli dell’estate e preparandosi a un nuovo anno scolastico. Timida ma scaltra, deve fare i conti con i cambiamenti fisici dovuti alla crescita e con i nuovi bisogni che la portano a infatuarsi di un amico del fratello, Chris (Mason Beauchamp).
Nel frattempo, la situazione familiare non è delle migliori. In una New Orleans ancora in fase di ripresa, dopo la devastazione dell’uragano Katrina, la mamma di Shawna (Kenneisha Thompson) si ritrova in un fatiscente comprensorio. I problemi di tossicodipendenza gravano sulle sue spalle. Motivo per cui la giovane vive con il padre e il fratello in una nuova casa, lontana dalla madre, che passa a trovare di tanto in tanto.
Il giorno in cui quest’ultima perde la vita in seguito all’attacco di un vampiro, Shawna promette vendetta e organizza una squadra d’attacco.

Da commedia horror a critica sociale
Black as night è una classica commedia horror, dallo stile anni Ottanta e arricchita da citazioni divertenti. Ne sono un esempio i riferimenti a Buffy – L’ammazzavampiri e al Blade di Wesley Snipes. Entrambi ovviamente in tema. I vampiri risultano infatti una parte essenziale nella narrazione, sia in veste di antagonisti di Shawna, che come elementi per caratterizzare il contesto.
Non sono Buffy, sono solo Shawna.
La particolarità della storia – non così originale, ma comunque apprezzabile – sta nell’utilizzo delle creature della notte, quali tasselli fondamentali a comporre e descrivere il momento storico-sociale. In una fase difficile e delicata nella storia di New Orleans, come quella che segue l’uragano Katrina, tante persone hanno perso la casa, il lavoro, la famiglia. Troppo poco è stato fatto dagli organi governativi al fine di ristabilire le fondamenta su cui ricostruire.
La povertà, la disoccupazione, il degrado hanno preso via via sempre più spazio, creando un divario enorme tra i cittadini. Ed è così che Black as night riesce, nel mezzo delle suggestioni legate al genere, a portare avanti una critica potente, e non velata, alle istituzioni e alla società stessa.

L’adolescente lascia il posto alla supereroina
Babineaux (interpretato da Keith David) viene da una lunga tradizione di schiavismo, a cui ha potuto ribellarsi, dando origine a un vero e proprio esercito di ribellione. La violenza è tutto ciò che ha sempre conosciuto e non può quindi prescindere da nessuna delle azioni che compie, per quanto a fin di bene possano sembrare. Nel momento in cui Shawna, in un certo senso, verrà colpita da questa furia, subirà un cambiamento definitivo.
Dalle ceneri nacque un nuovo potere.
Le esigenze da adolescente lasciano il posto al piano di vendetta di un’adulta. Ogni risorsa, silente fino a quel momento, emerge ed esplode, portandola alla pari di una supereroina. Diventa così la leader del piccolo gruppo di amici/cacciatori di vampiri, conquistandosi anche l’amore di Chris. Ma nel corso della loro missione perderà qualcosa in di più della sola innocenza.
Black as night è piacevole nel suo essere privo di pretese ma pieno di ironia e dal look accattivante. La proposta ideale per una serata in spensieratezza, sebbene gli manchi quel tocco di personalità tipico dei prodotti Blumhouse.
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