Luna Park: la recensione della serie targata Netflix

Due sorelle gemelle separate da bambine, una famiglia di giostrai da generazioni che lavora in un luna park, un divo di Cinecittà che uccide alcune aspiranti attrici, questi sono gli elementi che coinvolgono la nuova serie televisiva targata Netflix, Luna park, composta da sei episodi, diretta da Leonardo D’Agostini e Anna Negri, prodotta da Fandango, che vede come protagoniste due promettenti attrici: Simona Tabasco (Perez, I bastardi di Pizzofalcone e Doc – Nelle tue mani) e Lia Grieco, qui al suo esordio come attrice in un ruolo importante.

Luna park: la trama

La storia ruota attorno al personaggio di Nora (Simona Tabasco), proveniente da una famiglia di giostrai da generazioni, che vive con sua nonna e suo padre, dopo aver perso la madre da piccola. L’inaspettato incontro con Rosa (Lia Grieco), rampolla di una delle famiglie di costruttori più importanti di Roma, i Gabrielli, porterà la ragazza a scoprire di essere la sorella scomparsa di quest’ultima. Ma come mai sono state separate? E che collegamento ha la sua famiglia con i Gabrielli? Questi sono gli interrogativi che lo spettatore cerca di scoprire durante la visione degli episodi.

Una regia calibrata e un ottimo cast di attori

Luna Park è una serie ideata e scritta da Isabel Aguilar (In fondo al bosco, The Place, Baby), che attraverso un’idea di fondo non familiare, sviluppa una storia fatta di intrighi e misteri in una stupenda Roma anni Sessanta, quella de La dolce vita di Federico Fellini, fotografata magnificamente da Valerio Azzali, che grazie a un’accurata scenografia ci immerge nell’atmosfera di quel periodo.

Un grande merito va soprattutto all’ottima regia a quattro mani di Anna Negri (In principio erano le mutande, Riprendimi e Baby) e Leonardo  D’Agostini (Il campione), ben calibrata, personale e fatta di primi piani intensi.

Inoltre, la serie si avvale di un ottimo cast di attori, in primis, Simona Tabasco, volto noto della fiction televisiva e Lia Grieco, quest’ultima alla sua prima partecipazione importante conferma il suo talento, sicuramente in futuro continueremo a sentirne parlare.

Milvia Marigliano, nota attrice teatrale, veste i panni di nonna Miranda, la custode di alcuni segreti della famiglia Marini.

Fabrizia Sacchi e Paolo Calabresi sono i coniugi Gabrielli, mentre Lorenza Indovina e Michele Bevilacqua sono Doriana e Lando Baldi.

La Roma de La Dolce vita tra intrighi e misteri

Luna Park si sviluppa attraverso una narrazione trascinante, fatta di intrighi e misteri. Nora, cresciuta con quella che credeva essere la sua vera famiglia, scopre attraverso una voglia che ha dietro la schiena di essere la gemella scomparsa di Rosa, la figlia di Tullio Gabrielli (Paolo Calabresi), un noto costruttore romano che sembra essere immischiato con la sparizione di sua figlia.

Una storia che vede coinvolte tre famiglie, ognuna di estrazione sociale diversa: la ricca e potente famiglia Gabrielli, i giostrai Marini e i comunisti Baldi. Inoltre, c’è il personaggio di Sandro Ralli (Giulio Corso), un seducente divo di Cinecittà, molto amato dal pubblico, che si rivela fin da subito l’assassino di giovani aspiranti attrici.

La magica atmosfera del Luna Park, la vita dei giostrai dell’epoca e le vicissitudini dei protagonisti portano lo spettatore a non annoiarsi neanche un secondo, arrivando al finale che preannuncia senza dubbi una seconda stagione. Numerosi i personaggi e le storie da sviluppare in solo sei episodi della durata di cinquanta minuti, troppi nodi lasciati in sospeso, che ci auguriamo possano sciogliersi nella seconda stagione.