Tom Schilling è un attore tedesco che ha iniziato con teatro e televisione, per poi raggiungere la massima fama sul grande schermo.
Recentemente è stato scelto da Dominik Graf per interpretare Jakob Fabian, nel suo ultimo film Fabian – Going to the Dogs.
La pellicola è stata presentata alla 71esima edizione dell’International Berlin Film Festival, ricevendo molte critiche positive.
Il film, ambientato nella Berlino del 1920 ha come protagonista Jakob Fabian, che di giorno lavora come pubblicitario per una compagnia di sigarette, mentre di notte vagabonda per le strade della città. La vita di Jakob avrà una svolta quando si innamorerà di un’attrice, Cornelia Battenberg. La carriera attoriale di Cornelia inizierà a sbocciare, ma dopo il licenziamento di Jakob, la donna riceverà delle avance sessuali da un vecchio produttore dei film e la coppia si ritroverà a litigare per il loro futuro.
Fabian – Going to the Dogs è stato tratto dal romanzo del 1931 di Erich Kästner e attualmente non si hanno notizie sulla data d’uscita italiana.
Fabian-going to the dogs racconto di formazione
Quando gli è stato offerto il ruolo principale in Fabian —Going to the Dogs, un racconto di formazione ambientato a Berlino nei primi anni ’30, Tom Schilling non era molto interessato a fare un altro dramma in costume.
La star tedesca, che ha interpretato un artista d’avanguardia del dopoguerra nel film candidato all’Oscar Never Look Away (2018) di Florian Henckel von Donnersmarck, il drammaturgo di Berlino Est Bertold Brecht in Brecht (2019) da Heinrich Breloer, e un pacifista inviato al Fronte Orientale nella serie della Seconda Guerra Mondiale Generation War (2013). Inoltre non era un fan del libro di Erich Kästner su cui era basato il film: un romanzo in gran parte autobiografico su un aspirante scrittore che vive nella Repubblica di Weimar che osserva come il mondo sa che va all’inferno.
“Penso che quel periodo di tempo, la Repubblica di Weimar sia l’intera decadenza prebellica, la danza sul vulcano, sembra l’ennesima stagione di Babilonia Berlino”, afferma Schilling, riferendosi alla serie tedesca di successo , anch’essa ambientata nei primi anni ’30 e in onda su Netflix.
“La storia in sé non mi interessava, se non per come riflette ciò che sta accadendo in questo momento”.
In questo articolo ripercorreremo la vita e la carriera di Tom Schilling, l’attore protagonista dal grande talento.
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Tom Schilling: i primi passi
L’attore nasce il 10 Febbraio 1982 a Berlino Est. Fu scoperto a soli 12 anni dal regista teatrale Thomas Heise, che lo scelse per lo spettacolo Under the Shadow of the moon nella compagnia teatrale Berliner Ensemble, dove ha trascorso 4 anni. A 14 anni, nel 1996, debutta sul piccolo schermo nella serie TV tedesca Hallo, Onkel Doc!
A 18 anni, con i soldi guadagnati dagli spettacoli, abbandona famiglia e scuola.
Nel 1999 recita nel suo primo film teatrale, Paradise Mall, a fianco di Franka Potente e Heiner Lauterbach, riscuotendo un buon successo.
Il successo
Il punto di svolta per la carriera di Tom Schilling arriva però nel 2000, con la sua interpretazione in Crazy (diretto da Hans-Christian Schmid). Schilling riceve il premio come Giovane Attore più talentuoso alla Baterischer Filmpreis. Da lì in avanti, l’attore appare in un sacco di film e serie TV, regalando splendide interpretazioni, di cui abbiamo selezionato le migliori:
- Before the Fall (2004), dove interpreta Albrecht Stein, un fragile studente di una scuola Nazista d’elitè
- Mein Kampf (2009), ha il ruolo di Adolf Hitler da giovane.
- Who Am I (2014), interpreta Benjamin, uno dei protagonisti del Thriller (disponibile su Netflix cliccando qui).
- The Same Sky (2017), è una spia chiamata Lars Weber.
- Opera senza autore (2018), in dove ha il ruolo del protagonista Kurt Barnert.
Curiosità su Tom Schilling
Nel corso delle sue interviste, Tom Schilling ha rilasciato molte informazioni interessanti su di sé che hanno contribuito a delineare la sua figura di attore affascinante.
Schilling ha dichiarato di essere una persona molto introversa e che questo suo essere riservato gli ha creato numerosi svantaggi nel corso della sua vita professionale.
Oltre a recitare, Schilling è anche il cantante di una band jazz: Tom Schilling & The Jazz Kids. La band ha all’attivo un album, uscito nel 2017, chiamato Vilnius ed acquistabile su Amazon Music, cliccando qui.
Diventare attore è stato ‘un caso’ per Tom Schilling, scoperto quasi randomicamente da Thomas Heise.
II suo vero sogno era quello di studiare arte dopo la scuola e divenire un pittore a tempo pieno.
In una recente intervista al Festival di Berlino 2021, mentre parlava del nuovo film Fabian – Going to the Dogs, Schilling ha affermato di non essere per nulla interessato alla mimica facciale. Quando interpreta un ruolo Schilling preferisce esprimere le emozioni del personaggio (sia esso reale o immaginario), attraverso il suo spettro emotivo, senza limitarsi a copiare le movenze o le espressioni facciali.
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