Antonio Banderas interpreterà il giornalista fiorentino Mario Spezi in una serie sul “mostro di Firenze”.
Saranno sei ore di racconto basate sul libro che raggiunse il terzo posto nella bestseller list del New York Times, che conta attualmente 24 traduzioni: The monster Of Florence: A true story (in italiano Dolci colline di sangue) scritto dal romanziere statunitense Douglas Preston e Mario Spezi, il giornalista d’inchiesta che indagò sul caso.
A dirigere Il mostro di Firenze (The Monster of Florence) sarà il regista danese Nikolaj Arcel, nominato all’Oscar per Royal affair, che si è occupato anche della sceneggiatura in collaborazione con Thomas Jensen, il quale scrisse In A Better World, film vincitore dell’Oscar diretto da Susanne Bier.
Banderas ed Emanuel Nuñez saranno i produttori esecutivi.
Il romanzo ha venduto oltre mezzo milione di copie ed è stata una svolta originale nel genere del crimine, poiché gli investigatori divennero oggetto d’indagine da parte della polizia italiana, e Spezi fu persino accusato di essere l’assassino.
Ron Halpern, vicepresidente esecutivo della produzione globale di Studiocanal, ha dichiarato:
“Il libro è un assoluto volta pagina; potente, avvincente, pericoloso e personale. Semplicemente non puoi credere che tutto questo sia successo veramente. Non vediamo l’ora di iniziare la produzione della serie a Firenze e di poter lavorare con uno dei nostri attori preferiti, Antonio Banderas.”
Il mostro di Firenze: ricordiamo la vicenda..

The Monster of Florence racconterà dunque l’indagine su una serie di sette duplici omicidi avvenuti fra il 1974 e il 1985 nella provincia di Firenze e collegati a un ottavo delitto di attribuzione incerta commesso nel 1968.
Le vittime furono coppie di ragazzi uccise con modus operandi simile o identico, mentre si trovavano in luoghi appartati nei dintorni di Firenze, in notti di novilunio (o comunque molto buie), nei fine settimana o in giorni prefestivi. Ad eccezione del 1985, l’assassino aggredì le vittime mentre si trovavano all’interno di autoveicoli. Gli agguati avvennero nel periodo estivo, escludendo il delitto del 22 ottobre 1981. A parte gli omicidi del 1983, quando morirono due ragazzi di sesso maschile, la tipologia di vittime era una coppia composta di un ragazzo e una ragazza.

Il serial killer è stato definito tra i più crudeli e famigerati di tutta la storia del continente europeo. La sua identità è ancora avvolta nel mistero e Mario Spezi (morto nel 2016) giunse a una verità diversa rispetto a quella accertata dal tribunale che ha condannato per quattro duplici omicidi Mario Vanni e Giancarlo Lotti.
L’idea che sta alla base della miniserie è la volontà di spingere lo spettatore a porsi delle domande, ha dichiarato Arcel:
“Cosa può accadere se una nazione intera crede a una bugia dannosa alimentata dai poteri forti?…Credo che non possa esistere momento migliore per fare una riflessione in merito. ”

Fonte: Variety