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‘Curveball’ il film di Johannes Naber al Festival del cinema tedesco

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Curveball è la commedia diretta da Johannes Naber, presentata in anteprima nella sezione Berlinale Special del 70° Festival di Berlino. Il film è nella selezione speciale del Festival del cinema tedesco, in programma a Roma dal 26 al 29 giugno.

Curveball, la storia

Il film, basato su una storia vera, riprende i momenti che precedono la guerra in Iraq. È il professor Wolf, esperto di armi biochimiche, a offrirci il suo sguardo attorno a queste faccende, cercando di trovare un nesso, nelle sue varie missioni ONU, tra il Governo di Saddam Hussein e l’utilizzo di sostanze altamente pericolose per la salute come l’antrace. Tornato in Germania, verrà a sapere che un richiedente asilo iracheno è a conoscenza di quel programma da diverso tempo. O almeno, così crede.

Curveball, la recensione

Verità. Un tempo si pensava di declinarla al singolare, ritenendolo un concetto oggettivo e inconfutabile. Ma, si sa, la lingua e la grammatica evolvono, e negli anni si è scoperto che questo termine non è mai stato così solo come si pensava. Di verità ce ne sono molte, e non serve scoprirle per riconoscerle. È sufficiente costruirle, basandosi sulle proprie certezze che, per quanto siano solide, non sempre sono imparziali. Curveball parte proprio da questo principio, ritenendo una semplice illusione che però è necessaria ad affrontare la vita. Mr Wolf, che ha poco a che vedere con il suo omonimo di Pulp Fiction, è certo che Saddam Hussein nasconde qualcosa in Iraq. Lo sa, ma non ha le prove, come dimostrano le numerose missioni fallimentari per conto dell’ONU. La certezza, quando non è basata sui fatti, si trasforma inevitabilmente in ossessione,  rafforzata da un’illuminazione  che arriva da un richiedente asilo in Germania. Dice di essere (anche qui di prove neanche l’ombra) un ingegnere che ha lavorato proprio per questo programma di armamenti biochimici, ma di parlare di promesse non ne vuole sapere.

 

© Sven Mende

Effetto Curveball

Da qui Curveball comincia la sua lunga deriva grottesca. Non che prima fosse del tutto normale quello che  la lente del regista Johannes Naber mostra. Il ritratto dei servizi segreti tedeschi si presenta con alcune situazioni goffe tra espressioni colorite e atteggiamenti al limite. Ma più che parlare di satira politica il film cerca di mostrare, con un tratto leggermente ironico, una situazione di forte imbarazzo che purtroppo si viene a creare nei piani alti della politica. Senza voler entrare nel merito di quel che è successo fino a quell’immagine, storica, di Colin Powell con in mano la provetta di antrace (per altro falsa, quindi tutto torna), Curveball riesce a tratteggiare con cura i vari passaggi che porteranno poi alla guerra in Iraq, mostrando l’assoluta noncuranza degli effetti di quelle scelte, se non quella di mettere una toppa agli errori commessi.        

La banalità della guerra

Per come si sviluppano le scene, sembra di essere a Fargo, con la neve che suggerisce la freddezza di certi personaggi nel dover decidere le sorti dell’altro. Qui i Coen non centrano nulla. Non è finzione quella messa in scena in Curveball, un film che non è privo di difetti (a cominciare dalla vena comica), ma che porta di nuovo alla luce certe questioni che valgono sempre la pena di ricordare. Una guerra nata da una bugia solo per appianare certe responsabilità è grave, ma lo è anche come si è arrivati a tutto questo. Il pregio di Curveball sta proprio in questo: usare la macchina da presa non per analizzare in profondità le origini della guerra, ma portare a galla la banalità dei suoi protagonisti, intenti solo a mantenersi a galla al fine di mostrarsi più forti di quello che sono in realtà, senza pensare mai al futuro

Curveball, Cast

  • Sebastian Blomberg
  • Dar Salim
  • Virginia Kull
  • Michael Wittenborn
  • Thorsten Merten
  • Franziska Brandmeier

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Curveball

  • Anno: 2019
  • Durata: 108 min
  • Genere: commedia
  • Nazionalita: Germania
  • Regia: Johannes Naber