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‘Il grande spirito’: Papaleo e Rubini ci parlano dai tetti di Taranto

Una commedia tenera e commovente che lascia tante riflessioni su vari temi importanti della nostra società italiana

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Il grande spirito

Vi proponiamo nuovamente la recensione del film Il grande spirito di Sergio Rubini (anche nel ruolo di Tonino il Barboncino), conRocco Papaleo(Renato) e Bianca Guaccero (Milena). Il film è stato recentemente pubblicato su RaiPlay. Vi basterà iscrivervi gratuitamente per vederlo.

La ricchezza tematica e la straordinaria storia di una amicizia particolare, rendono il film meritevole di essere guardato.

Il grande spirito: trama

Tonino è coinvolto in una rapina, è il palo, ma per una serie di circostanze si trova a impadronirsi del bottino. Decide quindi di scappare con la borsa e sfruttare i tetti della periferia di Taranto per farlo. Si rifugia in un sottotetto e lì conosce Cervo Nero, come preferisce essere chiamato Renato. Tra i due si stabilirà una amicizia che ha un andamento verticale, per sfruttare la similitudine con la scelta di ambientare tutto il film sui tetti di Taranto. Amicizia scandita infatti da alti e bassi, ma Tonino non riuscirà mai davvero a separarsi da Cervo Nero.

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Taranto e la storia tenera tra i due protagonisti

Il primo elemento che colpisce è proprio la scelta di girare tutta la vicenda sui tetti e in particolare su quelli di Taranto. Una scelta precisa, quella di Taranto per ambientare la storia: dà la lingua al film e pone un tema delicato. Le ciminiere dell’Ilva compaiono da subito nel film e Renato parla della “fabbrica” in cui lavorava il padre prima di perdere la vita. Sono sempre presenti, quelle ciminiere, nelle inquadrature dall’alto dei tetti e dominano la città con i loro fumi.

La sceneggiatura è precisa, tutti gli elementi sono al loro posto, ben incastrati, e tutte le relazioni tra i personaggi sono ben delineate. Il rapporto tra Tonino e Renato regge tutta la trama. È una amicizia sui generis, sempre sul momento di precipitare ma che non precipita mai davvero. Tonino ha bisogno di copertura e di un aiuto per disseppellire il tesoro accidentalmente finito nascosto non esattamente dove lui voleva. Renato è convinto di essere un nativo americano, non manca mai la fascia rossa in testa da vero indiano. Questo genera una difficoltà nell’equilibrare il rapporto tra i due, ma Renato mostra di essere molto più capace di quanto si pensi in un primo momento. E la sua generosità lo contraddistingue. Ha anche lui la sua piccola battaglia da combattere e anche lui ha bisogno dell’aiuto di Tonino. Così il loro rapporto e saldo. È una storia commovente, delicata e spensierata. Rocco Papaleo dà prova del suo valore di attore in una straordinaria interpretazione.

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Il Nastro D’argento al soggetto

La fotografia usa colori quasi pastellati. La scenografia non è ricca di colori. Sono scelte non invasive che contribuiscono a guidare l’attenzione sulla narrazione e l’emozione.

La regia è classica, un po’ come la scrittura, congegnata senza esagerazioni o sperimentalismi.

Pochi personaggi e relazioni ben strutturate completano il lavoro che vale una candidatura ai Nastri D’argento.

È una grande parabola. La storia dei nativi americani raccontata da Renato è come una grande parabola sulla vita, sui valori, sul valore delle cose nella vita. E anche sulla spiritualità e la morte.

Lo stesso Tonino che è pur sempre un ladro mostra tutta la fragilità degli esseri umani di fronte alle difficoltà.

La donna e la violenza di genere sono altri temi trattati. Teresa (Ivana Lotito) è costretta a portare a casa, dal marito violento, dei soldi che riesce a procurarsi grazie all’aiuto disinteressato e allo sguardo non giudicante di Renato.

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Il grande spirito: una storia sulla quale riflettere

Una storia tra il serio, l’ironico e il comico. Un film che si fa guardare e che porta sullo schermo dei temi importanti. Un film italiano che condensa in una storia toccante tanti temi e problemi particolari che affliggono il nostro Paese. Dall’alto della città di Taranto, ma più vicino, simbolicamente, al cielo riesce a toccare anche temi spirituali. Tanto su cui riflettere dopo i titoli di coda.

Il film è prodotto da Fandango, in co-produzione con Rai Cinema e con il supporto della Fondazione Apulia Film Commission. Distribuito in Italia da 01 Distribution e nel mondo da Fandango.

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TRAILER IL GRANDE SPIRITO

Il trailer de Il grande spirito, dal 9 Maggio al cinema

 

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  • Durata: 113'
  • Distribuzione: 01 distribution
  • Genere: Commedia
  • Nazionalita: Italiana
  • Regia: Sergio Rubini