“Cosa vediamo oggi?” E’ quello che spesso mi chiedono i ragazzi a scuola quando sanno che farò supplenza nella loro classe. Dopo essermi fatta la “nomea” della Prof che fa vedere film, ci siamo confrontati con altri colleghi di penna e abbiamo pensato a cosa mostrare a chi, oggi, risponde al nome di “ragazzo”
Questa non é la classica lista di film da vedere prima di morire.
È un viaggio tra i film italiani del passato da vedere nella vita quando ancora si é incerti sul proprio futuro, si rincorrono speranze e illusioni ma soprattutto si vuole meglio comprendere la storia del nostro Paese.
Si tratta di Film Capolavoro, firmati da stelle del cinema ma soprattutto da registi che hanno segnato profondamente la settima arte italiana.
Non si tratta per forza di film a tema educativo, formativo, scolastico ma di opere che hanno ben rappresentato vizi e virtú degli italiani nel passato e atteggiamenti, pensieri e opere che valeva la pena di raccontare.
Si tratta quindi di film che ci sentiamo di consigliare anche per una visione nelle scuole oltre che a casa tra le mura domestiche.
Ecco la lista dei film da vedere con ragazzi adolescenti che vogliano conoscere il cinema italiano di una volta.
Roma città aperta – Roberto Rossellini
Considerato come il caposaldo del Neorealismo, Roma città aperta di Roberto Rossellini (1945), è uno di quei film che bisogna vedere almeno una volta nella vita.
Girato interamente a Roma, con dei Signori attori che rispondono al nome di Aldo Fabrizi e Anna Magnani, la pellicola contiene “tutto” quello che un ragazzo che si avvicina al cinema dovrebbe sapere.
C’è la storia: Roma città aperta racconta il periodo storico dell’occupazione tedesca, narrando con la figura del Parroco, interpretato da Aldo Fabrizi, Don Pappagallo e Don Morosi, uomini implicati in modo diverso con la resistenza italiana. C’è l’amore: il sentimento forte che lega Pina (Anna Magnani) al suo Francesco, sentimento che regala una delle sequenze più importanti e famose della storia del cinema. C’è la circolarità del tempo: la vicenda si apre e si chiude su Roma. C’è la speranza: Roma, le sue macerie, nel finale sono affidate ai bambini, gli stessi a cui si rivolge in qualche modo Rossellini per tutto il film. C’è la tecnica cinematografica: in sequenze chiave, spesso legate al personaggio di Pina o a quelle macerie che, più che essere “scenografiche” sono personaggi stessi. C’è la comicità: la famosa sequenza della “padellata”, quella che i critici definirono come il momento della nascita della commedia all’italiana.
Roma città aperta è visibile su CG enterteinment.
Bellissima – Luchino Visconti
Maddalena desidera che sua figlia diventi famosa e la porta a Cinecittà per un provino. Pur di realizzare questo sogno, Maddalena investe tutti i suoi risparmi e rischia di venir abusata. Bellissima è un’opera di passaggio tra la fase del Neorealismo di Visconti e quella successiva, rappresentata da Senso.
Il film va visto per l’incredibile interpretazione di Anna Magnani, grande protagonista capace di toccare corde emotive impensabili. E’ inoltre un’opera che racconta un determinato periodo storico, quello dei cinema di cortile, quello dei sogni vissuti dall’Italia post guerra e quello dell’amore di una madre per sua figlia e viceversa.
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La Grande Guerra – Mario Monicelli
La Grande guerra (1959) , scritto da Age & Scarpelli, Luciano Vincenzoni e Monicelli, è la storia di due soldati, il romano Oreste e il lombardo Giovanni, chiamati alle armi durante la Prima Guerra mondiale. Interpretati da due grandi Alberto Sordi e Vittorio Gassman , la pellicola racconta la vita di trincea, mostrando due persone che cercano di cavarsela con codardia. Eppure, alla fine di tutto, Oreste e Giovanni sapranno riscattarsi.
Il film di Mario Monicelli, considerato ancora oggi uno dei migliori film della storia del cinema, va fatto vedere ai ragazzi per la fluidità narrativa in cui il drammatico si mescola al comico e viceversa, per le capacità attoriali di Sordi e Gassman, interpreti di sequenze indimenticabili. In ultimo, è un film da vedere perchè mostra, ancora, cosa è stata la guerra e a quale condizione può ridurre un essere umano.
Incompreso – Luigi Comencini
Tratto dal romanzo Misunderstood di Florence Montgomery, Incompreso è la storia di Andrea, figlio del console inglese Duncombe. Morta la madre, Andrea si sente sempre più solo, la governate assunta dal padre lo tratta come un adulto mentre suo padre ha solo attenzioni per il “piccolo” di casa: suo fratello Milo.
Tra le opere più conosciute all’estero di Comencini, Incompreso (1966) è un’opera che mostra come un adulto -in questo caso il regista- sia capace di comprendere il mondo dei fanciulli , affrontare il rapporto genitori e figli, età adulta e infantile, e raccontare il tutto con autenticità. Inoltre, si affronta il tema del lutto vissuto da un bambino.
Incompreso è prodotto da Rizzoli film e Istituto Luce.
C’eravamo tanto amati – Ettore Scola
Scritto da Ettore Scola con Age & Scarpelli, dedicato a Vittorio De Sica, C’eravamo tanto amati racconta ben trent’anni di storia italiana attraverso la vita di tre amici: Antonio, Nicola e Gianni. Un cast di alto livello, composto da Manfredi, Satta Flores, Gassman, Sandrelli, Giovanna Ralli e Aldo Fabrizi.
C’eravamo tanto amati (1974) è un film che una volta visto rimane nel cuore. Amanti o no del cinema, racconta l’amicizia, l’amore, la gelosia, ma anche il cinema stesso con continui rimandi e citazioni a ciò che è la settima arte.
Una giornata particolare – Ettore Scola
6 Maggio 1938, Hitler è a Roma. Antonietta e Gabriele sono le uniche persone nel condominio. La donna, casalinga madre di sei figli, rimane sola in casa e conosce per la prima volta il suo vicino Gabriele, prossimo alla partenza. Da sconosciuti i due diventano conoscenti e poi complici.
Il film, candidato agli Oscar come Miglior Film Straniero, è lo struggente racconto di due anime distanti ma affini. Interpretato dalla coppia Sophia Loren, Marcello Mastroianni (anche lui candidato all’Oscar come Miglior Attore).
“Una giornata particolare ci insegna ad assecondare la naturalezza dei gesti, i comportamenti non indotti, la verità opposta a quella che vorrebbe essere la volontà altrui. Mentre tutti scendono in piazza a prendere parte all’inganno tronfio del fascismo Gabriele e Antonietta vivono, e imparano, insieme a noi, quanto potente possa essere la verità di essere noi stessi”
Una giornata particolare (1977) è su CG Enterteinment
Non ci resta che piangere – Massimo Troisi
Saverio e Mario sono in viaggio in macchina da Frittole. Dopo essersi persi, cercano la strada a piedi ma un temporale li costringe a cercare riparo in una casa cantoniera. Il giorno dopo si risvegliano nel 1492.
Non ci resta che piangere (1984) è una commedia la cui comicità raggiunge livelli epici , Benigni e Troisi, dimostrando una chimica non solo espressiva, sono protagonisti di una serie di gag che, unite l’una all’altra, realizzano quello che è un film difficile da dimenticare.
Il motivo si capisce benissimo dal livello di comicità di certe scene, entrate nella storia del cinema italiano. Memorabile la battuta “Ricordati che devi morire“, la scena del passaggio alla dogana (“Chi siete? Cosa portate? Sì ma quanti siete? Un fiorino!“) e la scena in cui Mario canta Yesterday dei Beatles alla bella Pia spacciandola per sua.
Nuovo cinema Paradiso – Giuseppe Tornatore
Giancaldo, un paese della Sicilia, qui il piccolo Salvatore è introdotto ai misteri del cinema dal proiezionista Alfredo e lo sostituisce dopo che Alfredo è rimasto cieco in un incendio. Alla passione per il cinema si aggiunge l’amore contrastato per Elena. Dopo il servizio militare Salvatore si ferma a Roma, dove riesce a entrare nel mondo del cinema. Tornerà al paese per i funerali di Alfredo; troverà tutto diverso e un dono del suo vecchio amico.
Omaggio alla settima arte, Nuovo cinema Paradiso è uno dei capolavori del cinema italiano. Scritto e diretto da Giuseppe Tornatore, il film (1988), ripercorre racconta i cambiamenti di una società contemporaneamente a quelli del cinema. Interpretato da un grandioso cast, tra cui Philippe Noiret, la pellicola rimane impressa per la meravigliosa colonna sonora, composta dal Maestro Ennio Moriccone. Premio Oscar al Miglior Film Straniero, Nuovo cinema Paradiso va visto. Senza “se” e senza “ma”.
La vita è bella – Roberto Benigni
Guido, un giovane ebreo pieno di allegria e vitalità, parte per cercare fortuna in città, dove incontra la sua “principessa”, Dora, una maestrina fidanzata con un burocrate arrogante e pomposo. Guido se ne innamora follemente e la rapisce. Dal loro amore nasce Giosuè. Ma la loro felicità viene spezzata dalle leggi razziali: la famiglia viene deportata in un lager nazista. Per salvare il figlio dall’orrore che li circonda, Guido gli fa credere che tutto ciò che vedono è parte di un grande gioco in cui dovranno affrontare prove tremende per vincere il meraviglioso premio finale…
Scritto, diretto e interpretato da Roberto Benigni, con le musiche di Nicola Piovani, La vita è bella racconta la vita della famiglia di Guido all’interno del lager nazista. Separato da Dora e nascosto il piccolo Giosuè dagli altri bambini nel suo dormitorio, Guido riesce nell’impresa di non far vivere l’incubo vissuto da lui e gli altri presenti nel lager. Una storia poetica, affascinante nell’amore per l’essere umano professato da Benigni tramite il racconto dell’orrore nazista.
Composto da indimenticabili sequenze, tra tutte l’ultimo sguardo tra papà e figlio, La vita è bella (1997) ha vinto tre premi Oscar, con standing ovation al Miglior Film.