Il Mondo del Cinema dice Addio a Citto Maselli, regista e intellettuale che ha fatto la storia del nostro cinema. Non solo sullo schermo ma anche battendosi in prima fila, con l’Anac (la storica associazione degli autori) nella difesa del cinema d’autore, per la libertà d’espressione e, in tempi recenti, contro la censura più feroce, quella del mercato.
Un viaggio lungo quasi un secolo il suo a partire da quello straordinario autoritratto che è Frammenti di ‘900 , proseguendo col durissimo affresco sulle nuove povertà di Civico 0. E ancora il capolavoro da Moravia, Gli indifferenti.
In I frammenti di ‘900 degli amici di Citto, da Maurizio Acerbo a Luciana Castellina, da Furio Colombo a Costanza Quatriglio, da Francesca Comencini a Daniele Vicari tanti raccontano il “loro” Citto Maselli tra politica, cinema e costume.

Molte le sue collaborazioni con nomi importanti del cinema italiano, da Michelangelo Antonioni a Luchino Visconti, fino a Cesare Zavattini. Premiato a Venezia per Storia d’amore (1986), rappresenta l’Italia al Festival di Berlino con Il segreto (1990).
Pochi giorni fa, Maselli aveva deciso di riprendere la tessera dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) comunicando così la sua decisione:
“Ho iniziato a 14 anni a combattere il fascismo con gli studenti medi del liceo Tasso di Roma nel 1944 e ho continuato a farlo tutta la vita. Mai come in questo momento c’è bisogno di combattere contro l’intolleranza, la sopraffazione, la violenza, le discriminazioni, le ingiustizie sociali. Mai come in questo momento c’è bisogno di difendere la nostra Costituzione nata dalla Resistenza, di combattere per la pace e contro ogni guerra. Per questo a 92 anni ho voluto riprendere la tessera dell’Anpi”.
