Per la collana La cineteca di Gianni Canova, Mustang Entertainment (www.cgentertainment.it) lancia finalmente su supporto blu-ray Borotalco, diretto e interpretato nel 1982 da Carlo Verdone. Terza fatica del futuro autore di Compagni di scuola, si tratta del suo primo lungometraggio a storia unica. Le due memorabili precedenti, infatti, Un sacco bello e Bianco, rosso e Verdone, erano state costruite su diversi personaggi incarnati dallo stesso in più vicende intrecciate. E stavolta veste i panni di un precario e complessato piazzista di enciclopedie che si chiama Sergio Benvenuti. Un nome tramite cui intende omaggiare Sergio Leone e Leo Benvenuti, rispettivamente produttore e sceneggiatore delle sue prime due citate opere.
Il Sergio Benvenuti che, nel luogo sbagliato al momento sbagliato, finisce per prendere il posto del consumato uomo di mondo Manuel Fantoni alias Angelo Infanti.
Una situazione che non può rappresentare altro che il motore su cui costruire la serie di equivoci e siparietti comici al servizio di Borotalco. Perché a complicare le cose provvede il fatto che Sergio sfrutti la falsa identità con una collega di lavoro che non lo aveva mai conosciuto. Nadia, ovvero Eleonora Giorgi, patita per Lucio Dalla – che firma la colonna sonora insieme agli Stadio e Fabio Liberatori – e convivente con l’amica Valeria, impersonata da Isa Gallinelli. Una grottesca non bella in fissa con l’”essere maschio” degli uomini (soprattutto dei divi) quest’ultima, entrata di diritto nella galleria di esilaranti caratteristi verdoniani.
Come pure l’indimenticabile Mario Brega, che, grazie alla sua inconfondibile romanità accentuata, ci regala le due sequenze più divertenti della circa ora e quaranta. Qui suocero del protagonista, come non sprofondare in risate quando si cimenta nel monologo sulla scazzottata in via Veneto in compagnia della figlia Roberta Manfredi? E come non sprofondarvi durante la sua violenta sfuriata pre-epilogo con cinta alla mano? Rappresenta di sicuro uno dei valori aggiunti a Borotalco, come già lo aveva rappresentato in Un sacco bello e Bianco, rosso e Verdone. Impreziosendo in questo caso un cast comprendente, inoltre, un inedito Christian De Sica napoletano e la porno star Moana Pozzi presente in un nudissimo cameo.
Mentre un omaggio televisivo a Un americano a Roma testimonia ulteriormente la maniera in cui il Carlo nazionale rientri tra i degni eredi della Commedia all’italiana.
Giocando sulla schizofrenia dell’abitante dello stivale tricolore e spingendo a chiederci se l’abito fa il monaco. Fino ad una conclusione attraversata da un filo di amarezza tipico del cineasta capitolino, aggiudicatosi con Borotalco ben cinque David di Donatello. Miglior film, miglior colonna sonora e migliori attori alla Giorgi, Fantoni e Verdone stesso, per la precisione. Senza contare il Nastro d’argento sempre alla colonna sonora e alla Giorgi.
Nove minuti di featurette in cui il critico cinematografico Canova parla del film occupano la sezione extra del disco in alta definizione.