Into The Wild – Nelle terre selvagge è un film del 2007 scritto e diretto da Sean Penn e basato sul libro di Jon Krakauer Nelle terre estreme.
Protagonista della pellicola è l’attore californiano Emile Hirsch, che per la sua drammatica interpretazione ha vinto il premio come migliore attore dal National Board of Review. La colonna sonora del film è stata composta da Michael Brook, con canzoni di Eddie Vedder. Il brano Guaranteed ha vinto il Golden Globe per la miglior canzone originale.
Into the Wild – Nelle terre selvagge : la trama
La storia di Chris McCandless, un giovane americano che dopo essersi laureato con il massimo dei voti, lasciò tutto – casa, famiglia e amici – per avventurarsi senza soldi e risorse in un più che improvvisato viaggio attraverso gli Stati Uniti, finendo la sua personale e francescana odissea nel selvaggio Alaska, in un autobus abbandonato, condannato a sopravvivere con niente.
Into the Wild – Nelle terre selvagge è un Viaggio oscuro e profondo nella natura selvaggia per scrostarsi di dosso le ultime squame corrosive di Cristopher e diventare Alexander Supertramp (il super viaggiatore).
Tra le luci della purezza e il buio della paura scivolano le immagini ispirate alla vera storia di Cristopher McCandless, affidate alle pagine di Jon Krakauer e portate sul grande schermo da uno Sean Penn (Il professore e il pazzo) lucido ed ispirato come non mai.
Into the Wild – Nelle terre selvagge: la recensione
Cristopher nel 1992, a ventidue anni, dopo aver conseguito la laurea vedeva dischiudersi davanti a sé un futuro brillante fatto di successo, soldi e agiatezze, proprio come quello dei suoi genitori, immagine perfetta della buona famiglia americana. Ma per Cristopher quei genitori erano solo l’esempio di come si possa andare avanti trascinandosi per tanti anni senza amarsi né rispettarsi, perdendo se stessi giorno dopo giorno.
L’amore che provava per la sorella Corinne non lo distolse dal proposito di allontanarsi da tutto questo, per la paura di rimanere irrimediabilmente soffocato nella mortalità del quieto vivere. Un giorno, allora, raccolse le sue cose in uno zaino, donò in beneficenza tutti i soldi che il padre gli aveva riservato per il college e partì per un lungo viaggio senza ritorno.
Il desiderio estremo e straziante della sua libertà parte dapprima come una fuga per poi lentamente tramutarsi in una ricerca. Muovendosi nelle distese agricole del South Dakota e tra le insidiose rapide del fiume Colorado, matura la convinzione che la bellezza non prescinde dalla libertà, e l’indomabile inquietudine che lo pervade trova momenti di ristoro solo nella primitiva comunione con la natura.
“È una fuga, ma anche una ricerca della libertà assoluta, dal benessere, dalla banalità del quotidiano, dalle troppe cose che portiamo addosso e intorno. C’è un’Alaska in ciascuno di noi…” – Sean Penn
Gradualmente la civiltà con i suoi comfort e le sue false certezze diviene per lui uno scomodo fardello da cui liberarsi: mentre Cristopher non esiste più, Alexander prende definitivamente il suo posto. Tutte le persone che incontra nel suo viaggio gli lasciano qualcosa, ma nessuna riuscirà a tenerlo legato a sé. La consapevolezza di spingersi verso confini estremi lo cattura sempre di più e nella sua mente l’Alaska diventerà la terra promessa da raggiungere ad ogni costo. Ma giunto in Alaska Alexander, tra le agonie e le sofferenze dei suoi ultimi giorni, capirà, come scriverà poi sul diario ritrovato accanto al suo corpo, che la felicità è tale solo se condivisa. Ritorno scintillante di Sean Penn alla regia in un film magnifico e commovente dove il viaggio di Cristopher/Alexander costringe ognuno di noi a interrogarsi su come quello che abbiamo ci impedisce di raggiungere quello che vogliamo.
Into the Wild – Nelle terre selvagge è stato presentato alla Festa del Cinema di Roma .