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Gli inediti rompicapi thriller di Escape room – The game e di Escape from Marwin

Segnali dall’universo digitale. Rubrica a cura di Francesco Lomuscio

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Dopo aver reso disponibile su supporto blu-ray italiano Escape room di Will Wernick, assolutamente da non confondere con l’omonimo thriller firmato da Adam Robitel e visto nelle nostre sale cinematografiche a Marzo 2019, Koch Media lancia nel mercato dell’home video in alta definizione – all’interno della propria collana Midnight Factory – altri due titoli inediti a base di tensione incentrati su tematica analoga: l’americano Escape room – The game di Peter Dukes e lo spagnolo Escape from Marwin di Jordi Castejón.

Datato 2017, Escape room – The game apre nel deserto arabico del 1887 per poi spostarsi nella Los Angeles odierna, dove quattro amici decidono di prendere parte ad una popolare escape room locale il cui proprietario è Brice, dalle fattezze dello Skeet Ulrich che i fan dell’horror su celluloide ben ricordano essere stato protagonista dell’ormai classico Scream di Wes Craven.

Insieme alla Sean Young di Blade runner coinvolta in un piccolo ruolo, è il suo, senza dubbio, il volto maggiormente conosciuto di una oltre ora e venti di visione che, complice la presenza di una sinistra scatola che si dice contenga un antico demone, in mezzo ai tipici enigmi da risolvere e indizi da decifrare per poter scovare l’uscita del posto si evolve progressivamente attraverso una struttura da slasher movie.

Infatti, una volta superata la presentazione dei diversi personaggi, si sguazza tra forbici affilate e pugnalate in pieno cranio grazie all’entrata in scena di un misterioso individuo incappucciato il cui passatempo preferito sembra essere, appunto, l’eliminazione di chiunque capiti sul suo cammino.

Di un anno successivo, invece, Escape from Marwin evita tematiche soprannaturali per immergere la macchina da presa tra le pareti del penitenziario suggerito dal titolo, dove ai prigionieri condannati alla pena di morte viene offerta una seconda chance al fine di cambiare quello che sembrerebbe essere il loro tragico, inevitabile destino: la possibilità di partecipare ad un gioco in forma di escape room e dimostrare di essere in grado di guadagnarsi il premio in palio, ovvero la libertà.

Un’operazione che, al di là di qualche fugace inquadratura all’esterno, sfrutta un’impostazione di taglio teatrale scegliendo di privilegiare la sensazione di claustrofobia trasmessa dal luogo chiuso, senza faticare nell’apparire in qualità di variante carceraria del plot su cui sono stati strutturati i vari capitoli della popolare saga Saw.

Una lotta per la sopravvivenza e, a quanto pare, senza speranza che, tra chiavi da trovare e consueti indovinelli, non dimentica neppure di mostrare una testa violentemente schiacciata utilizzando una macchina da scrivere; man mano che le varie figure tirate in ballo finiscono inevitabilmente per mettersi l’una contro l’altra e che il nervosismo sale lentamente, fotogramma dopo fotogramma, fino ad un’inaspettata rivelazione conclusiva.

Entrambi forniti di rispettivo trailer nella sezione extra, i dischi di Escape room – The game ed Escape from Marwin possono essere acquistati sia singolarmente che in un cofanetto in edizione limitata comprendente anche il sopra menzionato film di Wernick.

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