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Looking for Lennon: alla scoperta dell’ex Beatle

Segnali dall’universo digitale. Rubrica a cura di Francesco Lomuscio

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Ucciso da un colpo di pistola l’8 Dicembre del 1980 a New York, a soli quarant’anni, tutti lo ricordiamo come l’indimenticabile artefice di intramontabili hit in note del calibro di Imagine e Happy Xmas.

Ma, nato nel Regno Unito il 9 Ottobre del 1940, chi era John Lennon? Era un visionario? Era un attivista? Era un provocatore?

Di lui si sa sicuramente che era un genio musicale e che fu uno della band dei Beatles; ma quanti sono a conoscenza dei retroscena relativi alla sua famiglia? Quando e dove si incontrarono i suoi genitori, ovvero Alfred Lennon e Julia Stanley?

A tutti questi quesiti provvede a fornire una risposta Looking for Lennon, documentario diretto dal Roger Appleton già artefice di Get back e che, accompagnato da un trailer nella sezione riservata ai contenuti speciali, è Koch Media a rendere disponibile su supporto blu-ray italiano.

Un documentario che, tra immagini di un giovanissimo John e primissimi tempi del mitico quartetto messo in piedi insieme a Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr, passando addirittura per la Seconda Guerra Mondiale scava nella sua vita privata, portando alla luce episodi che ne hanno influenzato la personalità e la maniera di comporre.

Una vita in cui infanzia e adolescenza difficili contribuirono non poco a plasmare l’uomo che il mondo intero ebbe poi modo di conoscere, come è possibile apprendere dalle molte dichiarazioni rilasciate, tra l’altro, da amici di infanzia, da diversi promoter beatlesiani e da elementi dei Quarrymen, primo gruppo musicale fondato da Lennon, nella seconda metà degli anni Cinquanta.

Senza contare il poeta Paul Farley, John Belchem, professore dell’Università di Liverpool, Hunter Davies e David Bedford, rispettivamente biografo ufficiale e storico dei Beatles; mentre ascoltiamo anche le sole voci di Leila Harvey e Cynthia Lennon, l’una cugina e l’altra prima moglie di colui che ci regalò, tra l’altro, Mother e Working class hero.

Pezzi oltretutto presenti all’interno della ricca colonna sonora della oltre ora e mezza di visione, al fianco di Help! e Strawberry fields forever, ma anche di titoli concepiti da altri artisti, come Blue suede shoes nella versione di Elvis Presley, Come go with me dei Del Vikings e la scatenata Long tall Sally di Little Richard.

Perché, man mano che si parla anche del cantante e chitarrista scozzese Lonnie Donegan, non è certo il fondamentale arrivo del rock’n’roll ad essere dimenticato nel farci scoprire rari e inediti momenti appartenuti al futuro compagno di Yoko Ono, a quanto pare non solo dipendente in maniera tutt’altro che leggera dall’alcool e dalle pasticche, ma affetto da una vera e propria allergia nei confronti dell’autorità.

Un individuo il cui desiderio era sempre stato quello di diventare una star e che Appleton ci racconta tirando in ballo anche la fotografa e stilista tedesca Astrid Kirchherr, ex fidanzata dello Stuart Satcliffe che morì all’età di neppure ventidue anni, dopo aver suonato dal 1960 al 1961 il basso, appunto, nei Beatles.

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