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Rome International Documentary Festival

‘I diari della felicità’: spettatori del mondo interiore dei ragazzi

Alcuni studenti raccontano, attraverso una telecamera, la loro vita quotidiana, rivelando sogni, emozioni e paure. In proiezione al Rome International Documentary Festival.

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Beatrice, Riccardo, Fabrizio e Courage sono alcuni dei giovanissimi studenti di un paesino del Salento, ai quali viene data una piccola telecamera da usare come un diario digitale. I diari della felicità di Davide Barletti, Renato Chiocca e Claudia Mollese è un documentario girato dal punto di vista dei bambini. Uno sguardo intimo e reale nello spaccato della vita quotidiana di una generazione ancora poco compresa, in proiezione al Rome International Documentary Festival.

Il mondo visto dai ragazzi

C’è chi fa i compiti, chi suona uno strumento o si allena per una partita di pallavolo. Una ragazzina, appena tornata da scuola, dà da mangiare agli asini e alle mucche della fattoria mentre un’altra aiuta la mamma a stendere il bucato. Mentre un bimbo mangia una pasta al sugo fumante assieme ai genitori, un’altra studentessa prepara il pranzo per sé stessa e i suoi fratelli più piccoli. Guardando I diari della felicità diventiamo inediti spettatori di pomeriggi da studente delle scuole medie, passati in compagnia o da soli nella propria cameretta. Ciascuno dei ragazzini si prende del tempo per raccontarsi davanti alla telecamera, posizionata in bilico tra i quaderni o sulla bicicletta durante il tragitto da scuola a casa.

Per un’ora entriamo nel mondo personale e interiore di questi ragazzi all’inizio della loro adolescenza, mentre ci portano con loro a studiare per la verifica o giocare con gli amici. Per loro la telecamera è anche un diario (non molto) privato al quale confessare paure e sentimenti che esplorano per la prima volta. La prima cotta, l’incubo della scorsa notte, i sogni nel cassetto da realizzare una volta diventati grandi. Non mancano riflessioni più profonde sulla solitudine, le insicurezze, la rabbia, che gli studenti affrontano con una sincerità disarmante permettendoci di comprendere almeno in parte cosa passa nella loro testa.

Il progetto

I diari della felicità fa parte di un progetto più ampio nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola, promosso dal Ministero della Cultura e dell’Istruzione. Attraverso una serie di laboratori, studenti e studentesse imparano a utilizzare i media e il linguaggio audiovisivo come strumento creativo ed espressivo. Il risultato è un’opera collettiva, composta dalle testimonianze di ogni ragazzino, che attraverso il linguaggio del documentario è in grado di emozionare e farci capire meglio una generazione che ha vissuto pandemie, guerre e crisi climatica. Un tuffo nel passato per molti, un ritorno ai banchi di scuola vissuto con gli occhi dei bambini anziché quelli del cinema. I diari della felicità è un racconto tenero, pieno di fragilità e speranze per il futuro.

Una speranza per il futuro

Una riflessione interessante potrebbe essere fatta sui passatempi dei ragazzi. Spesso i giovani di oggi vengono criticati per passare il loro tempo con gli occhi incollati allo schermo di un cellulare, eppure I diari della felicità ci mostra degli studenti che fanno sport, suonano la chitarra, disegnano o giocano all’aria aperta in un campo di papaveri. Alcuni episodi della fanciullezza rimangono gli stessi di una volta: esprimere dei desideri con le biglie, cantare in macchina i Queen o restare incantati guardando Marylin Monroe che canta Diamonds are a girl’s best friend.

Questo ci insegna a non giudicare i ragazzini di adesso troppo duramente e in maniera superficiale, perché potremmo rimanere sorpresi da quante cose abbiamo in comune con loro. Il documentario si conclude con la campanella che segna la fine delle lezioni e i primissimi piani tremolanti degli studenti che corrono felici fuori da scuola. Vediamo i giovani protagonisti ridere spensierati, come un simbolo di speranza verso un futuro ancora tutto da scrivere.

 

 

I diari della felicità

  • Anno: 2025
  • Durata: 56’
  • Distribuzione: Rome Indipendent Documentary Festival
  • Genere: Documentario
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Davide Barletti, Renato Chiocca, Claudia Mollese