Venezia è sempre stata considerata la città della perdizione per eccellenza, quella in cui l’uomo era libero di abbandonarsi ai propri sensi per fuggire da una realtà bigotta e claustrofobica. Sin dal lontano Medioevo, infatti, la più grande Repubblica Marinara è stata la meta preferita da molti artisti, intellettuali e politici che la visitavano per scoprirne i segreti. Con il passare degli anni, il suo fascino aumentò parallelamente all’impronta politica e autoritaria che la città assumeva: per questo, il Gran Tour settecentesco, la indicava come crocevia tra cultura, arte e divertimento. Molti artisti ne immortalarono l’estrema bellezza, ma fu Giovanni Antonio Canale, in arte Canaletto, un uomo istrionico ed eccentrico, che la scelse non soltanto come protagonista indiscussa della propria arte, ma di tutta la sua vita. Nato nel 1697 e formatosi presso la bottega paterna specializzata in allestimenti scenici per il teatro, Antonio cominciò a studiare da vicino l’organizzazione geometrica e architettonica della sua città natale, una suggestiva scenografia naturale che ben si prestava a divenire lo sfondo del suo mondo ideale.
A differenza dei suoi contemporanei che si dedicavano al versante sacrale e religioso, infatti, Canaletto riuscì ad unire realtà e immaginazione in modo suggestivo, dando vita alla corrente conosciuta come vedutismo. Sceglieva uno scorcio cittadino, ne disegnava uno schizzo grossolano immortalando anche posture e abbigliamento dei passanti e poi lo modificava per renderlo perfetto. Lavorava dunque sui colori, assicurandosi che la luce filtrasse nella sua opera proprio come avrebbe fatto in una fotografia, ne assestava i dettagli e, infine, riempiva di poesia la tela. Intorno al 1740 Canaletto si recò a Londra dove divenne subito talmente famoso da convincere Re Giorgio III ad acquistare la sua intera collezione dal console britannico Joseph Smith. Da quel momento, il suo modo innovativo di catturare la realtà divenne fonte di ispirazione per tutti gli artisti che iniziarono a considerarlo un vero e proprio avanguardista della materia.
Cercando di ricreare la crescita professionale e interiore dell’artista veneziano avvalendosi delle spiegazioni di grandi storici e critici d’arte, David Bickerstaff firma Canaletto a Venezia, un documentario interessante e coinvolgente che porta lo spettatore all’interno delle due grandi residenze reali che ne detengono i tesori: Buckingham Palace e Windsor Castle. La pellicola realizzata in HD e 4K sarà distribuita da Nexo Digital soltanto il 27-28-29 Novembre.