La scomparsa di Alice Creed (The Disappearance of Alice Creed), un film del 2009 scritto e diretto da J Blakeson. L’attrice Gemma Arterton interpreta la protagonista Alice Creed, una ragazza rapita da due ex-detenuti. Nel 2014 è stato realizzato un remake olandese, intitolato Bloedlink.
Sinossi
Due ex galeotti, Vic (Eddie Marsan) e il giovane inesperto Danny (Martin Compston), progettano il sequestro perfetto. O almeno così credono. La vittima designata è Alice Creed (Gemma Artenton), figlia di un magnate e l’obiettivo è, ovviamente, chiedere un riscatto milionario. Alice viene presa in ostaggio e rimane chiusa in una stanza legata ad un letto. Pur essendo terrorizzata la ragazza non si lascia sopraffare, cercando di difendersi dai suoi aguzzini. Vic e Danny non si aspettavano una reazione simile e il loro piano criminale comincia a vacillare.
Tre personaggi, una manciata di (non) luoghi, per un “rapimento e riscatto” movie con parecchie implicazioni, soprattutto legate alle personalità coinvolte, che sa accrescersi lungo il suo corso e trovare sempre nuovi spunti. Un rapimento, una location, tre personaggi e troppe variabili. Ciò che nasce è un film di buon spessore, quanto meno per le dinamiche emotive che sono continuamente sobbalzate. Non basta una cella per ingabbiare la nostra mente. E i tre personaggi, Vic, Danny e Alice saranno le vittime. Buona parte della riuscita del film è in ogni caso da attribuire agli interpreti; Eddie Marsan passa dal glaciale al tormentato mantenendo un’alta credibilità, Gemma Artenton è spremuta fino all’osso (scelta del ruolo da parte sua a dir poco coraggiosa) e Martin Compston riesce a stare al passo dei due colleghi denotando discrete capacità. Un bel thriller che si mostra nudo e crudo su più fronti, tenendo col fiato sospeso, stimolando pensieri e sospetti su quanto possa accadere nella scena successiva.