Don’t Look Back, un film documentario del 1967 sceneggiato e diretto dal documentarista statunitense D. A. Pennebaker. Prodotto da John Court ed Albert Grossman (l’impresario già manager del cantautore Bob Dylan), distribuito dalla Docurama, girato in bianco e nero, con una durata di poco più di un’ora e mezzo, si basa essenzialmente sulla tournée di concerti che Dylan tenne nel Regno Unito nel 1965. Nel 1998 il film è stato selezionato per la preservazione negli Stati Uniti da parte del National Film Registry della Library of Congress come opera significativa sotto l’aspetto culturale, storico ed estetico.[2] Nel film – ampiamente citato nella pellicola del 2007 Io non sono qui, segnatamente nel segmento che vede protagonista l’attrice Cate Blanchett – nessuna canzone cantata da Dylan è presentata per intero.
Nella primavera del 1965 il ventitreenne Bob Dylan trascorse tre settimane in Inghilterra per una tournée. Incollato su di lui, l’obiettivo di uno dei più grandi documentaristi americani (specializzato nella ripresa di eventi rock) lo seguì dovunque, in scena e nel privato. Partecipano, fra gli altri, Joan Baez e Donovan.
Il documentario – che di fatto è il primo interamente dedicato ad un artista nella storia della musica rock – vuole essere un esempio di cinema verità, articolato com’è sulla struttura di un docu-drama che inizia con la conferenza stampa di Dylan al suo arrivo all’aeroporto londinese di Heathrow. Anche se – come sottolinea il biografo Nigel Williamson – non si può dire che sia un film che dica molto riguardo Dylan, costretto ad atteggiamenti che forse non gli erano neppure del tutto naturali. Quello che appare nella pellicola è un Dylan poco più che ventenne, assai disinvolto fino ad apparire quasi arrogante rispetto a coloro che lo circondano (esponenti della stampa compresi), e comunque disposto ad apparire polemico e quasi sempre contrariato. Nonostante ciò lascia trasparire il futuro carisma e potere seduttivo. Centrale nell’economia del documentario è anche il rapporto sentimentale fra Dylan e Joan Baez, una liasion che probabilmente all’epoca si andava esaurendo poiché Dylan stava già con Sara, sua futura moglie, sebbene Joan non fosse a conoscenza del fatto. A giudicare dalle sequenze del film, la cantante appare spesso imbronciata, quasi emarginata, all’interno del gruppo impegnato, nelle varie stanze d’albergo, a trascorrere comunitariamente lunghe ore in attesa del trasferimento in teatro per il concerto serale. Il film fu presentato il 17 maggio 1967, con una proiezione in anteprima al Presidio Theater di San Francisco, per poi entrare nel circuito cinematografico nel settembre successivo all’East Theater della 34.a strada di New York. Disponibile per l’home video inizialmente in VHS, Dont Look Back è stato poi ripubblicato in DVD in versione rimasterizzata in formato digitale. In questa versione è stato commercializzato il 27 febbraio 2007.