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FESTIVAL DI CINEMA

Napoli Film Festival con Manetti Bros., Giuseppe Piccioni e Claudio Giovannesi

Dal 26 settembre parte la 18esima edizione del Napoli Film Festival. Tra concorsi, rassegne e ospiti d’eccezione

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I registi Manetti Bros., Giuseppe Piccioni e Claudio Giovannesi saranno tra i protagonisti della 18esima edizione del Napoli Film Festival, diretto da Mario Violini, che dal 26 settembre al 2 ottobre assegnerà i Vesuvio Awards e “invaderà” molti spazi cittadini, Cinema Metropolitan, PAN | Palazzo delle Arti, Institut Français, Instituto Cervantes, con ‘incontri ravvicinati’,  cinque concorsi, sei rassegne e la sezione “Extra” con tanti appuntamenti tra cui l’anteprima campana di Sweet Democracy con Dario Fo e Renato Scarpa, un film sulla libertà di espressione diretto da Michele Diomà (29 settembre ore 19:45 – Institut français). Sarà l’incontro con il regista Mario Balsamo a inaugurare il festival lunedì 26 settembre alle 21:00 al Cinema Metropolitan (Posto unico € 5,00 – ridotto € 4,00) con la presentazione del film Mia madre fa l’attrice, una divertente docu-fiction autobiografica. Seguiranno gli incontri con i Manetti Bros. martedì 27 settembre, Giuseppe Piccioni giovedì 29 settembre, Claudio Giovannesi venerdì 30 settembre e tanti altri ospiti a sorpresa. Numerosi anche gli incontri e le proiezioni mattutine con gli studenti, “Parole di Cinema”, condotti dal Prof. Augusto Sainati e organizzati in collaborazione con l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa e Mobydick Scuola. Protagonisti al Cinema Metropolitan (ingresso libero) la costumista Nanà Cecchi, candidata all’Oscar e Globo d’Oro, con Ladyhawke di Richard Donner (27 settembre), il regista Ferdinando Cito di Filomarino con il film Antonia (28 settembre), l’attore Renato Scarpa con Habemus Papam di Nanni Moretti (29 settembre), il regista Gianfranco Pannone con L’esercito più piccolo del mondo (30 settembre) e Claudio Giovannesi con Fiore (1 ottobre).

EXTRA 

La nuova sezione Extra vedrà proiettate, oltre l’anteprima Sweet Democracy, altre quattro opere alla presenza degli autori: Suncity di Cecilia Donadio e Felice Iovino; Sonderkommando di Nicola Ragone; A qualcuno piacerà – Storia e storie di Elio Pandolfi di Caterina Taricano e Claudio De Pasqualis; La buona uscita di Enrico Iannaccone.

LE SEI RASSEGNE

Sei le rassegne di questa 18esima edizione, dai “Percorsi d’autore” dedicati a William Shakespeare e Sylvain Chomet, all’omaggio “I volti del cinema Italiano” a Chiara Mastroianni e al compianto padre Marcello e la retrospettiva su Claudio Giovannesi “Autore emergente 2016”. Dedicata a Montgomery Clift la sezione 41° Parallelo con “Un Posto al sole” e “L’albero della vita”. (Institut Français – ingresso libero). In collaborazione con l’ICAIC – Instituto Cubano del Arte e Industria Cinemàtograficos di Cuba, presso l’Instituto Cervantes, sarà possibile assistere a Cinema Havana, una selezione di otto lungometraggi cubani di finzione dal 2002 al 2015.

I CINQUE CONCORSI

Europa & Mediterraneo

Il tema del confine, tra fuga dalla guerra ed emigrazione, è il tema del concorso internazionale Europa & Mediterraneo che presenta cinque film europei provenienti per lo più da nazioni cinematograficamente ‘poco visibili’ in Italia, storie appassionanti sulle difficoltà di vivere nelle zone che sono state teatro di guerra ma anche di integrazione e di emarginazione. Dalla Serbia Enclave di Goran Radovanovic dove un ragazzo serbo deve attraversare una zona di confine per arrivare a scuola e ci va tutti i giorni in un carro armato, accompagnato dall’esercito dell’ONU. Un bambino kossovaro che odia in particolare i serbi lo incolperà della morte di suo padre. Da Malta Simshar di Rebecca Cremona, una storia di una famiglia di pescatori con sullo sfondo il dramma dei migranti in cui si troveranno coinvolti tra Malta e Lampedusa. Dalla Turchia Dust Cloth di Ahu Ozturk: due donne curde fanno le pulizie nei quartieri bene di Istanbul, vivono una vita difficile, ma non priva di sogni. Dalla Grecia Riverbanks di Panos Karkanevatos che narra l’incontro al confine tra Grecia e Turchia tra uno sminatore e una donna che aiuta i clandestini ad attraversare il confine, due persone disperate e sole che rischiano la vita in ogni momento. Our Mother di Fejria Deliba è invece la storia di un’anziana donna immigrata in Francia dall’Algeria e che vive un’esistenza isolata al servizio dei suoi 11 figli. Un giorno scompare per recuperare un’eredità ed è l’occasione per i ragazzi, sconvolti, di accorgersi della madre e della vita ben più gratificante che viveva al suo paese e che ha lasciato per il loro bene.

La giuria è composta da studenti selezionati dalle scuole di cinema della Campania ABAN –  Accademia di Belle Arti di Nola, ASCI Scuola di Cinema a Napoli, CinemaFiction, FILMaP, La ribalta, Scuola di Cinema di Napoli, Scuola di Cinema Méliès, Scuola di Cinema Pigrecoemme.

Nuovo Cinema Italia

Ritorna, giungendo alla sua quarta edizione, la sezione Nuovo Cinema Italia, che presenta al cinema Metropolitan (Posto unico € 5,00 – ridotto € 4,00) cinque lungometraggi selezionati quest’anno dalla redazione diCinemaItaliano.info con l’obiettivo di proporre interessanti titoli non distribuiti nel circuito commerciale o circolati solo in poche copie. Tre i documentari scelti, Wide Blue Delivery di Alessandro Cattaneo, realizzato a bordo di un mercantile in giro per il mondo, L’ombelico magico di Laura Cini, che mostra il rapporto insolito tra un’anziana curatrice e una sua potenziale giovane erede e Non voltarti indietro di Francesco del Grosso, un intreccio di storie di vite travolte dalla giustizia che sbaglia, dalle manette e dal carcere ingiusto. Due invece i lunghi di fiction, Al di là del risultato di Emanuele Gaetano Forte, ritratto ironico e malinconico di un gruppo di giovani universitari di Formia eMontedoro di Antonello Faretta, racconto elegiaco in una Lucania meravigliosa. La giuria è composta da studenti selezionati dalle scuole di cinema della Campania.

SchermoNapoli

Per la 13esima edizione di SchermoNapoli Corti si presentano 43 titoli. Il teatro e il suo mondo sono protagonisti di molti come Stanza 52 di Maurizio Braucci, già in Concorso a Venezia in Orizzonti; Misteriosofica fine di discesa agli inferi di Giuseppe Bucci riduzione dello spettacolo Scannasurice di Carlo Cerciello con Imma Villa e Black comedy, di Luigi Pane, in cui Fortunato Cerlino interpreta un rude e navigato commediografo e Antonia Liskova la giornalista che l’intervista. In concorso anche la prima prova da regista di Rosalia Porcaro con Mamma e di Peppe Lanzetta, in collaborazione con Francesco Velonà, con Le stravaganze del conte. La giuria sarà composta dalla giornalista Natascia Festa, dal Presidente Associazione Culturale Mitreo Film Festival Paola Mattucci edall’attrice Adele Pandolfi.

SchermoNapoli Doc (PAN ingresso libero) propone 17 titoli in una sezione variegata che spazia dalle opere sperimentali alle inchieste giornalistiche. Da segnalare il documentario su Francesco Cito, A Wide Gaze di Guido Pappadà, Arte in campo di Angelo Paino sul  laboratorio femminile di pittura al Rom di Secondigliano a Napoli tenuto da Bruno Fermariello; Flat Tyre – An American Music Dream di Ugo Di Fenza, il viaggio in van da New York a Houston della band napoletana folk e bluegrass “La Terza Classe” alla ricerca delle origini della musica che interpretano; Mirabiles – I custodi del mito di Alessandro Chetta e Marco Perillo, inchiesta sui beni culturali nei Campi Flegrei e le mitiche figure degli ‘assuntori di custodia’. Chetta concorre anche con Instabile su Michele Del Grosso vecchio impresario teatrale che gestisce un teatro sotterraneo, il Tin, in vico Fico al Purgatorio. A giudicare i doc saranno il giornalista Stefano Amadio, l’organizzatore culturale Armando Andria e il produttore Gianluca Loffredo.

Completa la panoramica dei concorsi SchermoNapoli Scuole con 24 titoli provenienti non solo dalle scuole della Campania, ma anche da enti che lavorano con l’infanzia. In giuria la giornalista Carmen Credendino, la docenteAnna Merinio, il produttore teatrale Giovanni Petrone.

I PREMI

Tutti i concorsi vedono in palio il Vesuvio Award, scultura di bronzo realizzata da Lello Esposito, e una serie di premi volti a garantire una distribuzione alle opere. Il Premio Avanti! offrirà la possibilità alla miglior opera, selezionata nei vari concorsi, d’essere distribuita dalla LAB 80 film nei cinema italiani. Sia per il concorso Nuovo Cinema Italia sia per Europa & Mediterraneo, poi, è in palio il premio Augustus Color che consiste nella stampa di 5 copie in formato DCP per ciascun vincitore, per favorirne l’acquisizione da parte della distribuzione italiana. Anche la XIII edizione di SchermoNapoli, nelle sue sezioni DOC, Corti e Scuola, assicurerà ai selezionati visibilità riproponendoli nelle rassegne itineranti organizzate dall’Associazione NapoliCinema (41. Parallelo presso la Casa Italiana Zerilli-Marimò, New York University Department of Italian Studies, SchermoNapoli Rewind, presso il TAN e Cinema al Castello a Morra de Sanctis). Inoltre il quotidiano on-line Cinemaitaliano.info , garantirà al documentario selezionato dalla redazione la realizzazione di un dvd e la sua distribuzione nell’home video, mentre Diregiovani in collaborazione con l’Agenzia di stampa Dire assegnerà il Premio Giovani Visioni all’opera scolastica che si è distinta per un’idea originale che coniuga informazione, linguaggio narrativo ed efficacia del messaggio trasmesso.

Rinnovati gli appuntamenti con Ciak sul lungomare, la passeggiata sui set più famosi del cinema napoletano in collaborazione con Campania Movietour e Sire Coop, sabato 1 ottobre alle ore 10:00, e la cena di Cinegustologia, il progetto di Marco Lombardi che unisce cinema ed enogastronomia (sabato 1 ottobre). A questi si aggiunge la mostra“Il Manifesto cinematografico: a ciascuno il suo”, a cura della Galleria Guildenstern di Vico Equense, all’Institut Français, dal 26 settembre al 7 ottobre. Un’ampia selezione di poster e locandine di film provenienti da tutto il mondo è esposta alla scopo di confrontare i diversi formati, i diversi stili grafici, e le diverse culture delle nazioni di provenienza. Le case di distribuzione internazionali erano solite diversificare stile e tipo di immagine del materiale pubblicitario destinato ai vari paesi, ricorrendo in molti casi a disegnatori locali capaci di tradurre graficamente l’immaginario dei luoghi nei quali il film sarebbe stato proiettato. Compito di un bravo cartellonista doveva quindi essere quello di fare da ponte fra le esigenze della produzione e il linguaggio del pubblico di riferimento, illustrando e sintetizzando, in uno spazio limitato e bidimensionale, le vicende, il tono, le emozioni e i volti di un film.

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