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‘Cena tra amici’ Brillante commedia francese

Equivoci e situazioni strane ad avvelenare un incontro tra amici e a farci ridere di gusto

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Cena tra amici di Alexandre de La Pantelliére e Matthieu Delaporte ci propone una storia che inizia come un normale e disteso incontro tra amici, per fare affiorare molto presto i segreti e le bugie, quelle che si raccontano a se stessi e che non si vogliono ammettere anche quando gli altri le fanno notare. Le nostre ombre e le ombre delle relazioni che sbottano al primo pretesto, in maniera divertente, amara, originale.

Cena tra amici La trama

Il quarantenne Vincent sta per diventare padre per la prima volta. L’uomo, durante una cena dalla sorella Elisabeth e dal cognato Pierre, decide di rivelare ad amici e parenti il nome che vuole dare al figlio. L’annuncio scatena un putiferio e l’allegro convivio si trasforma in un incubo (dal sito ufficiale di Eagle Pictures).

Cena tra amici I personaggi

I padroni di casa sono Elisabeth, soprannominata Babou (Valérie Benquiqui) e Pierre (Charles Berling), entrambi professori, lei in una scuola media di periferia, lui alla Sorbona. Lei, sciatta nel vestire, alla buona, buona e buonista, indaffaratissima tra lavoro e famiglia. Lui indossa ogni giorno un completo diverso di velluto a coste, che fa tanto alternativo; manco a dirlo, siede sulla cattedra con fare seduttivo e con naturalezza sa stanare lo studente più distratto per far ridere tutti.

Entrambi ottimisti e di sinistra, vivono in una bell’appartamento parigino, non hanno il televisore, ma in compenso due figli con nomi letterari improponibili. La ragazzina rivaleggia con il padre nelle intuizioni colte, il piccolo va dallo psichiatra infantile, con scarsissima partecipazione da parte di Pierre.

Altri personaggi

Vincent (Patrick Bruel), voce narrante e fratello di Elisabeth, è il classico sbruffoncello che ha fatto i soldi; simpaticone, dichiaratamente di destra, non perderà occasione per smontare il mondo della sorella e del cognato, fatto di ipocrisia, rigidità, impegno superficiale e stereotipi. Eppure amico storico di Pierre, il quale non esita a sottolineare la sua ignoranza, il suo fascismo di fondo, l’egoismo e la voglia di apparire a tutti i costi.

Claude (Guillaume De Tonquedec), musicista, amico di Elisabeth dall’infanzia, sembrerebbe la persona più pacata, tanto da non prendere mai posizione tra i combattenti, ma sarà quello che riserverà alla fine della serata la sorpresa più sconvolgente.

Cena tra amici

Patrick Bruel (Claude) in una scena del film

Infine, Anna (Judith El Zein), la ritardataria, moglie di Vincent e così tanto diversa da lui. Fredda donna in carriera, è il personaggio meno compromesso nell’emotività dei rapporti, e non è detto, però, che anche contro di lei non verranno lanciati strali feroci, soprattutto da parte di Elisabeth, frustrata e passionale, che, apparentemente tranquilla tranquilla, si rivelerà la più estremista nel rinfacciare a tutti i loro misfatti esistenziali.

Cattiverie inaspettate in crescendo

Con queste premesse, non si capisce cosa ci sia da ridere. E invece diverte, e tanto, il crescendo di cattiverie inaspettate, partendo da una delle tante burle di Vincent, fino ad offendersi l’uno con l’altro, rispolverando gli episodi più antichi, i rancori più sommersi, le rivalse, le invidie, le piccinerie, i lati più oscuri e infantili della mente. Una cena con delitto, la cui vittima imprevista è la menzogna su cui sono durate le relazioni nel tempo.

Amicizie tossiche, eppure irrinunciabili, di cui erompe di colpo tutto il non detto. E quando il vulcano si risveglia a niente valgono i tentativi, soprattutto femminili, di interrompere quel fiume di lava distruttivo che coinvolge presente e passato, mogli e mariti, fratello e sorella, cognati. I più combattivi sono infatti Vincent e Pierre; Pierre addirittura il più arrogante e prepotente di tutti. Dov’è finita la sua signorilità alto borghese e progressista?

Effetto catartico?

I resti della cena marocchina (che fa tendenza) preparata da Elisabeth e odiata da tutti, alla fine verrà versata sul pavimento dalla stessa autrice: un gesto liberatorio per lei e per gli spettatori. Catartici sono gli insulti scambiati, le critiche malevole persino alla gestualità dell’altro (la smorfia-ghigno di Vincent che tutti scimmiottano), l’accusa di tirchieria a Pierre e l’imbarazzo della moglie nel tentativo fallito di difenderlo.

Più di tutte la dichiarazione ultima di Claude da cui gli amici pretendono un outing sulla sua omosessualità che non può avvenire, perché Claude non è affatto omosessuale, mentre loro, tra di loro, hanno sempre dato per scontato che lo fosse.

Cena tra amici

Insomma, decisamente un film godibile, non solo per la buona recitazione e la sceneggiatura calibratissima (è la trasposizione di una commedia teatrale e si sente, pur reggendo benissimo i tempi e i ritmi del cinema) . Ma perché questi personaggi che di colpo usano la confidenza per dirsele, danno sfogo al nostro soffocato bisogno di dire, che mai ci permetteremmo, troppo alto il rischio di risultare sgradevoli e perdere l’altro. I cinque amici invece non si abbandonano e li rivediamo uniti in un finale conciliatorio che viene da chiedersi se sia possibile nella realtà.

La lezione di Cena tra amici

Cena tra amici, poi, oltre a farci ridere, una cosa importante da insegnarci ce l’ha: che le amicizie dovrebbero scegliersi, e soprattutto mantenersi, non per abitudine ma per affinità, se non vogliamo continuare a covare risentimenti. Le ombre, quelle, esistono in qualunque relazione, perché dipendono dalle proiezioni della nostra psiche, ma andarsele a cercare e alimentarle, questo possiamo evitarcelo.

La versione italiana di Francesca Archibugi, dal titolo Il nome del figlio, rispetta in parte il titolo della commedia francese Le prénom. Perché, non l’abbiamo detto, lo spunto per la rabbia trattenuta negli anni ed esplosa all’improvviso, è il nome che Vincent dice di voler dare al figlio, nel suo scherzo iniziale che non ammette quando dovrebbe, facendo salire la tensione, e quasi godendone.

Francesca Archibugi, nonostante la sua solita delicatezza, è riuscita  a rendere le stesse perfidie. Ci hanno pensato gli attori: Alessandro Gassman è il Pierre francese, Valeria Golino Elisabeth, Luigi Lo Cascio Vincent, Micaela Ramazzotti Anna, e Rocco Papaleo Claude.

 

 

 

 

 

 

 

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Cena tra amici

  • Anno: 2012
  • Durata: 109 minuti
  • Distribuzione: Eagle Pictures
  • Genere: Commedia
  • Nazionalita: Francia
  • Regia: Alexandre de La Patèlliere e Matthieus Delaporte
  • Data di uscita: 06-July-2012