Berlinale 2026: annunciati i primi titoli delle sezioni Panorama e Generation.
In attesa della presentazione ufficiale del Concorso e delle sezioni di punta, la Berlinale inizia a scoprire la sua 76ª edizione, in programma a Berlino dal 12 al 22 febbraio 2026, annunciando una prima selezione di film destinati alle sezioni Panorama e Generation.
Come da tradizione, si tratta di un’anticipazione della linea del festival: cinema indipendente, le nuove voci autoriali e i temi sociali più urgenti.
Berlinale 2026 i primi titoli. Panorama

La sezione Panorama si conferma uno degli spazi più vitali della Berlinale.
I primi titoli annunciati per il 2026 disegnano una mappa ampia, tra Europa, Medio Oriente, Asia e Americhe.
Tra i film selezionati:
- Only Rebels Win di Danielle Arbid, racconto di amore e resistenza ambientato nel Libano contemporaneo.
- London di Sebastian Brameshuber, ritratto intimo di una città e delle sue contraddizioni.
- A Russian Winter di Patric Chiha, documentario che riflette su guerra, esilio e memoria.
- Iván & Hadoum di Ian de la Rosa, una storia di desiderio ambientata in un vivaio spagnolo.
- Two Mountains Weighing Down My Chest di Viv Li, documentario sulle tensioni tra identità queer e legami familiari.
- Jaripeo di Efraín Mojica e Rebecca Zweig, immersione in una tradizione popolare messicana.
- Bucks Harbor di Pete Muller, documentario statunitense.
- Mouse di Kelly O’Sullivan e Alex Thompson, dramma intimo sulle relazioni umane.
- Allegro Pastell di Anna Roller, produzione tedesca autoriale.
- Enough Is Enough di Elisé Sawasawa, documentario tra Francia e Repubblica Democratica del Congo.
- Prosecution di Faraz Shariat, nuova opera del regista tedesco di origini iraniane.
- Numb di Takuya Uchiyama, film giapponese sull’alienazione contemporanea.
La selezione include numerose anteprime mondiali e diversi esordi o seconde opere, confermando Panorama come laboratorio del cinema emergente internazionale.

Generation: lo sguardo dei più giovani
Anche la sezione Generation, dedicata a bambini e adolescenti , propone una prima parte di titoli che alternano fiction, documentario e animazione.
Tra i primi film annunciati:
- The Fabulous Time Machine di Eliza Capai, documentario brasiliano.
- Bats & Bugs di Lena von Döhren, cortometraggio animato svizzero.
- Black Burns Fast di Sandulela Asanda, produzione sudafricana.
- Ghost School di Seemab Gul, coproduzione internazionale tra Pakistan ed Europa.
- Memories of a Window di Mehraneh Salimian e Amin Pakparvar, documentario breve.
- Ni Chui Do Wo Chui Si (Tutti) di Zhuang Rong Zuo, cortometraggio taiwanese.
- The Girl di Yucheng Tan, corto cinese.
- A Serious Thought di Jonas Taul, animazione estone.
- Papaya di Priscilla Kellen, film d’animazione brasiliano.
La linea Generation 2026 mette in evidenza temi come crescita, identità, paura, immaginazione e rapporto con il mondo adulto, riaffermando il ruolo della Berlinale come festival attento alla formazione del pubblico futuro.

In attesa del Concorso
Questi annunci rappresentano solo l’inizio: nelle prossime settimane saranno svelati i film del Concorso ufficiale, di Berlinale Special, Forum e delle altre sezioni, completando il quadro di una Berlinale 2026 che si preannuncia attenta alla contemporaneità.
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