‘The Optimist’: la storia di un sopravvissuto all’Olocausto

Il 2026 sarà l’anno della grande uscita di The Optimist, un dramma sulla resilienza umana e il potere del perdono, che arriverà nelle sale cinematografiche statunitensi il 11 marzo. Il film, che vede protagonisti Stephen Lang ed Elsie Fisher, racconta la storia di Herbert Heller, un sopravvissuto all’Olocausto, e di come la sua amicizia con una ragazza lo aiuti a ritrovare la pace interiore.

The Optimist – La storia di Herbert Heller

The Optimist si svolge in California e si ispira alla vera vita di Herbert Heller, un uomo che per più di sessant’anni ha vissuto con i segreti e i traumi della sua esperienza nei campi di concentramento nazisti. Herbert, un uomo ormai anziano e malato, è stato prigioniero a Terezín e Auschwitz quando aveva solo 15 anni, un’esperienza che l’ha segnato profondamente. La sua vita prende una svolta quando incontra Abbey, una ragazza adolescente che sta affrontando le proprie difficoltà emotive.

La loro amicizia diventa il catalizzatore che spinge Herbert a finalmente parlare del suo passato, affrontando le sue paure e trovando una via di guarigione.

The Optimist – Il cast

Il film è diretto da Finn Taylor, che ha trascorso un decennio a sviluppare questo progetto, lavorando a stretto contatto con Herbert Heller prima della sua morte nel 2021. Il cast include Stephen Lang nel ruolo di Herbert, con Elsie Fisher che interpreta Abbey. Sono anche presenti attori come Luke David Blumm, Leah Pipes, Ben Geurens e molti altri.

Lang ha espresso il suo orgoglio nell’interpretare un personaggio così significativo, dichiarando che storie come quella di Herbert sono fondamentali per ricordarci ciò che è veramente importante nella vita: l’altruismo e la gentilezza, soprattutto in un mondo che spesso premia l’egoismo e la crudeltà.

Trafalgar Releasing, che distribuirà il film nei cinema, ha sottolineato come The Optimist sia una storia capace di unire le generazioni e di stimolare conversazioni importanti. Kymberli Frueh, EVP di Programmazione e Acquisizioni di Contenuti, ha affermato:

“Il film ci ricorda il potere della narrazione e come una storia possa guarire e ispirare il pubblico in modi inaspettati”.