Connect with us

Latest News

‘Sorry, Baby’: l’esordio di Eva Victor arriva al cinema

Data d'uscita, trama e trailer del film che ha lasciato il segno al Sundance Film Festival

Pubblicato

il

Sorry Baby

Il lungometraggio Sorry, Baby, opera prima di Eva Victor, si prepara a sbarcare nelle sale italiane il 15 gennaio 2026. Sarà distribuito da I Wonder Pictures in collaborazione con Unipol Biografilm Collection. La pellicola, lodata dalla critica e dal pubblico sin dalle anteprime al Sundance Film Festival, si candida a essere una rivelazione del cinema contemporaneo.

Sorry, Baby: di cosa parla?

Il film segue la storia di Agnes, interpretata dalla stessa Eva Victor, una giovane docente universitaria che tenta di convivere con un trauma subito in passato. Nonostante la violenza subita, Agnes è rimasta nella stessa casa del New England, mentre la sua ex coinquilina e amica Lydie (interpretata da Naomi Ackie) ha ricostruito la sua vita a New York. Lydie ora aspetta un figlio e la sua esistenza sembra aver voltato pagina. Per Agnes, invece, il tempo è rimasto congelato.

Con una narrazione frammentata, scandita da capitoli che coprono cinque anni di “gestazione” del dolore, il film indaga il lento e doloroso processo di elaborazione del trauma. Le sue conseguenze invisibili quotidiane, i ricordi che riaffiorano, la difficoltà di vedere gli altri andare avanti quando tu resti ferma. Dramma e ironia convivono, in un equilibrio sottile e potente che rende la storia allo stesso tempo autentica e psicologicamente intensa.

Scopri qui il trailer!

La parola alla regista

Eva Victor, già nota come autrice per il New Yorker e per i suoi lavori con Comedy Central, qui esordisce come regista e interprete. Come ha dichiarato, Sorry, Baby nasce da un’esigenza personale:

«ho iniziato a scrivere il film di cui sentivo di aver bisogno quando ho vissuto una crisi simile a quella di Agnes. Volevo esplorare non tanto la violenza in sé, quanto il modo in cui una persona può guarire — la sensazione di restare bloccata mentre tutto intorno a te va avanti»

La scelta di affrontare un tema così delicato con delicatezza e umanità, alternando momenti di dolore a sprazzi di humour, rende il film un’opera coraggiosa e necessaria.