“Ogni film orribile porta con sé una sorta di lezione, una lista di peccati cinematografici da evitare”, scrive Variety, che ha selezionato i dieci peggiori film del 2025 tra quelli recensiti dai due principali critici cinematografici della rivista: Owen Gleiberman e Peter Debruge.
I 5 peggiori film secondo Owen Gleiberman
Al primo posto c’è Eden, “il caotico e dispeptico [indigesto] dramma storico di Ron Howard” con Jude Law nel ruolo del dottor Friedrich Ritter. Al secondo posto si trova Five Nights at Freddy’s 2, che secondo Gleiberman “è anche peggio del primo”. A seguire Il Testamento di Ann Lee – musical della regista e sceneggiatrice norvegese Mona Fastvold con protagonista Amanda Seyfried – il cui arrivo in Italia è previsto per il 12 marzo 2026 a cura di Disney Pictures. Il film, definito “soffocante” da Gleiberman, è stato presentato in anteprima a Venezia 82.

Il Testamento di Ann Lee
Al quarto posto c’è Hurry Up Tomorrow, diretto da Trey Edward Shults e interpretato da The Weeknd: “Un incubo di vaga paranoia alla Shining/Barton Fink”. Infine, Anemone di Ronan Day-Lewis, co-scritto e interpretato da Daniel Day-Lewis. Non un riuscito ritorno alla recitazione per Day-Lewis – a otto anni da Il filo nascosto di Paul Thomas Anderson – secondo Gleiberman, che ha definito il film “un fradicio pezzo di inerzia da cinema d’essai”.
I 5 peggiori film secondo Peter Debruge
The Life of Chuck, dramma fantascientifico del 2024, è al primo posto nella selezione di Debruge. Adattamento cinematografico dell’omonimo racconto di Stephen King, il film è scritto e diretto da Mike Flanagan che, secondo il critico, “si sente a suo agio nel propinare aforismi forzati, da biscotto della fortuna, sull’idea che persino i più monodimensionali tra noi contengano moltitudini”. Al secondo posto The Electric State di Anthony e Joe Russo, il duo “bruciabudget, i cui scarti post-Avengers continuano a intasare la pipeline di Netflix”. Segue la “spudorata pubblicità di Amazon” che è, per Debruge, La guerra dei mondi – debutto alla regia cinematografica di Rich Lee, meglio conosciuto per i suoi videoclip musicali.

The Life of Chuck
Al quarto posto The Actor, del regista specializzato in stop-motion Duke Johnson – che ha co-diretto Anomalisa con Charlie Kaufman – al suo debutto nel cinema live action: “Un mistero esistenziale insondabile”. Da ultimo Presence di Steven Soderbergh, definito da Debruge “un horror noioso e decisamente goffo, in cui la macchina da presa sembra più robotica che posseduta, scambiando la tensione per tedio”.
Biancaneve di Marc Webb, remake live action del classico Disney, ottiene una menzione non onorevole per aver ridotto “quella che sembrava pura magia a un blocco di Velveeta cinematografico”.
Fonte: Variety