So cosa hai fatto, un titolo che ai seguaci irriducibili della paura da grande schermo dice molto. Stiamo infatti parlando dello slasher che, diretto nel 1997 da Jim Gillespie, vide in sceneggiatura Kevin Williamson. Ovvero colui che l’anno precedente entrò nell’olimpo dell’horror grazie allo script di Scream di Wes Craven. Il So cosa hai fatto che, ispirato ad un romanzo di Lois Duncan, ha poi generato nel 1998 il sequel Incubo finale di Danny Cannon. Oltre alla derivazione straight to video Leggenda mortale di Sylvain White, datata 20026, e ad una serie televisiva del 2021. Ed è nell’estate del 2025 che nelle sale cinematografiche italiane è arrivato un nuovo So cosa hai fatto, per la regia di Jennifer Kaytin Robinson.
Ma non si tratta di un remake del capostipite, come si potrebbe erroneamente pensare, bensì di un nuovo capitolo del franchise.
In quanto è vero che anche stavolta tutto parte da cinque amici di Southport protagonisti il 4 Luglio di una sciagura. Provocando accidentalmente la morte di uno sconosciuto per poi effettuare un patto in modo che la cosa rimanga un segreto tra loro. Però nel film di Gillespie investivano un tizio abbigliato con mantella da pescatore, qui invece provocano senza volerlo un mortale incidente automobilistico. Cui, come da tradizione, segue l’invio di misteriosi biglietti riportanti la frase “So cosa hai fatto l’estate scorsa” da parte di uno sconosciuto. Prima ancora che passi ad eliminarli uno dopo l’altro, nascosto proprio in abbigliamento da pescatore.

A ricordarci, inoltre, che non si tratta di un rifacimento, provvede il fatto che a supportare i ragazzi ritroviamo proprio i sopravvissuti a quel primo massacro. Quindi la Julie James di Jennifer Love Hewitt e il Ray Bronson di Freddie Prinze Jr., che ora apprendiamo essere ex marito della donna. Senza contare un cameo onirico per Sarah Michelle Gellar nei panni della defunta Helen Shivers. Mentre le nuove potenziali vittime dell’omicida possiedono i connotati di Madelyn Cline, Tyriq Withers, Jonah Hauer-King, Sarah Pidgeon e Chase Sui Wonders. Quest’ultima nel ruolo di Ava, bisessuale e che non manca neppure di “intrattenersi” con una coetanea interessata a realizzare un podcast sul fattaccio del 1997.
Perché non mancano neppure accenni gender fluid e un chiaro sottotesto relativo alla violenza da parte del maschio nella oltre ora e cinquanta di visione.
Tra un’aggressione presso la Bayside House già vista proprio nel So cosa hai fatto 1997 e un’altra all’interno di un cimitero. Strangolamenti, arpioni l’immancabile uncino squartatore fanno il resto in un mix di sequel e omaggio chiaramente mirato ad avvicinare alla saga le giovani generazioni odierne. Con un buon ritmo, fino al doppio finale e ad un’ultima sorpresa posta nel mezzo dei titoli di coda di questo quarto So cosa hai fatto. Disponibile grazie a Eagle pictures in un’edizione combo che lo offre sia in 4K Ultra HD che su supporto blu-ray, corredati di medesimi contenuti extra. Da quattro scene eliminate a nove minuti di making of, passando per quasi tre di outtakes e bloopers e dieci riguardanti le uccisioni.