Se siete attratti da film disturbanti e ipnotizzanti, su Netflix è disponibile in streaming Delirium, thriller psicologico e horror del 2018 diretto da Dennis Iliadis. Un’interessante mix tra forte tensione emotiva e introspezione psicologica.
Un tormentato ritorno al passato
Tom Walker (Topher Grace) torna alla vita civile dopo vent’anni trascorsi in un ospedale psichiatrico. L’uomo, però, non è completamente libero: è sottoposto agli arresti domiciliari e monitorato tramite un braccialetto elettronico. A fare da scenario, una villa ereditata dai genitori — un luogo vasto, silenzioso e pieno di presenze inquietanti.
Ben presto la casa si rivela molto più che una semplice abitazione: scricchiolii, apparizioni e strani eventi mettono in discussione la sanità mentale di Tom. Il passato sembra tornare a galla sotto forma di visioni e allucinazioni, in un crescendo di tensione che rende indistinguibile la realtà dalla paranoia.

Un thriller psicologico carico di suspense
Delirium si distingue dal classico horror perché trasforma la paura in un’esperienza profondamente psicologica. Più che sulla paura, il film punta sull’esplorazione della fragilità mentale del protagonista, tormentato da un passato irrisolto. L’elemento dell’isolamento viene rappresentato in modo efficace: la villa in cui Tom è confinato assume una dimensione simbolica, diventando una presenza soffocante e minacciosa.
Ogni spazio — corridoi vuoti, stanze chiuse, suoni lontani — è costruito per riflettere il suo stato emotivo e alimentare la tensione. Iliadis dirige con intelligenza, giocando costantemente sull’ambiguità tra ciò che è reale e ciò che è immaginato. Le percezioni del protagonista sono distorte, instabili, e lo spettatore viene coinvolto in questo smarrimento. La suspense cresce gradualmente, mantenendo viva l’attenzione e lasciando un persistente senso di disagio.
Il cast
Il film può contare su un cast ben scelto, capace di sostenere l’intensità emotiva della narrazione. Topher Grace guida il gruppo con un’interpretazione sorprendentemente misurata, affiancato da Genesis Rodriguez, Patricia Clarkson e Callan Mulvey. Insieme, contribuiscono a creare un equilibrio credibile tra tensione psicologica e ambiguità narrativa, rafforzando l’atmosfera instabile che attraversa l’intero film.