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Giornate degli Autori

A Tekla Taidelli il Premio SIAE al talento creativo 2025

"Mi occupo di cinema nel sociale da più di 20 anni, un cinema scomodo, fuori dagli schemi, indipendente, che dà voce alla strada, agli invisibili"

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Tekla Taidelli

Il Premio SIAE al talento creativo a sostegno degli autori del cinema italiano, assegnato nell’ambito delle Giornate degli Autori, di cui SIAE è main partner, va quest’anno a Tekla Taidelli per il suo film 6:06, presentato nella sezione Notti Veneziane.

Tekla Taidelli

Diplomatasi in Regia alla Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti di Milano, si occupa sempre di cinema in ambito sociale, cercando un legame con la strada e con l’espressione più cruda e radicale del vivere. Dai punk, alle piazze, alle droghe, alle periferie, alle carceri, ai senzatetto, agli immigrati, fino alle tribù beduine del Sud Sinai. È del 2004 il suo primo lungometraggio, Fuori vena, selezionato al Festival di Locarno e vincitore del Sulmona Film Festival. Nel 2013 ha fondato la Scuola di Street Cinema, dove insegna la sua idea di cinema:

Dare voce agli invisibili”

Tekla Taidelli raccoglie il testimone di filmmaker come Elisa Fuksas, Daniele Ciprì, Federica Di Giacomo ed Elisabetta Sgarbi, che in passato hanno ricevuto il Premio SIAE al talento creativo.

Un  neorealismo underground

Il Presidente del Consiglio di Sorveglianza SIAE Roberto Cicutto assegna il premio con la seguente motivazione: “La storia di Leo e Jo-Jo, ambientata al confine tra sogno e realtà, tra salvezza e autodistruzione, è raccontata da Tekla Taidelli con crudezza e autenticità. Grazie al pretesto drammaturgico di una giornata che si ripete all’infinito, 6:06 ci fa confrontare con la vulnerabilità, il dolore e le crepe dell’esistenza, dove a rompere il meccanismo che appare senza via d’uscita è la bellezza. Con il suo “neorealismo underground”, Taidelli – anche sceneggiatrice con Edoardo Moghetti e Davide Valle – ha saputo trasformare una ferita collettiva in un’opera che diventa strumento di riscatto e di verità.”

Tekla Taidelli ha commentato così:

Non pensavo di arrivare a Venezia e a questo premio SIAE. Mi occupo di cinema nel sociale da più di 20 anni, un cinema scomodo, fuori dagli schemi, indipendente, che dà voce alla strada, agli invisibili. Non è un cammino facile, è una missione che prende anima, corpo e cuore, il tuo e di quelli che ci credono con te e ti accompagnano in questa lotta. Questo premio è un premio collettivo dedicato a me e alla famiglia che siamo diventati sul set e vuol dire che la nostra battaglia ha un senso grande e che non bisogna mai smettere di combattere per i propri sogni. Grazie.”

  • Fotografie rilasciate dall’ufficio stampa