In concorso alla 22esima edizione delle Giornate degli Autori, A Sad and Beautiful World è una di quelle storie d’amore in cui il destino gioca un ruolo fondamentale. Ma oltre alla forza dei sentimenti, c’è lo sfondo politico, storico e sociale che preme sulle vite dei protagonisti, e dona loro concretezza. Membro dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, il libanese Cyril Aris debutta nel lungometraggio di finzione, dopo i successi dei suoi documentari, con un’opera assolutamente compiuta in ogni suo aspetto e profondamente emozionante.
Mantenendo sempre in equilibrio i toni della commedia con la drammatica realtà circostante, la pellicola commuove, diverte, porta alla riflessione. Se Beirut fa da sfondo, presenza costante e catalizzatrice degli eventi, i temi affrontati toccati riguardano tutti, indistintamente, ancora oggi.
A Sad and Beautiful World | La trama del film in concorso alle Giornate degli Autori
Yasmina (Mounia Akl) e Nino (Hasan Akil) si ritrovano dopo tanti anni, per uno strano caso del destino. Dopo una mattinata trascorsa in ospedale, dove non danno segni di riconoscersi, qualcosa scatta al ristorante di Nino. Una fotografia appesa al muro, tre nei dietro un orecchio. Sono i dettagli a riportare i due indietro nel tempo, a quel periodo in cui, ancora bambini, correvano al riparo dagli sguardi degli adulti, pronti a confessarsi deisderi e dolori.

Il sentimento tra Yasmina e Nino cresce lentamente, ritrovando lo stesso canale percorso durante l’infanzia. Ma, nonostante l’amore, non tutto è così semplice come potrebbe sembrare. Mentre lei è sempre alle prese con telefonate di lavoro che la mettono in collegamento con un altro tipo di vita, lui rimane ancorato alle sue radici, mandando avanti il locale dei suoi, morti quando era piccolo. La notizia della gravidanza di Yasmina complica ulteriormente le cose.
Una storia d’amore specchio della realtà
La storia di Yasmina e Nino fa da specchio a quella del paese in cui vivono, della città (Beirut) che li ha visti crescere, soffrire, scoprire l’amore. Se da bambini sono stati gli eventi, per lo più tragici, a tracciarne la strada, da adulti sono loro stessi a cercarne una più adatta a chi sono diventati. Yasmina sente sempre più pressante il bisogno di allontanarsi, come se prendere le distanze servisse a ritrovare quell’amore per la sua terra natia. Nino, d’altro canto, ha un legame profondo con essa, dovuto anche e soprattutto al ristorante che per la sua intera esistenza è stato la sua casa, il suo nido, un luogo sicuro e protetto.

Nonostante la differenza siderale che ne caratterizza le aspirazioni, i due vivono questo amore intenso, ne sfruttano ogni più piccolo momento. Ed è così che ne vengono cambiati, o meglio modellati, finendo per formare, insieme, un nucleo a sè, perfetto, intoccabile. Almeno sino a quando non entra in gioco il terzo elemento, un figlio, che sconvolge i piani e gli equilibri.
A Sad and Beautiful World affronta così i temi della vita e dell’amore, in un luogo in cui la pace è troppo spesso lontana, ma la speranza non deve mai essere abbandonata.
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