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‘Butterfly’: spionaggio e dramma famigliare 

La serie vede come protagonista Daniel Dae Kim, ex spia che deve proteggere la sua famiglia 

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Butterfly è una serie spy-thriller: dal 13 agosto in streaming su Amazon Prime Video. E ‘stata creata da Steph Cha e Ken Woodruff, ed è basata sulla graphic novel di Arash Amel. Daniel Dae Kim è sia protagonista che uno dei produttori esecutivi. Gli episodi della serie sono stati diretti da Kitao Sakurai, Jinmin Kim e Jann Turner.

Butterfly.  Una spy story in famiglia

David Jung è un ex spia che ricompare improvvisamente dopo 9 anni per ricongiungersi con la figlia. Aveva fondato l’agenzia privata di spionaggio Caddis con una donna di nome Juno Lund, ma dopo una missione fallita nelle Filippine, tutti lo credevano morto.

Sua figlia Rebecca, rimasta orfana, viene cresciuta da Juno e diventa uno degli agenti di punta di Caddis. Quando la figlia arriva in Corea per una missione David va a cercarla  per riavvicinarsi a lei, ma non sarà così semplice. Degli ostacoli inaspettati si metteranno sul loro cammino e i due dovranno imparare a fidarsi di nuovo l’uno dell’altra.

Un dramma famigliare

Nonostante il serial si presenti come una serie di spionaggio, il focus è sulle relazioni tra i personaggi, in primis  quella tra genitori e figli.

Attraverso i 6 episodi vediamo l’evoluzione del legame tra David e Rebecca. All’inizio la ragazza è arrabbiata e sospettosa nei confronti del padre. Pensa che sia andato a cercarla solo per vendicarsi. David vuole invece solo strappare la figlia da una vita pericolosa, lontano da armi e morte.

Centrale è anche il rapporto tra Juno e il figlio Oliver, una parabola quasi opposta rispetto a quella del protagonista e la figlia. Un duo, quello madre-figlio, molto affiatato: si fidano ciecamente l’una dell’altro. A causa delle azioni compiute da David e Rebecca, questa fiducia incrollabile inizia però a venir meno.

Una serie on the road

Una delle particolarità di Butterfly è che 4 dei sei episodi hanno i nomi di alcune delle città più famose della Corea. Sono le città in cui sono ambientati gli episodi.

David e Rebecca, per scappare da Caddis, sono costretti a nascondersi in vari luoghi del Paese, e questo ci dà l’opportunità di vedere città e posti diversi. Si passa dalle montagne di Daegu, al mare di Busan, fino ai grattacieli di Seoul.

Il tutto condito anche dalle tradizioni coreane. Immancabili i momenti in cui i protagonisti bevono soju o makgeolli o visitano i mercati tipici.

Butterfly

Famiglie imperfette

Uno dei punti principali della serie è che Rebecca deve accettare di nuovo la presenza del padre nella sua vita. Questo è reso ancor più difficile dal fatto che l’uomo si è risposato ed ha una figlia piccola, di cui non aveva detto niente a Rebecca.

La ragazza prova un profondo risentimento nei confronti del padre e si sente rimpiazzata dalla nuova famiglia. Le difficoltà a cui vanno incontro la fanno avvicinare alla matrigna, e alla fine sembrano diventare una vera famiglia.

La scena finale però fa pensare che forse non è proprio così che stanno le cose  preparando il terreno ad un’ eventuale seconda stagione.

Una serie da binge watch

Butterfly è una serie che usa al meglio tutti gli elementi delle storie di spie. Ci sono sottili giochi psicologici, inseguimenti su ruote adrenalinici, sparatorie ed esplosioni.

Per tutta la durata della serie lo spettatore è incollato allo schermo. La serie intrattiene, le scene di azione sono ben strutturate e gli attori le eseguono alla perfezione. Anche i momenti più tranquilli di contesto puramente famigliare non stonano con il resto, anzi creano uno stacco necessario dall’azione vera e propria.

Una serie perfetta per un tranquillo pomeriggio di binge watch.

Molti misteri

Una delle poche criticità di Butterfly è il  lasciare molto di non detto. Questo potrebbe anche essere dovuto al fatto che si ha in mente una storia che si costruirà su più stagioni. Pone di fronte allo spettatore molte domande, ma spesso non da risposte, e ne fa sorgere altre ancora.

Rimane quindi la speranza che molti dei quesiti sorti nella mente degli spettatori troveranno risposte in episodi futuri. Inoltre si potevano esplorare maggiormente alcuni aspetti dei personaggi.

Per esempio Juno, nonostante sia un buon villain nella serie, forse avrebbe avuto bisogno di più spazio per essere compreso appieno. Sarebbe stato interessante anche vedere com’ è nata Caddis e che tipo di rapporto avevano David e Juno quando erano ancora soci.

Un cast stellare

Il cast è uno dei motivi per cui vale la pena vedere Butterfly. Oltre a Daniel Dae Kim, nome già affermato nel panorama hollywoodiano, ci sono grandi interpreti del cinema coreano. Alcuni di questi sono Park Hae-soo (famoso per Squid Game), che interpreta un amico di David e Kim Tae-hee (da non perdere in Hi bye mama su Netflix), che recita nella parte di Eunju, moglie del protagonista. Nonostante i loro ruoli non fossero estesi, hanno saputo sfruttare al meglio lo spazio concesso .

Daniel Dae Kim è perfetto nel ruolo del protagonista. Riesce a fare bene sia le scene di azione sia le scene di dialogo con sua figlia.

Molto brava anche la giovane Reina Hardesty, che interpreta Rebecca. Ha saputo rendere sullo schermo un personaggio non semplice, pieno di complessi e contraddizioni.

  • Anno: 2025
  • Durata: 44-51min
  • Distribuzione: Amazon Prime Video
  • Genere: spy thriller
  • Nazionalita: Stati Uniti
  • Data di uscita: 13-August-2025