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‘Alien: Pianeta Terra’ è una bomba a orologeria su Disney+

Attesissima, la serie è ora fuori sulla piattaforma e ha iniziato il conto alla rovescia per il gran finale, il 24 settembre

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'Alien: Pianeta Terra' è il prequel del cult di Ridley Scott che si ambienta però stavolta nel raggio della nostra atmosfera

FX è veramente fearless, come dichiara il suo slogan, e non ha paura di toccare televisivamente un mostro sacro come Alien di Ridley Scott. A motore della macchina c’è Noah Hawley, volto già visto dietro le produzioni seriali di Fargo (2014), Legion (2017-2019) e tutte per FX. La scommessa, che anche Disney ha accettato, è diventata realtà con i primi episodi in piattaforma e un finale di stagione che si consumerà il 24 settembre.

«Non avete idea di quanto ancora possa peggiorare! Ti culla. La mia intenzione era di ricreare il film per un pubblico che avesse già visto tutti gli Alien, ma che non avesse mai visto questo.» (TVInsider)

E davvero ti culla Alien: Pianeta Terra, con atmosfere sci-fi illuminate a neon e le grandi architetture retro-futuristiche. La serie fa del confort nostalgico il proprio passepartout, oltre che regalare una novità assoluta per la saga iniziata da Scott: questa volta infatti gli xenomorfi hanno invaso la Terra e si muovono indisturbati entro la nostra atmosfera.

65 anni di spazio profondo

Nel 2120, una nave spaziale, la USCSS Maginot, sta tornando finalmente a casa dopo 65 anni in viaggio nello spazio profondo. I suoi marinai, tenuti in vita grazie a un crio-sonno che ha impedito loro di invecchiare, sono donne e uomini addestrati a riconoscere forme di vita aliene, delle quali stanno trasportando diversi campioni a casa-base. La missione Maginot, ordinata dalla Weyland-Yutani Corp., prende però una piega inaspettata prima di concludersi del tutto, e l’equipaggio insieme al vascello e al prezioso carico si schiantano sulla Terra.

Nel frattempo, a largo di un oceano senza nome, sull’isola di ricerca “Neverland”, Prodigy – una delle Cinque multinazionali che controllano il pianeta azzurro – sta lavorando agli “ibridi”, tronchi cavi artificiali nei quali sarebbe possibile instillare una coscienza umana. Questi esseri con fattezze adulte e straordinariamente “umane”, ottenuta una coscienza, vivrebbero la vita al posto di colui o colei che l’ha donata loro. I donatori sono bambini e bambine malati terminali, che si nutrono del sogno di diventare grandi troppo in fretta. Il primo esperimento va a buon fine, così Prodigy, sotto il comando del suo “Peter Pan” Boy Kavalier (Samuel Blenkin), decide di creare altri Bimbi Sperduti e di darli in pasto a un mondo che non vuole vederli maturare in qualcosa di più.

La nave Maginot si schianta e qualcosa ne sventra l’intero equipaggio. Una creatura è atterrata sulla Terra insieme a loro.

'Alien: Pianeta Terra' è il prequel del cult di Ridley Scott che si ambienta però stavolta nel raggio della nostra atmosfera

Fotogramma di ‘Alien: Pianeta Terra’ (2025). CJ “Hermit” (Alex Lawther) vestito da soldato medico sullo sfondo della navicella schiantata a terra

Alien: Pianeta Terra: l’icona del pop cinematografico su nuova scala

Ambientato due anni prima degli eventi di Alien (1979), Alien: Pianeta Terra è a tutti gli effetti un prequel del film pioniere e non teme di confrontarsi con il colosso. Anzi, evita proprio di farlo, costruendo su un vecchio impianto una narrazione, personaggi e situazioni che del 1979 riprendono solo il nome nel titolo. E i mostri.

Indelebili di un franchise, gli xenomorfi con i crani allungati e le code di scorpione mantengono alto il titolo anche di questa costola televisiva, che vince gli anni di attesa portando su piccolo schermo un’icona sorta illo tempore – e mai tramontata.

La vediamo apparire quasi subito, nella sigla e poi tra i corridoi deserti della navicella Maginot, mentre essa volteggia nel buio siderale come l’osso-astronave di Odissea nello spazio. Sentiamo i rumori della creatura, è territoriale, è spietata, è coscienziosa e lo dimostra quando digrigna i denti squadrati e ti studia, senza occhi. Fiuta la tua paura e, nel momento in cui ti volti, per te è finita.

Un mostro senza tempo che nella serie di Hawley ritorna più aggressivo e più disinteressato verso chi uccide. Poi c’è l’uomo, che Noah non tratta diversamente da una sua bestia aliena. In verità, l’essere umano sa dimostrarsi peggiore di uno xenomorfo. Con la tecnologia a dargli man forte, l’uomo è capace di fare tutto ciò a cui la sua mente è in grado di pensare.

Puoi volar, puoi volar, puoi volar

Come in Le avventure di Peter Pan, Wendy (Sydney Chandler) è la bambina che vuole crescere, ma che anche sogna di non farlo mai. La sua coscienza di bimba, allora, viene presa in custodia da Prodigy, che ne fa un ibrido con i capelli, bruni e corti, una forza smisurata e la schiena magnetica che le funge da reggi-katana. I richiami al classico della Disney del 1953 sono sparsi a decine. Peter Pan è un racconto per bambini che è però anche storia che parla direttamente al nostro fanciullino: non dimentichiamoci di crescere. E nel farlo, ricordiamoci di come eravamo bambini.

«Peter è un ragazzetto narcisista, quasi un sociopatico. Dalle battute che fa appare chiaro che, appena i bimbi crescono, lui se ne disfi. Questo cosa vuol dire? Esiste persino un sequel dove è la figlia, Jane, che lui porta con sé dato che Wendy è ormai adulta. C’è qualcosa di davvero vendicativo e di strano in questo. Ma c’è anche la parte più iconica – la favola dei bambini che non crescono mai.» (Los Angeles Times)

Tanto gli astronauti dell’equipaggio Maginot, ibernati come Sperduti il cui tempo si è fermato sull’Isola che non c’è, quanto gli esperimenti ibridi di Prodigy, eterni innocenti nel corpo di adulti, intrecciano i loro destini con coloro che ne tengono in mano le sottili fila. Così, Peter è un mefistofelico Boy, un ragazzino CEO di una società miliardaria, incauto, capriccioso e testardo, e Prodigy è la sua isola dove “quelli speciali” sognano di poter volar, volar, volar.

'Alien: Pianeta Terra' è il prequel del cult di Ridley Scott che si ambienta però stavolta nel raggio della nostra atmosfera

Fotogramma di ‘Alien: Pianeta Terra’ (2025). I volti sovraimpressi di Wendy (Sydney Chandler, a sinistra) e Kirsh (Timothy Olyphant, a destra)

Uomo e alieno, uomo e uomo

Le sovraimpressioni, i flashback (o flashforward?), la claustrofobia degli spazi che da un attimo all’altro vengono schizzati di sangue. Un gusto horror e fantascientifico che si conservano perfettamente e che, grazie a personaggi spesso alienanti o alienati, brillano di una luce più forte. Dagli ultimi Alien il passo è stato enorme, con attori di livello e situazioni che spesso hanno del surreale (il “banchetto” di carne e intestini che dovrebbe essere celebrato durante una festa in maschera, di cui gli invitati però sono diventati il cibo).

FX punta tutto e vince, senza svalutare un trademark inespugnabile. Raggiunge l’immortalità, con gli ibridi e Wendy, che ne è il prototipo. E non sa che farsene, se maledirli per averli creati o se evolverli in superuomini senza più traccia di umanità.

La lotta tra esseri umani e xenomorfi ha – di nuovo – inizio, ma stavolta la minaccia non viene solo da outer space: l’evoluzione delle specie, gli androidi e la cibernetica, l’intelligenza artificiale, un’esistenza umana in pugno ai capitali delle corporation. Chi è il vero mostro?

Alien: Pianeta Terra (Alien: Earth)

  • Anno: 2025
  • Durata: 8 episodi (60')
  • Distribuzione: Disney+
  • Genere: fantascienza, horror, alieni
  • Nazionalita: Stati Uniti d'America
  • Regia: Noah Hawley
  • Data di uscita: 13-August-2025