I Wonder Full presenta la retrospettiva su Nicolas Philibert

Da domani (9 luglio 2025) sarà disponibile, con I Wonder Full su Prime Video Channels, la retrospettiva dedicata al regista francese Nicolas Philibert. 

Nato a Nancy nel 1951, Philibert è noto principalmente come regista di documentari. La sua carriera nel cinema inizia come aiuto regista di René Allio (Una vecchia signora indegna, Pierre et Paul, Una giornata amara) e Alain Tanner (La Salamandra, Gli anni d’oro, Messidoro). Nel 1990 fa il suo debutto alla regia con La Ville Louvre. 

I suoi lavori sono riconosciuti per l’ approccio delicato ma profondo alla documentazione di tematiche sociali dell’autore. Philibert torna spesso su temi come l’educazione, la cura dei gruppi vulnerabili e la vita nelle istituzioni. Sono esempi film come Nénette (2010), ritratto di una vecchia femmina di orango allo zoo di Parigi o De chaque instant (2018), in cui segue degli studenti nel loro percorso per diventare infermieri. Durante la Berlinale del 2023 ha ricevuto l’Orso d’oro per il suo film Sur l’Adamant. Questo racconta di un centro diurno galleggiante per il trattamento di persone con disturbi mentali, situato sulla Senna.

La retrospettiva di I Wonder Full

Tra i film che saranno disponibili presso il catalogo I Wonder Full (sulla piattaforma streaming Prime Video Channels) troviamo i suoi Averroès & Rosa Parks (2024) e La macchina da scrivere e altri disastri (2024). 

Il primo è un documentario che esplora la vita quotidiana di due unità psichiatriche dell’ospedale Esquirol di Parigi: Averroès e Rosa Parks. Il confronto tra pazienti e operatori sanitari è mostrato con uno sguardo intimo e profondo. Il secondo è un racconto sulla fragilità e il potere curativo della compassione. Mostra le vicende di alcuni pazienti di un centro psichiatrico parigino, alle prese con i problemi legati all’uso di varie apparecchiature domestiche.

Altri film di Nicolas Philibert 

Nel 1992 gira il film Le Pays des sourds in cui esplora il mondo dei non udenti e la bellezza della lingua dei segni, mentre in La Moindre des choses (1997) segue la vita all’interno della clinica psichiatrica La Borde. Nel 2001 lavora a Être et avoir, che racconta la vita in una piccola scuola rurale con un’unica classe in un villaggio dell’Alvernia. Quest’ultimo ha ottenuto un grande successo e ha vinto diversi premi, tra cui il Premio Louis Delluc e un César per il miglior montaggio.