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‘The End’ Il musical cambia faccia e frontiera con Oppenheimer

Originale, profondo e impegnativo, The End è il nuovo lavoro firmato da Joshua Oppenheimer, con Tilda Swinton e George MacKay.

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Dopo la presentazione al Biografilm, e il passaggio ai festival di Telluride e di Toronto, sbarca nelle sale italiane il 3 luglio, distribuito da I Wonder Pictures, The End di Joshua Oppenheimer. A distanza di più di dieci anni dal premiatissimo The Look of Silence, visto anche all Mostra del Cinema di Venezia, il cineasta statunitense confeziona un’opera surreale e suggestiva. Per l’occasione, sfrutta le abilità, in primis canore, del suo meraviglioso cast, da Tilda SwintonGeorge MacKay, da Michael Shannon Moses Ingram.

The End | La trama

In un futuro non ben precisato, dove l’umanità sembra sia sparita dalla faccia della terra, una famiglia ha imparato a vivere all’interno di una cava di sale. Qui hanno creato un bunker che ha le sembianze di una reggia, con tanto di pinacoteca personale, pianoforte a coda e stanze ben separate per la “servitù”. L’idea è forse quella di mantenere in piedi una sorta di microcosmo, al cui interno continuare a vivere una routine come tante. L’equilibrio viene spezzato quando entra in scena una ragazza (Ingram). Dapprima tenuta a distanza, soprattutto dalla matriarca (Swinton) della famiglia, pian piano si avvicina sempre più al figlio (Mackay), suo coetaneo.

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Noi due non possiamo farci la guerra.

I due giovani iniziano a frequentarsi: da fratellastri arriveranno a scoprire, reciprocamente, sentimenti diversi. Sebbene non tutti i componenti della piccola comunità vedano di buon occhio la cosa. Preservare ciò che è stato costruito a fatica e con non pochi sacrifici è fondamentale, ma i segreti che si nascondono dietro la facciata ben presto si affaceranno a chiedere il conto.

Un musical unico e affascinante

Con The End il musical si rivela ancora più multiforme e adattabile del solito, rivelandosi la vera ciliegina sulla torta di un progetto alquanto interessante. Se la trama del film ha già nel suo DNA numerosi spunti di riflessione, la scelta di far comunicare i protagonisti attraverso le canzoni permette di solleticare corde diverse. La musica, infatti, più delle parole, ma rigorosamente insieme a esse, punta alle emozioni. Ed è così che viene fuori l’anima di queste figure, all’apparenza “normali”, ma in realtà dotate di tanti strati quanti sono quelli di sale sotto cui vivono.

Insieme il nostro futuro è luminoso.

Ciascuno di loro convive con questioni differenti da affrontare. In alcuni casi, assumono i tratti dei cosiddetti demoni personali. Domande, sacrifici, rimpianti, dubbi, sensi di colpa e diffidenza. La famiglia al centro delle vicende non deve solo sopravvivere al cataclisma fuori, ma anche a ciò che avviene al suo interno.

The End

Ed è sicuramente la parte più difficile. Nel corso delle oltre due ore di durata – unica pecca della pellicola, che avrebbe giovato di meno diluizione – vengono fuori spunti e suggestioni che hanno a che fare con la società in generale e con il futuro della specie. Se si supera la fatica della visione, c’è davvero tanto su cui riflettere e discutere.

‘The End’: il film di Joshua Oppenheimer arriva nelle sale italiane

*Sono Sabrina, se volete leggere altri miei articoli cliccate qui.

The End

  • Anno: 2024
  • Durata: 148
  • Distribuzione: I Wonder Pictures
  • Genere: musicale
  • Nazionalita: Danimarca, Germania, Irlanda, Italia, Regno Unito, Svezia
  • Regia: Joshua Oppenheimer
  • Data di uscita: 03-July-2025