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Cannes

Cannes 2025, 23 maggio: mito, migrazione e memoria sulla Croisette

Il programma del penultimo giorno di festival è un viaggio interiore ed esteriore

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Testa o croce?

Mentre la fase finale del 78° Festival di Cannes si avvicina, il 23 maggio propone una selezione di film affascinante e variegata, ognuno dei quali offre un’esplorazione unica della memoria, dello spostamento, del mito e della fragilità dei legami umani.

Da intimi drammi domestici a travolgenti odissee metafisiche, le proiezioni di domani invitano gli spettatori ad attraversare i confini, sia letterali che emotivi.

Testa o Croce? — Un duello con il destino

Dal duo italiano Matteo Zoppis e Alessio Rigo de Righi (La storia del Granchio Reale), Testa o Croce? promette un’altra storia intrisa di mito, di destino, folklore e della natura sfuggente della verità. Ambientato in un remoto villaggio dove il lancio rituale di una moneta determina esiti che cambiano la vita, il film è pronto a proseguire l’esplorazione dei registi sul misticismo rurale e la narrazione orale.

Aspettatevi un mix di umorismo nero a Cannes, stratificazioni simboliche e il loro caratteristico approccio artigianale al mito narrativo.

Homebound — Il ritorno alla ferita di Neeraj Ghaywan

Dopo il commovente Masaan e la sua interpretazione premiata con un Emmy come regista di Made in Heaven, Neeraj Ghaywan torna con Homebound, un thriller emotivo a lenta combustione incentrato sul trauma di casta, la migrazione e l’alienazione familiare.

Ambientato tra Mumbai e una casa ancestrale in rovina nell’India rurale, l’ultimo film di Ghaywan è a quanto pare il suo lavoro più personale fino ad oggi, che trae spunto da situazioni di dislocazione e ingiustizia sistemica nella vita reale. È una storia di ritorno a casa sull’impossibilità di un vero ritorno.

Resurrezione — Bi Gan e il cinema dei sogni

Il regista cinese Bi Gan, il cui Lungo viaggio verso la notte lo ha consacrato come uno degli stilisti più visionari del cinema contemporaneo, torna con Kuang Ye Shi Dai (Resurrezione). I dettagli sono scarsi, come tipico degli enigmatici progetti di Bi, ma le prime indiscrezioni suggeriscono un’altra immersione nella memoria, nella perdita e nella temporalità disorientata.

Gli spettatori possono probabilmente aspettarsi la logica dei sogni, linee temporali disgregate e lunghe riprese virtuosistiche, il tutto avvolto in un noir metafisico sul risveglio.

Donna e bambino — Saeed Roustaee affronta il sistema

Saeed Roustaee (Leila’s Brothers, Just 6.5) presenta Zan o Bacheh (Donna e bambino), un dramma umano dalla forte connotazione politica ambientato a Teheran che ripercorre le vite di una madre single e di suo figlio mentre si muovono tra i brutali meccanismi della burocrazia e dell’oppressione di genere.

Roustaee, che ha dovuto affrontare la censura in patria, continua a lavorare all’intersezione tra realismo sociale e intimità emotiva, creando ritratti vividi di coloro che sono intrappolati nella morsa ideologica sempre più stretta dell’Iran.

Caravan — Un racconto di esilio e desiderio

Karavan (Caravan) della regista ceca Zuzana Kirchnerová è un poetico road movie incentrato su un gruppo di donne rom che attraversano l’Europa orientale per ricongiungersi con i familiari da cui si erano allontanati.

Con una forte componente documentaristica e una narrazione lirica, il film riflette sulla sopravvivenza culturale, sulla memoria matriarcale e sulla resistenza della comunità di fronte alla transitorietà. Il tocco delicato di Kirchnerová lo rende un film atteso alla Quinzaine des Réalisateurs.

Un giorno di migrazione, memoria e mito

Se c’è un filo conduttore tematico che lega le proiezioni del 23 maggio, è quello del viaggio, sia esso emotivo, fisico o spirituale. Queste storie si sviluppano su linee di frattura: di classe, credo, sradicamento e identità.

Che si tratti di una donna che diventa un fantasma nella sua stessa terra d’origine o di un mito che si disfa nel lancio di una moneta, Cannes continua a offrire una tela per il cinema dell’intermedio, dove l’appartenenza è sfuggente e la trasformazione inevitabile.

 

Scopri il programma completo del 23 maggio qui.