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Cannes

‘Eagles of Republic’: l’Egitto che soffoca

Un thriller politico, dall'atmosfera tesa e serrata, sulle maglie della propaganda nell'arte.

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Eagles of Republic

 Tarik Saleh presenta nel Concorso l’ultimo tassello della sua trilogia del Cairo. Eagles of Republic.

Dopo Omicidio al Cairo (2017) e La cospirazione del Cairo (2022), il capitolo finale della sua critica alla elité politica e religiosa egiziana viene strutturato come cinema nel cinema, affidandosi al suo attore feticcio, il carismatico Fares Fares.

Eagles of the Republic è un film noir puro, proprio come Omicidio al Cairo. Al centro c’è una domanda esistenziale fondamentale: “Dovrei inchinarmi a questo sistema?

L’attore superstar George Nabawi (Fares Fares) non ha altra scelta: deve accettare di interpretare il presidente Al-Sisi in un film biografico che ne esalta la vita. Il regime ha modi molto convincenti per far prendere decisioni: di fronte alla velata minaccia di possibili incidenti a suo figlio, George Nabawi non può che acconsentire a rinunciare, insieme alla sua troupe, alla propria autodeterminazione.

La mescolanza con le sfere più alte del regime lo porterà necessariamente ed involontariamente ad invischiarvisi. L’incontro con la moglie del generale braccio destro di Al-Sisi (la magnetica Zineb Triki), la sua clandestina relazione, il controllo totalizzante dentro e fuori il set da parte del viscido e spietato Dr. Manssour (bravo Amr Waked a renderlo totalmente spregevole), renderà sempre più soffocante per George l’universo nel quale è costretto a non affogare.

Un atto d’amore per l’Egitto

Dentro un’atmosfera tesa e crescente, Tarik Saleh confeziona un thriller politico senza sconti. Delinea con nettezza e senza filtri un contesto di propaganda esasperante, dove emerge il capillare meccanismo di controllo ad ogni livello. Un vero e proprio sistema di polizia finalizzato ad eliminare qualunque tipo di opposizione, destabilizzazione: dal post sul web fino al tentativo di cospirazione contro l’ordine vigente.

Fares Fares tiene abilmente, con dinamismo e versatilità, le fila di una vera e propria caduta in un vortice inarrestabile di eventi. Eagles of Republic chiude il cerchio di un viaggio visivo e narrativo dentro un Paese in cui il regista ha vissuto e studiato (padre egiziano e madre svedese), di cui si sente parte e che con la sua coraggiosa denuncia, non teme di sfidare.

Il ritmo e il taglio fascinoso del thriller vengono esaltati in Eagles of Republic dalla fotografia in continua metamorfosi di Pierre Aïm e dalle ipnotiche musiche di Alexandre Desplat.

Eagles of Republic

  • Anno: 2025
  • Durata: 129'
  • Genere: Thriller politico
  • Nazionalita: Svezia, Francia
  • Regia: Tarik Saleh