Connect with us

Tulipani di seta nera

Jawhara Insha’ Allah presentato al Festival Tulipani di Seta Nera

Pubblicato

il

Jawhara Insha' Allah

Con Jawhara Insha’ Allah, Arianna Proietti Mancini e Claudia Paola Sagona firmano una sorprendente opera prima che si distingue per il coraggio tematico molto delicato e scomodo. Il documentario, in concorso alla XVI edizione del Festival Internazionale del Film Corto “Tulipani di Seta Nera”, affronta uno dei nodi più intricati della contemporaneità: il conflitto tra emancipazione femminile e tradizione religiosa, domandandosi fino a che punto sia giusto un giudizio generalizzante in un contesto fortemente patriarcale.

Il racconto prende avvio da un viaggio fisico, da Roma a Milano, che si trasforma presto in un viaggio interiore. Le registe accompagnano lo spettatore nell’incontro con Loubna, una giovane donna musulmana. Lei incarna le tensioni di una generazione sospesa tra il desiderio di costruire un’identità autonoma e il rispetto per i valori religiosi e familiari. La narrazione si sviluppa attraverso un delicato equilibrio tra osservazione e coinvolgimento emotivo, evitando giudizi affrettati e lasciando spazio alla complessità.

Con una regia sobria ed essenziale, Jawhara Insha’ Allah privilegia un approccio documentaristico puro: camera a mano discreta, inquadrature ravvicinate sui dettagli che colgono le emozioni, e un uso sapiente della profondità di campo per isolare i soggetti dall’ambiente circostante quando necessario. Il film evidenzia il contrasto tra gli spazi urbani milanesi, moderni e multiculturali, e l’interiorità più antica e radicata di Loubna e della sua comunità. Lo  spettatore è spesso sospeso tra momenti di dialogo e silenzi eloquenti. Non c’è fretta nel racconto: ogni scena sembra invitare a soffermarsi, a osservare, a riflettere. 

Jawhara Insha’ Allah non si limita a raccontare una vicenda individuale, ma apre una riflessione più ampia sulle radici culturali del patriarcat. Mette a confronto due grandi tradizioni religiose, quella cattolica occidentale e quella musulmana. Il film invita lo spettatore a interrogarsi: fino a che punto le religioni continuano a influenzare il percorso di emancipazione femminile?

Jawhara Insha’ Allah riesce a coniugare rigore e passione, offrendo uno sguardo rispettoso ma incisivo su una questione urgente e universale. È un’opera che interpella la nostra coscienza, mettendo in crisi le sicurezze acquisite e spingendoci a ripensare il rapporto tra fede, tradizione e libertà individuale. Un debutto che lascia il segno e che preannuncia una carriera promettente per Arianna Proietti Mancini e Claudia Paola Sagona.

Jawhara Insha' Allah