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Euro Balkan Film Festival

‘I’m Glad You’re Dead Now’ – La recensione

Il regista palestinese Tawfeek Barhom debutta con il corto 'I'm Glad You're Dead Now', vincitore della palma d'oro per il miglior cortometraggio al 78esimo Festival del Cinema di Cannes, tenutosi questo maggio. In programma a Euro Balkan film festival. Ecco la recensione.

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Recensione del cortometraggio premio d'oro a Cannes 'I'm Glad You're Dead Now', dal regista palestinese Tawfeek Barhom.

Una semplice conversazione nei pressi di un pontile, in attesa di essere portati verso una destinazione che per qualcuno sarà l’ultima, riunisce due fratelli e ne evidenzia i lati più segreti, mettendo in risalto tutta la loro umanità. Con I’m Glad You’re Dead Now, il regista palestinese Tawfeek Barhom presenta un cortometraggio di unione e ritrovo, ma soprattutto di una famiglia dal passato oscuro che sperimenta un confronto in seguito a un macabro pretesto: la morte del padre. Premio d’Oro al Miglior Cortometraggio al Festival di Cannes 2025, il film mescola temi profondi e funge da momento di riflessione per tutti coloro che si prestano ad ascoltarne il messaggio. Il corto é stato proiettato al Pianeta Mare Film Festival e arriva oggi a Euro Balkan film festival

Tawfeek Barhom, nato da famiglia palestinese e cittadino israeliano, ha una forte visione identitaria di sé, arrivando a plasmare la sua carriera anche in base alle sue radici. Annuncia con fermezza le sue intenzioni dietro al film:

“Questo è per la Palestina. Questo è per la pace.”

Il potere d’espressione nei gesti d’amore

Abu Rashid è affetto da demenza. E mentre suo fratello minore Reda, che porta con sé un enorme peso, vede nella figura del fratello qualcuno capace di andare avanti e semplicemente dimenticare. Quasi lo invidia: è capace di ripescare, per esperienza, quel che ricorda in base a quello che il fratello minore sente.

Sono i limoni l’elemento chiave del corto. Vivendo un lutto, Abu Rashid riconduce la sensazione, per quanto non la capisca, a un sentimento di tristezza. Ma è nel vedere la reazione addolorata di Reda che lo porta a ricordare il suo passato sull’isola dove ora si ritrovano a discorrere: qualora qualcosa di negativo li colpiva, gli offriva un limone. E perciò Reda, durante il confronto con il fratello maggiore, gli spiega che ormai i limoni li odia.

Qualcosa è cambiato, e Reda riesce solo ad associare quel sapore ad eventi negativi che in passato li avevano segnati. È una storia di amore fraterno, ma anche di ricongiungimento. Sa toccare con delicatezza, anche tramite un incipit tanto macabro quanto la morte di un membro della propria famiglia, tasti di un legame tanto intimo quanto umano.

La necessità di parlare

Uno dei punti di forza più risaltanti del film è proprio il dialogo. E non solo il dialogo perché una storia vada avanti, ma uno per sedersi e parlare. Come si potrebbe fare a un falò, al buio, in una tenda – una conversazione con chi si ama, chi si ammira, e a volte chi si invidia.

Ma il parlare, in questo film, è necessario: gli eventi negativi che ci segnano a volte vanno condivisi per cercare di capire di poter accettare quello che è successo, e la vita va avanti, anche se spesso non come ci si aspetta. Ciò che l’attore (e anche regista) Tawfeek Barhom riesce a trasmettere

Nel parlare si ritorna a un punto d’origine: la comprensione. La vicinanza che Reda sente verso Abu Rashid è segnata da movimenti di camera lenti e premurosi mentre la musica sale all’inquadratura del fratello maggiore che si diverte da solo, battendo le mani mentre accompagna i suoi movimenti apparendo quasi infantile; e poi scende quando ritorna su Reda, diventando drammatica, pesante, esattamente com’è il peso del ricordo. Con capacità di interpretazione di alto livello, entrambi i personaggi trovano una realizzazione quasi dualistica ma di supporto reciproco.

“I feel lost.”

I punti di forza

I’m Glad You’re Dead Now si afferma come un film sulla vicinanza e sull’umanità, qualcosa che durante i tempi recenti sembra lentamente sempre più lontana. Esprime con vigore e sentimento, tramite espedienti anche macabri, un bisogno di guardare ancora una volta dentro noi stessi e al prossimo con una visione fraterna.

I concetti insiti nelle parole dei potenti dialoghi di cui questo cortometraggio si avvale sono resi a ritmo di musiche perfettamente inserite e affiancate con maestria dai due attori e le loro capacità di interpretazione, delineando con convinzione una bravura espressiva non da poco.

Dove cade

Per quanto la storia sia di grande impatto emotivo, fatica a mantenere una precisa stabilità e solidità. Partendo dai punti più tecnici, troviamo movimenti di camera molto ondulanti al limite della scelta registica di sfruttare tecniche di ripresa, spesso non riuscendo a impostare un’emozione precisa.

Nonostante determinati lati tecnici possano avere alti e bassi, troviamo una realizzazione eccellente di ciò che il corto mira a descrivere, seppur in modo criptico e che può lasciare dei dubbi, specialmente per quanto riguarda la definizione di un contesto.

I'm Glad You're Dead Now

  • Anno: 2025
  • Durata: '13
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Palestina, Francia, Grecia
  • Regia: Tawfeek Barhom