Si è conclusa domenica 06 aprile la diciottesima edizione del Pordenone Docs Fest.
Un programma internazionale ricchissima pieno di anteprime nazionali da tutto il mondo e storie che hanno toccato gli ambiti più remoti e inaspettati del pianeta, dal Cile alla Nord Corea, da Cuba ad Sud Tirol.
Cinque giornate in cui Pordenone, prossima Capitale Italiana della Cultura 2027, si è riconfermata anche “capitale italiana del documentario”.
Durante la serata di chiusura si sono svolte le premiazioni di tutti i vincitori dell’edizione 2025.

I vicitori del Pordenone Docs Fest
Gran Premio della Giuria – ex equo Un Pays en flammes di Mona Convert
“per aver raccontato il mondo magico, mistico e misterioso di una piccola comunità e dei suoi rituali. Un dialogo tra l’uomo, la natura e il fuoco che riesce a dare vita a un’esperienza sensoriale e universo visivo ipnotico ricco di epifanie e momenti di incredibile bellezza.”
Gran Premio della Giuria – ex equo Light Memories di Misha Vallejo Prut
Green Documentary Award – The Fabolous Gold Harvesting Machine di Alfredo Purailly De La Plaza (miglior film a tematica ecologica)

Premi della Critica – La Mutante di Constanza Tejo Roa
in collaborazione con l’Associazione Festival italiani di Cinema e il Sindacato nazionale Critici cinematografici italiani.
“un documentario di resistenza che restituisce il tempo della gravidanza come una produzione del sé. Una voce non omologata come non omologati sono i corpi delle donne.”
Young Audience Award – La Mutante di Constanza Tejo Roa
“per essere un’audace decostruzione visiva di un processo interiore alla ricerca di una conciliazione tra l’amore della vita, il cinema, e l’amore per la vita, un figlio, in un racconto coraggioso che mescola diversi registri cinematografici, portando in luce gli aspetti spesso taciuti di un’esperienza intima e personale come la gravidanza.”
Premio del Pubblico – Queer As Punk della regista Yihwen Chen
Premio Virtual Reality – Fresh Memories – The Look di Volodomyr Kolbasa e Ondrej Mroavec
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