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Pordenone Docs Fest

Il ritorno: la liberazione dei campi sotto l’occhio di un Fotografo

Il ritorno: un documentario che segna come la Liberazione, oltre a portare gioia e speranza, celi ancora il nemico. Magari sotto altre spoglie

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Un fotografo nei lager

Risaputa la storia dei vari fotografi che nel momento di apertura di quei campi dell’orrore si fecero trovare lì. Come fossero gli occhi del Mondo. Lui, Henri Cartier-Bresson, Lee Miller e Wilhem Brasse, per citarne solo alcuni. Siamo nei primi lager liberati, e il nostro fedele fotografo ci dona momenti che raramente vediamo nei documentari su quel periodo. Gioia, speranza e risate. Momenti di sollievo. Musiche orchestrali in sottofondo di Robert Lannoy, eseguite da Roger Désormière.  Un documentario fatale quasi, salvifico. Però in quei momenti di sollievo ci sono molte maschere che sorridono per falsità. Perchè sotto nascondono la pelle di chi poco prima bruciava i corpi nei forni crematori.

Il maratoneta

Come nella celebre sequenza de Il maratoneta, di John Schlesinger (1976) in cui il nazista Christian Szell viene riconosciuto in mezzo ad una tranquilla e normale folla che cammina per la strade, ecco che lo stesso accade qui. Una donna tenta di passare per vittima. Un lupo per pecora. Con lo sguardo chino. Un’altra donna però la riconosce come la sua aguzzina, e celebre diventa lo scatto di Bresson in cui sta per avvenire il moto d’ira nei confronti della nazista. “Se fosse per me porteresti questa uniforme da SS per i il resto della tua vita da succhicazzi.” dice il tenente Aldo Raine in Bastardi senza gloria. E’ l’identificazione di alcune persone il tema chiave di questo documentario. Spesso dimenticato nel corso della storia così come viene ricordata.

Lo sguardo dell’odio

E con questa piccola recensione desidero lasciarvi con qualche suggerimento fotografico, ma anche storico: le foto di guerra sono sempre portatrici di una qualche verità, anche quando sono manomesse. La verità è fatta di molte verità, così come diceva la Fallaci. Così come queste fotografie ne ritraggono alcune nascoste: Gli occhi dell’odio, di Alfred Eisenstaedt, La vasca di Hitler, di Elisabeth Lee Miller e 1944 Liberazione di Parigi di Robert Capa (che assieme appunto ad Henri Cartier-Bresson e David Seymour, George Rodger, William Vandivert fonderà la Magnum).

Dunque è lo sguardo che evoca, ricorda e tiene salda una memoria, che seppur dolorosa, è doveroso ricordare. Sempre.

Le Retour

  • Anno: 1945
  • Durata: 32'
  • Distribuzione: United States Information Services e Ministère Français des Prisonniers et Déportés
  • Genere: Documentario
  • Nazionalita: Francia, USA
  • Regia: Henri Cartier-Bresson
  • Data di uscita: 25-April-1945