La notizia della cancellazione di The Recruit da parte di Netflix, dopo solo due stagioni, ha sorpreso molti appassionati del genere spionistico. La serie, con protagonista Noah Centineo nel ruolo dell’avvocato della CIA Owen Hendricks, aveva debuttato nel dicembre 2022, riscuotendo un buon successo di pubblico e critica. Tuttavia, nonostante l’entusiasmo iniziale, la piattaforma ha deciso di interrompere la produzione, lasciando aperti diversi interrogativi sulle motivazioni dietro questa scelta.
Un debutto promettente
The Recruit aveva esordito con una trama avvincente, seguendo le vicende di Owen Hendricks, un giovane avvocato della CIA che si ritrova coinvolto in intricati giochi di potere e pericolose missioni internazionali. La prima stagione aveva ottenuto un buon riscontro, con un punteggio dell’80% su Rotten Tomatoes, e si era posizionata al secondo posto nella classifica Nielsen durante la settimana di uscita, registrando 5,9 milioni di visualizzazioni e 31,8 milioni di ore di visione.
Le difficoltà della seconda stagione
Nonostante le aspettative, la seconda stagione non è riuscita a replicare il successo della prima. Uscita alla fine di gennaio 2025, ha affrontato una concorrenza agguerrita da parte di altre serie di successo come The Night Agent (la nostra recensione della seconda stagione qui) e XO, Kitty, che hanno attirato una fetta significativa del pubblico. Questo ha portato a un calo delle visualizzazioni per The Recruit, con circa due milioni di spettatori in meno rispetto alla stagione precedente.
Le speranze del team creativo
Prima dell’annuncio ufficiale della cancellazione, il creatore della serie, Alexi Hawley, si era mostrato ottimista riguardo a una possibile terza stagione. In un’intervista, aveva dichiarato:
“C’è molta buona volontà all’interno dello studio nei confronti della serie e di Noah; credo che sentano molto bene che Noah è una star, cosa che è. Quindi, mi sento molto ottimista, per quanto si possa essere ottimisti in questa città in questo momento”.
La conferma della cancellazione
La notizia della cancellazione è stata inizialmente diffusa sui social media da Colton Dunn, interprete di Lester Kitchens nella serie, e successivamente confermata da Netflix. La decisione ha deluso molti fan, soprattutto considerando il cliffhanger con cui si era conclusa la seconda stagione, lasciando in sospeso diverse linee narrative.
Le reazioni del pubblico
La reazione dei fan non si è fatta attendere. Sui social media e nei forum dedicati, molti hanno espresso disappunto per la decisione di Netflix, sottolineando come la serie avesse ancora molto da offrire in termini di sviluppo dei personaggi e trame future. Alcuni hanno anche avviato petizioni online nella speranza di convincere la piattaforma a riconsiderare la sua scelta.
Il futuro di Noah Centineo
Nonostante la cancellazione di The Recruit, la carriera di Noah Centineo sembra essere in ascesa. L’attore, noto al grande pubblico per il ruolo di Peter Kavinsky nella serie di film To All the Boys I’ve Loved Before ha recentemente espresso il desiderio di tornare al genere delle commedie romantiche prima di compiere 30 anni. In un’intervista esclusiva, ha dichiarato:
“Mi manca la commedia romantica. Voglio farne un’altra prima di compiere 30 anni”.
La cancellazione di The Recruit rappresenta un esempio delle dinamiche imprevedibili del mondo delle serie TV, dove anche produzioni con un buon riscontro possono essere interrotte a causa di fattori come la concorrenza e le strategie aziendali. Resta l’amaro in bocca per una storia che avrebbe potuto offrire ancora molto, ma l’industria dell’intrattenimento è in continua evoluzione, e sia i creatori che gli attori coinvolti avranno sicuramente nuove opportunità per brillare in futuro.