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‘Running Point’: non la classica commedia alla riscossa

Netflix presenta la nuova commedia con protagonista Kate Hudson, una serie solo apparentemente semplice che ha conquistato il pubblico in pochissimo tempo. In questa recensione analizzeremo la serie e i suoi elementi fondamentali e scopriremo perché 'Running Point' rappresenta la scommessa vincente di Netflix in questo inizio di 2025.

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Running Point, la nuova serie targata Netflix, vince e convince sin dal suo debutto, riuscendo in brevissimo tempo a entrare nella prestigiosa top 10 delle serie più viste del momento. Questo incredibile traguardo fa sorgere una domanda spontanea: come è possibile che una serie al suo esordio assoluto sia riuscita a conquistare così velocemente il cuore di tantissimi appassionati? La risposta si trova all’interno della serie stessa: pur assumendo le sembianze di una classica serie comedy, Running Point affronta con intelligenza una vasta gamma di argomenti che superano i confini dello sport e del basket, toccando tematiche sociali e familiari spesso trascurate o poco approfondite. Il successo di questa serie non è frutto del caso, ma il risultato di un prodotto ben studiato, pensato per far divertire e riflettere. Con soli 10 episodi da 30 minuti, riesce a coinvolgere senza limitarsi a un target specifico.

Qui di seguito il trailer di Running Point:

Di cosa parla Running Point?

La serie segue le vicende della famiglia Gordon, proprietaria di una delle squadre più importanti della lega, i Los Angeles Waves. La famiglia Gordon è così composta: la protagonista della serie, Isla Gordon, è l’unica figlia femmina di Jack Gordon, il proprietario originale della squadra; Cam Gordon, il figlio maggiore di Jack, inizialmente ricopre il ruolo di presidente della squadra prima di dimettersi a causa di uno scandalo; Sandy Gordon, è il figlio minore di Jack e fratellastro di Isla, direttore finanziario degli Waves; Ness Gordon, altro figlio di Jack e fratello di Isla, è general manager degli Waves ed ex giocatore professionista.

Ogni personaggio presentato nella serie si distingue per una personalità unica, con pregi e difetti che lo rendono autentico e interessante. Ness, prima di entrare nella dirigenza della squadra, è stato una vera leggenda sul campo, un giocatore amato dai tifosi, ma il suo carattere esuberante e spesso impulsivo lo ha portato ad affrontare numerosi problemi fuori dal contesto sportivo. Sandy, invece, è un uomo estremamente intelligente e capace nella gestione delle finanze sia della famiglia che della squadra, ma, al contrario di suo fratello, non ha alcuna attitudine per lo sport e fatica a esprimere apertamente i suoi sentimenti. Isla è una donna forte e brillante, che con coraggio e determinazione si fa strada nel mondo del basket, dominato da pregiudizi degli uomini, ma il suo lavoro la porta a trascurare le persone care. Cam, uomo affascinante e di successo, è però dipendente da sostanze stupefacenti.

Dopo un incidente avvenuto proprio per via della dipendenza, Cam comincerà un percorso di riabilitazione, che lo costringerà a lasciare la presidenza degli Waves. Sarà Isla a ereditare la carica di preside sotto specifica richiesta di Cam, che la reputa l’unica veramente adatta a questo ruolo.

Running Point: tra sport e vita

Ciò che affascina in Running Point sono i temi trattati con apparente leggerezza, al fine di rendere chiaro e diretto un messaggio importante: se la vita ti schiaccia c’è sempre tempo per un altro canestro. Il mondo cerca di cambiare la protagonista che lotta con tutte le sue forze per non farsi schiacciare dalla patriarcale pressione sociale, e ciò che rende Isla un personaggio incredibilmente reale e interessante è che questa pressione viene mostrata. Ed è una pressione talmente pesante che porta molto spesso Isla oltre il limite, ma che non riesce mai a spezzare. Isla ha vissuto una vita disordinata, e ora che ha l’occasione di sistemare le cose non vuole farsi scappare questa possibilità, e questa consapevolezza e forza di volontà la porta a essere un’ottima protagonista, che commette errori, ma che riesce sempre a rimediare, e fare la cosa giusta.

Dinamiche come la dipendenza da stupefacenti e le malattie sessualmente trasmissibili, spesso oscurate in altre serie perché considerate scomode, in Running Point vengono mostrate con intelligenza, leggerezza e senza pregiudizi, al fine di sensibilizzare il pubblico verso tematiche che portano troppe persone a vergognarsi della loro condizione, e di conseguenza a non chiedere aiuto. La serie ci mostra che bisogna fare attenzione e essere consapevoli delle persone di cui ci circondiamo, al fine di essere consigliati sempre in maniera giusta. Il personaggio di Travis, che vive una condizione che spesso si presenta nel mondo dello sport, in cui i genitori dei giocatori si appropriano del ruolo di manager, ne è un esempio. Travis decide che la sua vita e la sua salute, sia mentale che fisica, sono più importante di qualsiasi anello, e anche grazie a Isla comincerà il suo percorso di riabilitazione prima che sia troppo tardi.

Cosa ci lascia Running Point?

La serie è ben scritta e si avvale di un cast stellare: Kate Hudson sembra nata per interpretare Isla Gordon, un personaggio forte e intelligente; Chet Hanks, figlio di Tom Hanks, si fa carico di mostrare la vita e la condizione che vivono non solo molti sportivi che devono scontrarsi con la paura di vedere la loro carriera finita in un battito di ciglia come ci dice Marcus nella serie (interpretato da un altrettanto stellare Toby Sandeman), ma anche molti ragazzi nel quotidiano che si nascondono dietro una maschera per paura di mostrarsi deboli chiedendo un aiuto; Fabrizio Guido, interprete di Jackie, porta sullo schermo un personaggio che fa ridere e piangere in maniera genuina, un personaggio solo apparentemente semplice e ricco di sfaccettature e di carisma.

Come si evince dall’articolo, i personaggi e le tematiche che essi portano sono senza dubbio la forza di questa serie, ma un altro aspetto interessante di Running Point è l’aggancio con il mondo reale: gli Waves rappresentano la squadra dei Los Angeles Lakers, e Marcus ricorda per molti aspetti LeBron James. Poiché il basket è uno sport con molti sponsor, la serie mostra tanti marchi commerciali senza censure, come Sephora, e include titoli di film presenti nel catalogo Netflix, come John Wick 3.

In conclusione

Running Point è una serie divertente, con una buona regia e un plot semplice ma che funziona alla perfezione. Il finale di stagione lascia intendere che la partita è tutt’altro che finita, e apre le porte a una seconda stagione che non è ancora stata confermata ufficialmente, ma che con ogni probabilità verrà prodotta.

 

Running Point

  • Anno: 2025
  • Durata: 10 episodi da 30 minuti
  • Genere: Commedia Sportiva
  • Nazionalita: America
  • Regia: David Stassen
  • Data di uscita: 27-February-2025