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‘Rock Bottom’: la vita psichedelica di Robert Wyatt

Il biopic d’animazione racconta uno dei più importanti pionieri del progressive rock

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Rock Bottom giunge al SeeYouSound di Torino, presentato nella sua anteprima italiana. Il film è il primo lungometraggio della spagnola María Trénor, nota per aver diretto numerosi cortometraggi d’animazione in 35 mm, tra cui ¿Con qué la lavaré? (2003) ed Ex-Libris (2009). L’opera è stata presentata all’Annecy Festival ed è prodotta da Alba Sotorra, Jaibo Films e GS Animation.

Sinossi

A seguito di una caduta da un palazzo, il musicista Bob ripercorre a ritroso la sua vita. Assistiamo così alla storia d’amore tormentata con l’artista Alfreda Benge (Alfie) e al clima di sperimentazione creativa ed esistenziale della cultura hippy di inizio anni ’70. Ispirato alla vita e all’album di Robert Wyatt, Rock Bottom, il film d’animazione utilizza le canzoni del disco come tappe di un sentiero tortuoso, articolandosi tra luce e oscurità, autodistruzione e atto artistico.

Visioni psichedeliche

Fin dai primi istanti del film, Rock Bottom ci suggerisce di non soffermarci troppo sulla storia presentata ma, piuttosto, di abbandonarci al flusso delle immagini che appaiono dinnanzi a noi.

Queste, infatti, sono senza dubbio ciò che rende interessante l’opera della regista spagnola. La cultura hippy, tra sperimentazioni, ricerche esistenziali e utilizzo di sostanze stupefacenti, viene restituita attraverso scene fortemente psichedeliche. Lo spettatore partecipa, quindi, ai trip allucinatori dei personaggi, assistendo a visioni dal sapore onirico e surreale. Memorabili sono le sequenze finali, in cui vediamo Alif nuda in catene e coperta da pellicole cinematografiche, lasciando poi spazio ad una casa popolata da orsi che ballano e frame sconnessi che evocano una dimensione quasi lynchiana.

L’utilizzo delle musiche di Robert Wyatt, poi, incrementa lo stato di trance che sperimentano le figure presenti nel film, portando anche il pubblico a vivere temporaneamente in una dimensione altra.

Le riprese, oltre ad alternarsi tra passato e presente, tra realtà effettiva e psichedelica, restituiscono anche l’effetto di film nel film. Infatti, per buona parte dell’opera vediamo Alfie documentare ciò che la circonda, in particolar modo la sua vita con Bob, con la sua cinepresa. Le immagini catturate verranno poi mostrate allo spettatore, rendendolo ancora più partecipe della loro storia d’amore. Infine, il filmato montato da Alfie e mostrato a Bob ha decisamente tratti surrealisti, che valorizzano ulteriormente il tono visionario di Rock Bottom.

Rock Bottom: tra amore, musica e crisi interiori

Rock Bottom non si limita a dar vita all’omonimo album e a illustrare alcuni momenti chiave della vita privata e artistica di Robert Wyatt. Infatti, esso si addentra nel profondo della sua relazione con Alif, rendendolo uno dei fulcri principali del film. La loro storia d’amore viene vissuta da entrambi in maniera intensa, passionale, violenta, finendo per distruggere entrambe le parti, complici anche le vite sregolate dei due. Nonostante le difficoltà riscontrate, però, il loro sentimento si dimostrerà più forte di qualsiasi problematica. Infatti, come vedremo alla fine, Alfie continuerà a prendersi cura del marito, paralizzato dalla vita in giù a causa dell’incidente.

Oltre al rapporto tra Alfie e Bob, Rock Bottom si sofferma anche sul mondo interiore del protagonista, mettendone in luce le molteplici contraddizioni, nonché i tentativi di una ricerca spirituale ed esistenziale, la dipendenza dalle droghe e la crisi economica da essa derivata. Il tragico incidente, che inizialmente appare fatale, si dimostra come una possibilità di riscatto e di iniziare una nuova vita. Tutto il lungometraggio, quindi, può essere letto come il percorso di un uomo che, rivivendo la sua vita attraverso tappe scandite dalla propria musica, riesce a redimersi dal suo passato e, quindi, a diventare una persona migliore.

Conclusione

L’opera di María Trénor appare originale innanzitutto per la sua estetica. Realizzando un biopic d’animazione, la regista ha avuto la possibilità di sperimentare maggiormente con le forme, i colori e le scene sopra descritte, restituendo con maggiore fedeltà il clima hippy degli anni Settanta, gli effetti delle droghe e le novità artistiche.

I momenti psichedelici costituiscono il cuore pulsante del film. Infatti, essi permettono allo spettatore di partecipare in modo immersivo alla dimensione onirica e allucinatoria che vivono i personaggi. Accompagnato da musica evocativa Rock Bottom è, quindi, un’esperienza a cui prendere parte, un sogno ad occhi aperti, tramutandosi nella porta di accesso per infiniti altri mondi.

Rock Bottom: il trailer

Rock Bottom

  • Anno: 2024
  • Durata: 86'
  • Genere: drammatico, musical, film d'animazione
  • Nazionalita: Spagna, Polonia
  • Regia: María Trénor