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Quando il cinema italiano racconta il rischio e l’ambizione: capolavori da (ri)scoprire

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Il cinema italiano ha spesso raccontato storie di rischio e ambizione, mettendo in scena personaggi che sfidano il destino e si spingono oltre i limiti. Dai truffatori senza scrupoli agli uomini ossessionati dal successo, dai ladri improvvisati ai criminali incastrati in un gioco più grande di loro, il nostro cinema ha saputo immortalare le sfide e le cadute di chi osa troppo. In questi racconti, il rischio non è solo un elemento della trama, ma diventa una metafora della vita stessa, dove ogni scelta può condurre al successo o alla rovina.

Strategie di rischio e calcolo delle probabilità

Nel mondo del rischio e dell’ambizione, il gioco d’azzardo occupa un posto di rilievo. “Regalo di Natale” (1986) di Pupi Avati è un film che ruota attorno a una partita di poker ad alta tensione tra quattro amici di vecchia data. La posta in gioco è altissima, e le dinamiche psicologiche tra i giocatori creano una tensione che ricorda i grandi classici del cinema noir.

In un altro senso, il mondo del gioco d’azzardo online si basa sulla stessa nozione di calcolo delle probabilità e di gestione del caso, come si può vedere su alcune piattaforme specializzate di casinò online. Proprio come nel film di Avati, ogni scelta può portare a una grande vittoria o a una rovina totale, rendendo il gioco un perfetto esempio di rischio e ambizione. Oltre a questo, il fascino del gioco si lega all’illusione del controllo: il giocatore si illude di poter dominare la sorte, ma spesso è il destino a decidere l’esito finale.

Il rischio tra inganno e scommessa

Uno dei film che meglio esplora questo tema è Il Bidone” (1955) di Federico Fellini. Qui seguiamo un gruppo di truffatori che si fingono uomini di chiesa per estorcere denaro ai più deboli. La loro ambizione li porta a vivere un’esistenza precaria, sempre in bilico tra il guadagno facile e la paura delle conseguenze. L’amara riflessione di Fellini sulle illusioni del crimine si manifesta nel destino dei protagonisti, che pagano un prezzo altissimo per il loro azzardo.

Dall’inganno alla commedia, “I Soliti Ignoti” (1958) di Mario Monicelli”racconta le disavventure di un gruppo di ladri improvvisati che tentano un colpo audace. Con uno sguardo ironico, il film esplora il confine tra ambizione e ingenuità, mostrando come il rischio non sia solo una questione di calcolo, ma anche di fortuna e improvvisazione.

Ambizione e destino: tra sogno americano e crimine organizzato

Il concetto di rischio si intreccia anche con il tema dell’ambizione e della ricerca del potere. “C’era una volta in America” (1984) di Sergio Leone, pur essendo girato negli Stati Uniti, porta la firma del grande cinema italiano. Il film racconta l’ascesa e la caduta di un gruppo di amici che da piccoli delinquenti diventano boss della malavita. Tradimenti, avidità e il desiderio di riscatto personale segnano il destino dei protagonisti, dimostrando come il rischio, quando spinto all’estremo, possa condurre a conseguenze tragiche.

Un ritratto ancora più realistico e spietato del crimine arriva con “Gomorra” (2008) di Matteo Garrone. Il film, ispirato al libro di Roberto Saviano, svela il volto brutale della criminalità organizzata, dove il rischio è quotidiano e l’ambizione di potere porta a una spirale di violenza senza fine. Qui non c’è spazio per il romanticismo del gangster movie: ogni scelta può essere fatale, e chi osa troppo finisce inevitabilmente schiacciato dal sistema.

Il cinema italiano ha saputo esplorare il rischio e l’ambizione in modi diversi, dalla commedia all’italiana ai drammi più cupi e realistici. Che si tratti di truffatori, giocatori d’azzardo o criminali, i protagonisti di questi film ci ricordano che il confine tra successo e fallimento è sempre sottilissimo. E forse è proprio questa consapevolezza a rendere queste storie così affascinanti e senza tempo. La capacità di raccontare l’essenza del rischio e della determinazione umana rende questi film veri e propri capolavori, degni di essere riscoperti e apprezzati ancora oggi.