Le introduzioni più significative degli ultimi anni per quanto riguarda gli schermi sono rappresentate da due tecnologie in particolare: OLED e MicroLED. Si tratta di due standard di alto livello, progettati per offire immagini di elevata qualità in ogni ambito, dalla visione di un film d’azione alla riproduzione di un gioco del casino. Ecco quali sono le differenze fra i due standard di riferimento e quale prodotto è più indicato per il gaming.
I punti di forza dell’OLED
I display che ricorrono alla tecnologia Organic Light Emitting Diode si fanno apprezzare da diverso tempo per le loro caratteristiche, tanto da essere scelti per la maggior parte degli schermi di fascia alta, compresi quelli degli smartphone. Il loro tratto distintivo è rappresentato dall’utilizzo di particolari materiali organici, i quali si limitano a emettere luce solo quando vengono attraversati dalla corrente elettrica. In questo modo, i prodotti OLED fanno a meno della tipica retroilluminazione dei televisori con tecnologia LCD, con vantaggi che riguardano sia la grande resa dei neri, i quali risultano perfetti in quanto sono semplicemente dei LED spenti, sia per quanto concerne il contrato, garantendo una qualità visiva eccezionale. Gli schermi OLED delle ultime generazioni hanno fatto segnare ulteriori progressi, garantendo un ciclo di vita superiore e aumentando le soglie di luminosità massima, che fino a qualche tempo fa rappresentava un piccolo limite.
Come funzionano gli schermi MicroLED
A differenza degli OLED, i quali impiegano dei materiali di tipo organico, gli schermi con tecnologia MicroLED sono formati da un elevato numero di piccoli LED inorganici, ognuno dei quali emette indipendentemente la luce, facendo a meno, anche in questo caso, della retroilluminazione. Rispetto agli OLED, i vantaggi sono sostanzialmente relativi a una maggiore durata nel tempo e alla luminosità più alta, che può rendere più piacevole il gaming con alcune tipologie di gioco, come i sandbox, le slot e, in particolare, tutti quei titoli in cui si fa ricorso all’HDR per illuminare i dettagli durante le scene più buie. Di contro, la risposta in frequenza dei MicroLED è più lenta, fattore che penalizza i gamer che si cimentano con i titoli FPS.
Quali si comportano meglio nel gioco?
Gli schermi OLED si dimostrano superiori in ambito gaming. I motivi sono legati sostanzialmente ai tempi di risposta più rapidi, che li rendono decisamente più performanti in relazione ai giochi che prevedono una costante variazione delle scene. Gli OLED sono migliori anche in fatto di resa dei neri e riservano, in generale, una visione più fluida. Gli schermi MicroLED possono battere gli OLED sotto alcuni aspetti: essendo prodotti privi di materiali organici, i piccoli LED tendono ad avvertire meno stanchezza durante le lunghe sessioni, rendendo improbabile il fastidioso fenomeno del burn-in, ovvero le antiestetiche macchie che rimangono visibili sullo schermo. Ciò può verificarsi con più probabilità negli OLED, specie dopo diverse ore consecutive di gameplay. Quindi, chi gioca a lungo e con immagini per lo più statiche, può puntare ad occhi chiusi su uno schermo microLED.