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Sky Film

‘C’è posta per te’: anticipare la rom-com moderna

Il film di Nora Ephron compone un quadro postmoderno della situazione romantica. Anticipando il medium di interazione dei social mediante la forza poetica di un’email

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C'è posta per te

Su Sky è disponibile una fra le migliori commedie romantiche degli anni novanta, C’è posta per te titolo italiano di  You’ve Got Mail . Diretto da Nora Ephron e co-scritto assieme alla sorella Delia, il film rappresenta un remake di Scrivimi fermo posta di Ernest Lubitsch. Prodotta dalla Warner Bros l’opera della Ephron è interpretata dalla coppia d’oro della rom-com hollywoodiana: Tom Hanks e Meg Ryan.

IL TRAILER – C’è posta per te

Sinossi – C’è posta per te

Joe (Tom Hanks) e Kathleen (Meg Ryan) senza saperlo vivono a New York frequentando gli stessi posti e negozi. I due sono anche dei nemici giurati : la donna gestisce una piccola libreria per bambini che fatica a portare avanti e Joe è proprietario di una redditizia catena di librerie. Entrambi insoddisfatti delle loro reciproche relazioni finiscono per conoscersi grazie ad una chat room ma mantenendo l’anonimato. La loro conoscenza si tramuta in un solido legame sentimentale messo però in bilico dal disvelamento della propria identità.

La tecnologia e il desiderio – C’è posta per te

I film di Nora Ephron sono dei quadri paragonabili ad un dipinto impressionista del miglior Monet, rappresentativi di una realtà limpidamente decifrabile ma che al loro interno contengono tante sfaccettature e messaggi poco chiari, se l’osservatore non fa attenzione ai dettagli nascosti. C’è posta per te è un po’ questo dietro all’apparenza ridondante e a tratti ripetitiva della sua natura. Hanks e Ryan interpretano il classico cliché di due amanti alla fine della corsa sentimentale, esausti dalla negatività delle proprie esperienze amorose e quindi pronti a sperimentare ciò che non sanno, ovvero che l’amore è bello quando è nascosto, difficile e complesso una volta che la finzione diviene reale. Proprio come un quadro di Monet, la Ephron confeziona la standardizzazione della rom-com classica anni Novanta ma consapevole di mettere in scena qualcosa che va oltre. Anticipando i tempi odierni dell’interazione del web 2.0.

La transmedialità della rom-com

La regista americana, nella sua breve filmografia e con una certa fatica, ha sempre cercato di creare commedie semplici nella propria estetica, girando e rigirando sulla stessa dinamica: scontro e opposizione, poi ancora contrasto e infine verità del discorso romantico. È come se la Ephron cercasse continuamente di creare un viaggio degli eroi amorosi in cui gli ostacoli sono gli imprevisti, i mentori gli amici che indirizzano la via e il nemico la paura di non innamorarsi. Ma nei dipinti sentimentali della cineasta newyorkese c’è sempre un filo che collega buona parte delle proprie opere: l’elemento mediale come forza trainante della passione che porta all’amore.

Non è nuova di certo l’autrice americana a tale lettura transmediale della rom-com; in Insonnia d’amore (1993), sempre con Hanks e Ryan, la radio e le lettere vengono usate per cambiare la situazione amorosa del protagonista. Con C’è posta per te però la Ephron passa ad un livello successivo. Servendosi dell’impianto Scrivimi fermo posta (1940) di Ernest Lubitsch, da cui il film è tratto, l’amore si fa tecnologia e viceversa, operando un transfert, che attraverso il legame epistolare fonde passione e desiderio anticipando i tempi della rom-com di almeno vent’anni.

La regola dell’opposizione e dell’attrazione

C’è posta per te costituisce una sublime deroga all’assunto che gli opposti non possono attrarsi. Joe e Kathleen, come una partitura piena di intervalli e virtuosismi in attesa della giusta coordinazione, si oppongono e si respingono ma ritrovandosi nell’identità celata dell’email. La corrispondenza epistolare nasconde chi sono, ma ne rappresenta anche un inedito lato romantico. Ed è questa la forza del film: essere agli opposti nella realtà ma predisposti all’amore dietro la protezione dello schermo del pc. Siamo negli anni Novanta e il personal computer e Internet sono ancora qualcosa di sconosciuto e di trasgressivo nella propria liceità cibernetica.

Nel primo atto tale segretezza è la forza trainante di C’è posta per te. Le mail che si scambiano costruiscono l’amore puro attraverso la messagistica della passione; Joe e Kathleen conoscono se stessi per la prima volta con la propria candida emotività e spensierata forza dell’attrazione. La corrispondenza tecnologicamente epistolare in questo anticipa i tempi dei nostri Instagram e Facebook, togliendo tutta quella voracità di scelte e di informazioni a cui siamo abituati nella società della rete odierna. La poesia si fa interazione e l’amore dal medium di Internet oltrepassa il confine tra segretezza e disvelamento.

L’amore dentro e fuori la chat room

Il C’è posta per te della Ephron si dimostra madre di commedie come Her di Spike Jonze e L’amore non va in vacanza di Nancy Meyers. Prima di tutti la regista di Vita da Strega ha intuito la potenza del nuovo medium di Internet, individuando nella distanza e nell’anonimato l’elemento pulsante per la rom-com postmoderna. C’è posta per te funziona soprattutto nel suo dentro e fuori la chat. Ben presto Hanks e Ryan constatano come il mondo che credevano somigliante alla realtà non è altro che una bugia, una menzogna che Internet ha solo coperto.

È questo il punto del film che attiva lo schema ephroniano degli opposti che devono attrarsi. I protagonisti nella vita reale danno vita allo scontro tra i due mondi dell’editoria: la piccola libreria che deve sopravvivere e la grande catena che inevitabilmente la distruggerà.  C’è posta per te esplora attraverso l’elemento romantico lo scontro eterno tra capitalismo e piccolo produttore, tra un piccolo sogno e la meccanicità industriale che tutto prende e ottiene. E Joe e Kathleen, una volta che il loro vero volto viene svelato, non si riconoscono più, si distanziano, continuando però a scrutarsi per capire se le due linee della chat room e del crudo realismo si possono avvicinare.

Ryan e Hanks, la coppia d’oro delle rom-com

Il film della Ephron come un quadro di Monet, assumendo la maschera candida di commedia romantica senza pretese, espone quindi più piani; la transmedialità delle relazioni, il conflitto tra la piccola e grande industria e Internet come illusione e nel contempo verità della nostra realtà. Se i due protagonisti nel secondo atto non si riconoscono più, nel terzo Hanks e Ryan sono in grado di rinascere a nuova vita, di imparare dalla finzione per mettere in moto una reale azione romantica.

L’epilogo di C’è posta per te, con un palese riferimento a Via col Vento, termina col classico lieto fine che sia i protagonisti e noi spettatori ci aspettavamo. Ma il merito più interessante del film e di Nora Ephron è aver reso nuovo il classico e poetico il genere romantico. Alle volte, come dimostrano Tom Hanks e Meg Ryan, bastano delle email e due cuori per rendere innamorati due opposti.

  • Anno: 1998
  • Durata: 115'
  • Distribuzione: Now Tv
  • Genere: commedia romantica
  • Nazionalita: Usa
  • Regia: Nora Ephron
  • Data di uscita: 23-December-1998

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