ALLERTA SPOILER 
Chi ha visto la seconda stagione di “The Last of Us” sa per certo che i personaggi di Ellie (Bella Ramsay) ed Abby (Kaitlyn Dever) sono personaggi che episodio dopo episodio (soprattutto per Abby, dato che è un personaggio “nuovo”), sono diventate sempre più determinanti ai fini della storia. Ovviamente chi ha avuto la possibilità di giocare al famoso videogioco sa già come vanno a finire la maggior parte degli eventi, e le sorti dei personaggi. Difatti la serie è molto fedele.
Per gli spettatori che non hanno giocato al videogame, e che dunque sono alla prima visione della storia (considerando anche la prima stagione), possono apprezzare i numerosi colpi di scena, sequenze d’azione incredibili, grazie ad un’ottima regia, e l’arco di trasformazione dei personaggi principali, degni di una grande sceneggiatura.
Ci concentriamo però sul finale, che si conclude oggi, con il settimo episodio da ben 50 minuti di pura azione e suspense. E poi ecco che arriva il cliffhanger seguito da un ulteriore scena che lascia lo spettatore perplesso. Ricordiamo che l’episodio uscirà su Sky e sulla piattaforma streaming NOW.
Finale ricco di Odio (SPOILER)
Ellie è alla ricerca di Abbie, una donna misteriosa affiliata al gruppo WLF, cioè Washington Liberation Front, per vendicare la morte di Joel. Questa sorta di caccia all’uomo verrà intrapresa insieme a Dina (Isabela Merced), alleata di Ellie. Quest’ultima inizierà a provare per la ragazza sentimenti che vanno ben oltre la semplice amicizia. Come detto in precedenza, soltanto una sceneggiatura ai limiti della perfezione avrebbe potuto caratterizzare al meglio le due nemiche.
Difatti lo spettatore si rende conto di non assistere a uno scontro tra buono e cattivo, ma tra cattivi e cattivi. La stessa Ellie si rivela un antieroe, e Abbie, ha ucciso Joel (Pedro Pascal) perché lui stesso ha ucciso a sangue freddo suo padre, disarmato. Capiamo quindi subito che, tutte le persone di questo universo, sono spietate, anche i personaggi con cui dovremmo empatizzare e che dovremmo definirli come “protagonisti”.
Ce ne rendiamo conto quando Ellie, una volta arrivata a Seattle, dove c’è la base del WLF, ormai impossessata dallo spirito di vendetta, uccide tutti quelli che trova davanti a sé e che intralciano la sua missione. Tra questi c’è la morte di Mel, donna incinta. Nonostante i sensi di colpa però, Ellie sembra ormai decisa a completare la sua atroce missione. Abbie nel frattempo, riesce a trovare il rifugio della sua nemica. L’incontro dà vita a una delle sequenze d’azione più feroci e violente della serie. Nello scontro perde la vita Jesse (Young Mazino), mentre Tommy (Gabriel Luna) è stato ferito in maniera grave da un colpo di pistola.
Lo scontro tra le due ragazze sembra quello di due animali feroci in una gabbia. Ogni inquadratura è un quadro grottesco. La fine, un colpo di pistola, poi lo schermo nero. Poi la frase “Ti ho lasciato vivere e tu l’hai sprecato”, detta da Abbie. Dopo pochi secondi, un flashback, che vede Abbie, appena arrivata a Seattle, incredula di come lo stadio sia diventato un enorme base militare. Ciò sta a indicare tutta la potenza del WLF.

L’intervento dei creatori
In molti sui social, soprattutto gli amanti del genere distopico e post apocalittico, si sono rivelati entusiasti del personaggio di Abbie. Seppur dovrebbe rappresentare l’antagonista principale (come abbiamo detto in precedenza, gli schemi buono-cattivo sembrano saltati), la caratterizzazione e le motivazioni del personaggio sono così chiare che lo spettatore ne rimane quasi affascinato. In molti l’hanno anche paragonata a “Negan”, l’incredibile antagonista/antieroe della serie “The Walking Dead”.
L’intervento dei creatori della serie, Neil Druckmann e Craig Mazin, non è tardato ad arrivare. Hanno detto la loro sui punti cruciali che di quest’ultimo episodio. Punti nel quale lo spettatore è rimasto a bocca aperta. Fra questi, ovviamente, gli omicidi commessi da Ellie: “Ellie ha più sangue sulle mani di quanto avesse mai previsto e non ha ancora trovato Abby”. Ha poi concluso: “Questo provoca un senso di smarrimento nello spettatore. Come faccio ad essere ancora in questo viaggio con te?”
Poi il finale, e la scritta “Seattle Day 1” prima dei titoli. Potrebbe suggerirci che nella probabile terza stagione rivivremo l’orrore di questi tre giorni, ma da un’altra prospettiva.
Ora cosa ci aspetta? Indizi e ipotesi 
“Quello che voglio che il pubblico senta tematicamente alla fine della stagione è che non sono dove erano, ma non sono ancora dove andranno. Che c’è sempre stata una storia che abbiamo raccontato sul bene e sul male dell’amore, ma a volte cambiamo quale lato è buono e cattivo…” ha detto Mazin.
La moralità alla base della storia. Ellie ed Abbie devono crescere, in un mondo spietato, che è in fondo anche lo specchio del nostro. Un indizio quindi che potrebbe rivelarci che Ellie non è stata uccisa da Abbie. La frase di Druckmann: “c’e una natura epica di cui non ne siamo a conoscenza”. Frase che oltre a suggerire (come detto in precedenza) una probabile terza stagione, ci dice che probabilmente non ci sarà un vero e proprio passo in avanti verso un altro capitolo della storia, ma un possibile approfondimento su eventi passati.
Indizi nascosti nelle inquadrature (“Sai, c’è una certa gru che stai vedendo nell’episodio 7 che è molto rivelativa”), aspetti psicologici dei personaggi e tanto altro. Queste risposte non fanno altro che creare “Hype” nei fan più sfegatati, che, nonostante la serie si stia appena concludendo, non aspettano altro che l’uscita della terza stagione.
“The Last of Us“, stagione 1: LEGGI QUI
“The Last of Us 2“, il nostro articolo: LEGGI QUI