Dopo l’esordio nel 2012, il comandante Mazinga è tornato il 15 gennaio con ACAB: La serie, il sequel Netflix prodotto da Stefano Sollima. Indaghiamo con questa breve retrospettiva l’interprete Marco Giallini, ed il dualismo della sua carriera.
Un’ascesa di fine millennio
Canta, Tony. Canta.
Il nostro Mazinga emerge dalla giungla della scena teatrale romana, facendosi spazio al cinema sulla linea sottile fra commedia e thriller: la svolta è L’odore della notte (1998), iconico noir realizzato insieme al suo eterno complice Valerio Mastandrea e all’autore cult Claudio Caligari.
Anche nel nuovo millennio, Giallini non perde questo prezioso equilibrio: lo vediamo muoversi nella televisione, fra gli spaccati di Romanzo Criminale – La Serie di Sollima e le risate di Buttafuori del trio di Boris, sempre in compagnia di Mastandrea. Notevoli le collaborazioni con figure strutturali del nuovo cinema italiano, come Paolo Sorrentino in L’amico di famiglia (2006).
Dalla strada al salotto
I 2010 sono fecondissimi per Giallini, con ben 22 opere solo al cinema. Il primo colpo grosso arriva nel 2012, con il primissimo cinema di Sollima: ACAB – All Cops are Bastards (2012) lo vede infatti nei panni di Mazinga, celerino veterano segnato dal rapporto con il figlio. Il 2016, poi, segna l’avvio delle ormai cinque stagioni di Rocco Schiavone, giallo Rai il cui omonimo protagonista, un cinico vicequestore trapiantato ad Aosta, porta il volto di Giallini.
Soprattutto, però, vediamo l’inizio della sua storica collaborazione col regista Paolo Genovese: i suoi drammi borghesi lo assumono sempre nel ruolo del buon padre di famiglia, arrivando ovviamente a Perfetti Sconosciuti (2016), hit tutta italiana in cui Giallini interpreta la bussola morale ed ironica del gruppo.
Io non voglio che finiamo come Barbie e Ken: tu tutta rifatta e io senza palle.

Presente e futuro di Mazinga
Non è da meno il nuovo decennio, che segna ormai il dominio della commedia sul suo curriculum: vi segnaliamo, fra le altre cose, la collaborazione con l’ultimo e compianto Gigi Proietti in Io sono Babbo Natale (2021). Rivedremo Marco Giallini il 20 Febbraio per il quinto lavoro con Genovese, FolleMente (2025).