Tra nebbia, alluvioni, sbalzi di temperatura e guerre, la nostra realtà sembra finzione. Proprio per questo, rifugiarsi nel genere fantastico potrebbe essere un ottimo modo per evadere e per riflettere sulla nostra società, ma con un pizzico di magia.
Il genere fantastico pone le sue radici nelle più antiche mitologie, per svilupparsi come filone audiovisivo sin dal cinema delle origini. Già nel 1902, come pellicole come Le Voyage dans la Lune di Georges Méliès il cinema ci portava in dimensioni fantastiche, fatte di effetti speciali, mostri e elementi sovrannaturali. Tuttavia, è nella seconda metà del Novecento e agli inizi del nuovo millennio che il genere conosce il suo massimo successo, sia di critica che di pubblico, con l’affermarsi di suoi sottogeneri quali l’horror, il fantasy e il fantascientifico.
Da Il signore degli anelli ad Harry Potter, passando per la saga di Star Wars o di Star Trek, sono tanti i titoli fantastici divenuti cult. Per questo motivo, in questo articolo vogliamo consigliarti tre film fantasy da vedere, potenzialmente meno noti, ma degni di essere recuperati.
Tre film fantasy da vedere
Il labirinto del fauno

Diretto e prodotto dal regista messicano Guillermo Del Toro, Il labirinto del fauno è ormai un cult della filmografia fantasy degli anni Dieci del Duemila. Presentato al Festival di Cannes nel 2006, riscosse da subito molto successo di critica, venendo definito il film più apprezzato della sua annata e arrivando nel 2007 a vincere ben tre Premi Oscar: miglior scenografia, miglior trucco, miglior fotografia.
Nella Spagna franchista del 1944, Carmen e sua figlia Ofelia si trasferiscono dal nuovo compagno Vidal, aggressivo ed opprimente. Per resistere alle sofferenze, la bambina si rifugia in un mondo parallelo, che ben presto si rivelerà essere non una semplice fantasia. Un fauno guiderà Ofelia alla scoperta di ciò che la aspetta. Un film fatto di contrasti, dove fotografia e ambientazioni fantastiche ci portano a riflettere sull’evasione, la genitorialità, la violenza.
Il film è disponibile su Prime Video.
La principessa Mononoke

Capolavoro dello Studio Ghibli, studio di produzione cinematografica giapponese, La principessa Mononoke è un lungometraggio d’animazione fantasy, firmato Hayao Miyazaki, del 1997.
In un Giappone fantasy di epoca Muromachi (ossia tra il 1336 e il 1573 d.C.) Ashitaka viene colpito da un animale, infettandosi. Da questo evento, inizia il suo viaggio per la sopravvivenza, che lo porterà a confrontarsi con una natura selvaggia, da un lato in conflitto con gli esseri umani, ma dall’altra protetta e onorata da una misteriosa Principessa, cresciuta coi lupi e devota alla salvaguardia naturale. Quasi trent’anni fa, H. Miyazaki riusciva già a parlare di antispecismo, antropocentrismo ed inquinamento in modo elegante, mai retorico, con una regia da brividi e un’animazione disarmante per l’epoca.
Da qualche tempo, Lucky Red ha preso i diritti della pellicola, potendo così lavorare sul suo doppiaggio, arrivato nel 1997 pieno di errori di traduzione. Il film è ad oggi disponibile su Netflix.
Il racconto dei racconti

L’ultimo consiglio fantasy riguarda un prodotto in gran parte italiano, per la regia di Matteo Garrone: Il racconto dei racconti del 2015. In una co-produzione italiana, francese e britannica, il film rappresenta il debutto in lingua inglese del regista romano. Nello stesso anno fu presentato al Festival di Cannes, dove ricevette la candidatura per la Palma d’oro. Successivamente, il film ha vinto tre Nastri d’Argento e sette David di Donatello.
Adattamento cinematografico del Pentamerone di Giambattista Basile, opera letteraria del barocco napoletano, il film si struttura in tre episodi più un epilogo finale, basandosi su tre delle cinquanta storie del libro. Tre storie che si intrecciano, atmosfere oniriche, colorate, inaspettate. Un carnevale caotico e fiabesco in cui ogni personaggio contiene indirettamente un po’ degli altri, mostrando attraverso racconti diversi le debolezze umane che da sempre ci caratterizzano. La narrazione fantastica viene costantemente incalzata dalla colonna sonora di Alexandre Desplat, seguendo un andamento circolare.
Il film è disponibile gratuitamente su Rai Play.