Napoli New York: intervista al regista Salvatores, a Favino e al cast

Nikolaos Roumeliotis ha intervistato in esclusiva per Taxi Drivers il regista e gli attori di Napoli – New York: Gabriele Salvatores, Pierfrancesco Favino e Antonio Guerra, Dea Lanzaro, Omar Benson Miller.

Nell’immediato dopoguerra, tra le macerie di una Napoli piegata dalla miseria, i piccoli Carmine e Celestina tentano di sopravvivere come possono, aiutandosi a vicenda. Una notte, s’imbarcano come clandestini su una nave diretta a New York per andare a vivere con la sorella di Celestina emigrata mesi prima. I due bambini si uniscono ai tanti emigranti italiani in cerca di fortuna in America e sbarcano in una metropoli sconosciuta, che dopo numerose peripezie, impareranno a chiamare casa.

Napoli – New York uscirà il 21 novembre al cinema.

Il regista ha raccontato di come è nato questo film da un soggetto di Fellini e Pinelli di cosa lo ha avvicinato a questa storia, che racconta di un viaggio fisico e interiore. E’ un progetto importante: tratta di razzismo, emigrazione, emancipazione femminile. Gabriele Salvatores è un regista italiano premio Oscar che si distingue per titoli come Mediterraneo, Marrakech Express, Il ragazzo invisibile, Educazione Siberiana e tanti altri. Si è innamorato di questo soggetto perchè parlava di temi a lui cari: il viaggio, il diventare adulti.

Gli attori di Napoli – New York

I due giovanissimi del film, Antonio Guerra e Dea Lanzaro hanno raccontato delle sfide che hanno riscontrato nel girare e della loro passione per il cinema. Salvatores ha rivelato che per lui i piccoli di questo film potevano essere solo due bambini napoletani.

Pierfrancesco Favino ha sottolineato l’importanza della leggerezza e dell’aiuto reciproco, raccontando dei dialoghi profondi avuti con Benson Miller. L’amatissimo attore italiano ha partecipato in più di 80 film fra cui Romanzo Criminale, Comandante, Suburra.

Omar Benson Miller è un attore statunitense. Ha recitato in Ballers, CSI, 8mile e svariati altri film e programmi tv. Questa sua collaborazione con Salvatores gli ha insegnato a prendere il lavoro con più calma, e ha raccontato del contrasto con il mondo frenetico della televisione, dove ha lavorato ultimamente.