Il 16 novembre, è arrivata a conclusione, presso la sala 1 del cinema Multisala Massimo di Lecce, la 25ª edizione del Festival del Cinema Europeo. Una manifestazione che anche quest’anno si è mostrata attenta a forti temi sociali come l’omofobia e la violenza di genere. Con uno sguardo ai grandi maestri del cinema, omaggiando il cineasta inglese Ken Loach.
L’Ulivo d’Oro a Giovanna Mezzogiorno
La serata, prima del conferimento dei primi di ogni sezione del Festival del Cinema Europeo, ha omaggiato una delle grandi protagoniste del cinema italiano, Giovanna Mezzogiorno, con l’Ulivo d’Oro alla carriera. Dopo la presentazione del suo primo cortometraggio in qualità di regista, Unfitting, la grande attrice ha tenuto con la scrittrice Laura Delli Colli una piacevole conversazione a tutto tondo; dagli esordi teatrali con Peter Brook al treno “estero” diretta da grandi cineasti come Wim Wenders e Mike Newell. Ma la presentazione del cortometraggio ha dato alla Mezzogiorno l’opportunità di far riflettere la platea sul body shaming femminile nel mondo del cinema. Attrici non sempre sullo stesso piano dei loro colleghi maschi.
I Premi, il trionfo di Three Days of Fish e Breathing Underwater
Vince l’Ulivo d’Oro per miglior film l’opera belga Three Days of Fish di Peter Hoogendoorn con la sua storia complicata tra un padre e un figlio ambientata a Rotterdam. Viene premiato dalla giuria col premio speciale un altro film belga, il coraggioso Breathing Underwater di Eric Lamhene che documenta la violenza psicologica attraverso il ritratto di quattro donne all’interno di una casa rifugio. Premio per miglior sceneggiatura a Drowning Dry di Laurynas Bareisa; il suo lottatore di arti marziali prende anche il premio SNGCI (sindacato nazionale giornalisti cinematografici italiani) andato a Paulius Markevicius. Miglior fotografia al greco Wishbone e premio del pubblico a Jim’s Story. Al vincitore del Festival del Cinema Europeo Three Days of Fish viene dato anche il premio della federazione internazionale della stampa cinematografica.
Premio Mario Verdone e menzione a Brando De Sica
Durante la serata è arrivato anche il consueto premio Mario Verdone istituito dal direttore Alberto La Monica e i fratelli Verdone per celebrare la grande figura del padre Mario. Giunto alla sua 15esima edizione, quest’anno il premio, che mira a celebrare le prime opere rivelazione del cinema italiano, prevedeva una cinquina estremamente competitiva: Gloria! di Margherita Vicario, Troppo Azzurro di Filippo Barbagallo, Gli oceani sono i veri continenti di Tommaso Santambrogio, Non credo in niente di Alessandro Marzullo, e Una sterminata domenica di Alain Parroni. Premio Mario Verdone conferito al musical femminista della Vicario.
Fuori da questa cinquina, menzione speciale a Brando De Sica col suo Mimì-Il Principe delle Tenebre. De Sica, presente in sala, ha dedicato il premio al nonno Mario Verdone.
Tra i cortometraggi infine premiati Note to Self di Maria Gorgoglione ed Eclissi di Terra di Federico Emilio Cornacchia che si è aggiudicato l’ambito premio Rai Cinema Channel.