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‘Cose che accadono sulla terra ‘ Un western ecologico

Il film vincitore della sezione Concorso Italiano al Festival dei Popoli 2024 è al cinema

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Cose che accadono sulla terra

Dopo il successo internazionale di Iuventa, Michele Cinque torna al cinema con una storia sui moderni cawboys italiani in lotta contro il cambiamento climatico, Cose che accadono sulla terra, prodotto da Michele Cinque, Christopher Zwickler e Gautier Gras, per Lazy Film Srl.

Un documentario western ecologico.

Cose che accadono sulla terra: l’emergenza climatica

Una famiglia di moderni cowboys ha una missione: continuare ad allevare il proprio bestiame senza danneggiare l’ecosistema. Giulio e Francesca vogliono rigenerare i suoli della propria azienda in corso di desertificazione e contrastare gli effetti del cambiamento climatico, per lasciare ai loro due figli, Brando di 13 anni e Brianna di 6, un’azienda sostenibile. Nel documentario, le difficoltà e la caparbietà di fronte a una piccola rivoluzione. Mentre i protagonisti cercano risorse economiche presso fondi di investimento che mettono in dubbio la loro visione etica, subiscono gli attacchi dei lupi che decimano la loro mandria e li costringono a fare i conti con le forze della natura.

Un viaggio nel selvaggio West italiano

Michele Cinque con Cose che accadono sulla terra ha vinto la sezione Concorso Italiano del Festival dei Popoli 2024 e si appresta a fare il suo debutto internazionale al Festival IDFA di Amsterdam, per poi proseguire un tour nelle sale cinematografiche italiane.

Il regista, con la sua società di produzione cinematografica, Lazy Film, dopo Iuventa (disponibile su RAI Play), un manifesto politico contro la criminalizzazione dei soccorsi in mare, tratta ancora una volta un tema di stringete attualità, come la crisi ambientale. Cose che accadono sulla terra è un documentario di osservazione girato nel corso di due anni a stretto contatto con i protagonisti di questa storia.

“L’ampio periodo di osservazione mi ha permesso di indagare a fondo il loro mondo, generando un rapporto di profonda intimità con la famiglia di Giulio e Francesca”.

Con queste parole Michele Cinque ci invita a condividere la quotidianità della famiglia protagonista del suo ultimo lavoro, un documentario realizzato con uno stile cinematografico schietto e allo stesso tempo ricercato. Un viaggio nel selvaggio West italiano dei Monti della Tolfa, a 50 chilometri dal Grande Raccordo Anulare, dove vivono Giulio, Francesca e i loro due figli, Brando e Brianna. È quest’ultima, una bambina di sei anni, che, come un gioco, tesse un dialogo con la madre Francesca, utilizzato da Michele Cinque per andare oltre la pura osservazione.

Una favola in cui l’uomo ritrova l’equilibrio con la natura

Come afferma lo stesso regista, Cose che accadono sulla terra è senza dubbio un documentario basato sull’osservazione. La macchina da presa è accanto ai protagonisti della storia. Cattura, con estrema naturalezza, piccoli avvenimenti di una vita lavorativa in un’ampia area incontaminata, di migliaia di ettari, in cui vivono cavalli selvatici, bovini allo stato brado. L’allevamento si conduce secondo antiche tradizioni tramandate da generazioni di butteri.

Le domande poste da Brianna, però, aggiungono alla pura osservazione un’altra chiave di lettura, che attribuisce al tessuto narrativo di un’opera documentaristica particolarità ben oltre alla restituzione di dati e informazioni.

Brianna ci accompagna nell’universo della sua famiglia, e come a chiudere un cerchio, dà l’avvio alla vicenda, per poi congedarsi in una sorta di favola, dove l’essere umano cerca di ritrovare il proprio posto originario tra e con la natura. Una speranza che nel lavoro di Giulio e Francesca diventa possibilità concreta, ma irta di difficoltà e pericoli.

Non ci sono catastrofismi, ma l’emergenza ambientale è una minaccia continua che rischia di mandare all’aria l’arduo programma della famiglia dei cawboys italiani. Un progetto ecosostenibile, con l’uomo che non può rinnegare il ruolo di predatore, senza dimenticare, però, di rispettare la natura, serbando il prezioso equilibrio dell’ecosistema.

Cose che accadono sulla terra: un western ambientalista

La denuncia di crisi ambientale e l’immobilità delle Istituzioni che, sempre più raramente, sostengono il coraggio imprenditoriale, come quello della famiglia protagonista de Cose che accadono sulla terra sono innegabili. Il documentario può essere definito un western ambientalista. Questo non certo perché non resta nulla, tutt’altro. Il film rispecchia e si fa testimone del mestiere dei protagonisti, che hanno l’obiettivo di lasciare un impatto minimo con l’ambiente, rispettando l’intero ecosistema.  Michele Cinque riesce, attraverso l’esposizione visiva della quotidianità intima di una famiglia, a trasmettere l’urgenza di modificare il nostro stile di vita, riportando l’attività umana nei limiti della serena convivenza, con gli altri esseri viventi.

“Tutti gli animali sono uguali, ma gli uomini no”.

La conquista della frontiera

In questa battuta, che Francesca scambia con sua figlia Brianna, è custodita l’essenza del film di Michele Cinque. L’essere umano, a differenza del resto della natura, è costruito. Ciò non solo falsa le relazioni tra gli individui, ma a lungo andare ha stabilito la crisi ambientale che stiamo vivendo. In questo modo in Cose che accadono sulla terra l’emergenza ambientale diventa un allarme concreto – ahinoi – tangibile, che minaccia la serena esistenza di una famiglia normale, con tanto coraggio.

Michele Cinque ha la capacità di presentare la storia di Francesca, Giulio, Brando e Brianna con un puro stile cinematografico. Sottolineando l’urgenza di tornare al rispetto della natura, da parte dell’uomo. Il film è intervallato da inserti visivi che mostrano il certosino lavoro degli insetti. Una metafora semplice, schietta e raffinata, rafforzata dall’uso di video-trappole, per mostrare la vita notturna degli animali. L’invisibile che diventa visibile. Inoltre è molto suggestivo l’uso della musica, scritta ed eseguita da Luigi Cinque, Giovanna Famulari e Stefano Saletti, che riesce ad arricchire emotivamente il testo visivo del film, proiettato verso la conquista di una frontiera in cui l’uomo può e deve ritrovare il suo giusto posto in natura. Un messaggio espresso sempre in puro stile cinematografico, che ricorda l’ossessione di John Ford per ampi squarci di orizzonti.

Leggi anche: ‘Cose che accadono sulla terra’ intervista con Michele Cinque – Taxidrivers.it

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Cose che accadono sulla terra

  • Anno: 2024
  • Durata: 83 minuti
  • Genere: film - documentario
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Michele Cinque