« Questa favola non è tratta da una singola storia vera, ma da una moltitudine di realtà. »
A Dark Tale di Vincenzo Lamagna, un corto cupo e drammatico, è in concorso al Rome Indipendent Film Festival (RIFF). Presentato in anteprima alla prestigiosa 81ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, ha ricevuto riscontri molto positivi per la profondità dei temi affrontati e per la sua audacia stilistica. Lamagna, noto per il suo approccio cinematografico innovativo, si cimenta in una narrazione che esplora la violenza domestica, l’abbandono e i legami indistruttibili tra fratelli. L’uso attento dei colori scuri e la scelta di una colonna sonora minimalista amplificano il senso di disagio, creando una vera e propria esperienza immersiva.
Tre storie in una Napoli oscura, questo è A Dark Tale
La trama di A Dark Tale si dipana tra i vicoli di una Napoli degradata (nello specifico, il corto è stato girato a Caivano), un contesto duro che riflette perfettamente il tono drammatico della storia. Lamagna intreccia tre narrative che appaiono slegate, ma che si rivelano profondamente intrecciate: un agente di polizia è coinvolto nell’indagine su un omicidio in un quartiere dimenticato, mentre due bambini, Mauro ed Elena, cercano di sopravvivere all’interno di una famiglia spezzata dalla violenza e dall’indifferenza materna. Attraverso sequenze animate di straordinaria bellezza, la terza storia ci trasporta in un mondo fiabesco popolato da un principe e una principessa: una rappresentazione onirica del legame tra i due fratelli, uniti contro l’oscurità della loro realtà. È una fiaba moderna che si svolge in un limbo temporale, rendendo la storia universale e coinvolgente per ogni pubblico.
Giovani talenti: Performance da non perdere
Il cast di A Dark Tale è composto da attori italiani di talento, capaci di dare vita a interpretazioni intense e coinvolgenti. Nei panni di Mauro ed Elena troviamo Raffaela Maria Morra e Umberto Luigi Iannicelli, giovanissimi ma già incredibilmente espressivi, che trasmettono tutta la vulnerabilità e la determinazione dei loro personaggi. Anita Zagaria (La leggenda del pianista sull’oceano) interpreta la nonna, una figura materna che rappresenta l’unico sostegno affettivo per i nipoti. Roberto Caccioppoli (Qui rido io) è il padre, impotente di fronte alla violenza che lo circonda, mentre Emanuele di Simone (Resta con me) e Fabio Brescia (Aeffetto Domino) vestono i panni dei poliziotti alle prese con una realtà che sfugge al loro controllo.
Non tutti i lieti fine sono felici
A Dark Tale è una storia che sfida i confini del tempo, mescolando passato e presente in un continuo intrecciarsi che abbraccia anche epoche lontane. La narrazione si dipana su una base di tragedie quotidiane, come un’infanzia trascurata, una madre violenta e sogni infranti. Il tutto è scandito dalla scoperta di un cadavere, simbolo di un’inevitabile fine. Ma l’elemento che rende unica questa storia è l’uso dell’animazione, che non si limita a interrompere la linearità della trama, ma diventa un mezzo per esplorare il legame profondo e indistruttibile tra i due fratelli. La figura del principe e della principessa, protagonisti di un racconto fiabesco e simbolico, diventa il riflesso della loro relazione: un incontro che si ripete attraverso le loro vite, reincarnatesi in corpi diversi, ma sempre destinato a finire prima di raggiungere la felicità. È un ciclo senza fine, in cui il lieto fine sembra sfuggire sempre, come un sogno che non si realizza mai, ma che persiste nella speranza, nell’amore e nel desiderio di trovare un legame che vada oltre la morte.
A Dark Tale: Un corto che lascia il segno
Nonostante la durezza dei temi trattati, A Dark Tale riesce a non cedere mai alla disperazione pura. Anzi, è proprio la mancanza di un lieto fine che conferisce al film una potenza emotiva unica. Lamagna non vuole dare facili soluzioni, ma piuttosto stimolare una riflessione sul dolore, sull’ingiustizia e sulla lotta per il riscatto. È una pellicola che scava nel cuore della realtà contemporanea. Mette in luce la solitudine di chi vive ai margini, ma anche la forza dei legami familiari, capaci di resistere nonostante tutto. Non è un film che offre risposte facili, ma un viaggio difficile e stimolante che non può lasciare indifferenti. A Dark Tale è un’opera che va vissuta e sentita, e che, alla fine, ci lascia con una sensazione di disagio. Ma allo stesso tempo ci lascia della speranza. Quella speranza che nasce dalla bellezza delle relazioni umane, anche quando tutto sembra perduto.